L’Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro e l’Associazione Amici della Zampogna di Villa Latina in collaborazione con il Cut di Cassino (Centro Teatrale universitario) propone una rappresentazione teatrale inedita, dal titolo “Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro”.
Il contrasto al brigantaggio di confine _ Andato deserto il bando di arruolamento dei volontari da impiegare nella lotta al brigantaggio, le autorità decisero di inviare nel distretto Paliano-Serrone-Piglio-Acuto trenta gendarmi ausiliari da distaccare in contrada La Forma. Il sito prescelto, però, non venne ritenuto adatto dal governatore di Paliano, in quanto «in luogo basso dal quale non si possa scorgere tanto da lontano» per cui, lo stesso, richiese ai priori di Serrone e Piglio di reperire un locale posto a metà strada tra i due paesi e capace di alloggiare gli ausiliari.
Il brigantaggio di confine _ Già l’azione repressiva promossa dal generale Enrico Cialdini, luogotenente regio a Napoli, aveva in parte colpito le bande e disarticolato l’attività di sostegno della popolazione a queste ultime. Purtuttavia, il governo accusò l’alto ufficiale di aver condotto le operazioni antibrigantaggio con eccessiva durezza e violenza.
Le origini _ L’occupazione francese di Roma nel 1798 con la conseguente formazione di giunte di governo repubblicane nei territori dello Stato Pontificio, provocarono tali cambiamenti da sconvolgere l’assetto sociale e politico del Lazio meridionale, le cui popolazioni erano abituate da secoli all’obbedienza al papa, al principe e al clero.
A cavallo degli 70 e 80 uscì in america un film che ha fatto la storia del cinema, dei musical e della musica che vedeva come protagonista il gruppo di musica blues “The Blues Brothers” che nella trama era in “missione per conto di Dio” e prendendo in prestito la metafora possiamo ben dire che lo spettacolo “Voci, suoni e canti di Briganti in Terra di Lavoro” è ufficialmente in missione per conto della storia.
Il 3 marzo 2024 presso l’Aula Pacis di Cassino finalmente siamo riusciti ad arrivare all’obbiettivo che ci eravamo prefissati fin dall’inizio, far conoscere la storia “scomoda” a chi ne sapeva poco e a chi non ne sapeva nulla con una rappresentazione in due atti che è durata oltre 2 ore. Il successo di pubblico in sala, tutto esaurito, e quello sul web, lo spettacolo fino ad oggi lo hanno visto più di 1250 persone come di seguito riportiamo.
Avere avuto il consenso di pubblico è stato molto importante soprattutto perchè accompagnato dall’interesse che i molti presenti in sala hanno avuto per sapere se le storie narrate erano vere e se erano documentate, come i tanti che lo hanno visto sul web come testimoniano i tanti commenti lasciati.
Importante è stato certamente la narrazione in lingua laborina, l’utilizzo della musica popolare con strumenti rigorosamente identitari andando oltre “brigante se more” e l’aver curato con meticolosità e precisione il percorso storico artistico che parte da Fra Diavolo per finire alla prima guerra mondiale. Il merito maggiore va, altresì, ai 14 artisti che si sono esibiti, 5 musicanti, 5 attori e 4 ballatrici che hanno dato il meglio di se per far si che le due ore passassero velocemente con il pubblico che mai ha dimostrato segni di insofferenza.
La novità del brigante narratore che accompagna il pubblico nel percorso storico sperimentato a Sora, a Cassino ha avuto la sua brillante conferma, come brillanti sono stati alcuni cambiamenti e l’inserimento di alcuni dettagli impeccabilmente interpretati dagli artisti ed importante è stata l’aggiunta di due ballatrici. Erano presenti, per la prima volta insieme, tutti i nuovi arrivi che hanno alzato il livello artistico e professionale di tutto il gruppo e come spesso accade nel calcio, quando arrivano nuovi elementi di valore tutti nelle prestazioni si allineano a quei livelli, il motivo è sconosciuto vuoi perché c’è uno stimolo in più e si agisce al di sopra delle proprie possibilità, vuoi che i veterani stimolati tirano fuori quello che non sapevano di avere, alla fine la prestazione di tutti è stato di altissimo spessore dove ognuno nel proprio ruolo ha dato il massimo con competenza ed umiltà che ci ha permesso di togliere quelle tossicità inoculate da chi, preso dal virus dell’autoreferenzialità, pensava più alla propria prestazione che a quella del gruppo.
La missione per conto della storia è appena iniziata e cercheremo di alimentarla sempre più perche la formula usata, pur essendo sempre stati convinti della validità e dell’efficacia, dopo il 3 marzo ci da degli obblighi e delle responsabilità da cui non possiamo piu sottrarci come ci impongono i tanti spettatori che continuano a vedere lo spettacolo sul nostro canale come sopra abbiamo riportato.