SESSA AURUNCA / RONGOLISE (Matilde Crolla) – L’Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro, presieduta da Claudio Saltarelli, l’Associazione Culturale ‘Ro Centimbero’ e il Comitato Luigi Giura hanno consegnato il premio ‘Terra Laboris 2019’, giunto alla quarta edizione, al Maestro Pasticciere Dario Saltarelli e al Professore Antonio De Cristofaro per la sezione tecnico-scientifico “Luigi Giura”. Dario Saltarelli per la sua ricerca costante delle essenze migliori e nascoste dei prodotti della nostra terra, quella che una volta era la Terra di Lavoro del Regno delle Due Sicilie, ha creato dei lievitati utilizzati nella pasticceria secca e in quella fresca di altissimo livello per qualità e originalità. Dario pluripremiato in tutta Europa è diventato anche ambasciatore nel mondo della Reggia di Caserta Il Professore Antonio De Cristofaro docente dell’Università degli Studi del Molise per il lungo, brillante lavoro di studio che ha portato all’identificazione dei segnali chimici utilizzati da insetti di interesse agronomico. Per l’applicazione pratica degli stessi e per la presenza continua e costante sul campo, al fianco di coloro che hanno sete di conoscenza per “non affondare inutilmente l’aratro nel seno di una terra ignota”. I premi sono stati consegnati sabato scorso presso la Chiesa Rupestre Santa Maria in Grotta di Rongolise di Sessa. Presenti all’evento anche i membri l’associazione ‘Ariella’ di Cellole, presieduta da Biagio Palladino. Il sodalizio cellolese ha voluto omaggiare i due vincitori di quest’anno con dei lavori realizzati dal socio, Armando Calenzo (la foto in basso). “Premiare Dario è stato veramente un orgoglio infinito- ha dichiarato a tal proposito Palladino-, a lui che riceve premi e riconoscimenti in tutto il mondo, abbiamo voluto comunicare tutto il nostro affetto e la nostra stima. Abbiamo a lui conferito anche la tessera onoraria della nostra associazione”. Ricordiamo che Dario Saltarelli rappresenta veramente un’eccellenza del territorio. Il maestro pasticcere ha ricevuto due volte le tre stelle oro a Bruxelles, è ambasciatore del panettone campano nel mondo, nel 2019 il suo panettone è stato giudicato il migliore d’Italia.
Sabato 31 agosto 2024 nel Museo Historicus in via Martiri della Guerra n. 3 di Caspoli di Mignano Monte Lungo, verrà consegnato il Premio Terra Laboris a Piero Ricci e Maurizio Zambardi.
Nel 2020 e 2021 siamo riusciti a consegnare il Premio Terra Laboris nonostante le grandi difficoltà che la brutta bestia ci ha arrecato, le colpe non sono solo le sue, e quest’anno siamo alla settima edizione che si terrà a Villa Latina inserito nel Festival della Zampogna.
Nei due anni passati grazie a chi ha avuto il coraggio di andare sul pattino il 25 gennaio, facile farlo il 25 di luglio, questa manifestazione s’è tenuta regolarmente divenendo, senza paura di essere smentito, prestigiosa e il 10 settembre 2022 verrà premiata un’altra autentica eccellenza del Regno, il M.so Liutaio Marco Tomassi il più grosso costruttore in Europa di Zampogne e che ha avuto il merito di recuperare la famosa Sordellina Napoletana.
La giornata dedicata alla storia del Castello di Macchia di Isernia e della famiglia Frisari de Jorio, che è il cubo della Storia del Regno di Napoli, la sua seconda parte è stata dedicata alla presentazione di aziende napolitane che operano nel settore agrogastronomico che hanno presentato la propria attività e i propri prodotti alla delegazione giapponese e a tutti noi, evidenziando soprattutto il legame stretto che hanno con il territorio, con l’identità, con la tradizione e con la storia.
Il Regno Sacro che accoppiava quello di Sicilia con quello di Napoli in sintesi delle Due Sicilie, è durato quasi 8 secoli e la sua scomparsa è un fatto clamoroso e tragico che vede pochi casi simili, forse nessuno, nella storia e che ancora a distanza di 160 anni non si è riusciti a cancellare nell’anima, nel cuore e nella testa di un popolo, quello napolitano, nonostante e stata fatta una operazione di cancellazione, anche in questo caso fatto più unico che raro, nel pieno rispetto della teoria di Milan Kundera: