Posted by altaterradilavoro on Giu 8, 2021
Dal sottobosco, in cui è stato inserito dagli orfanelli del pci e del sessantotto che non avendo più nulla da dire e da offrire cercano ancora di trovare nuovi clienti per la loro esistenza in vita cercando calore con la “coperta di linus” che ha i colori dell’arcobaleno, è venuto fuori il tema dei transgender e dell’educazione gender nelle scuole che per fortuna in qualcuno comincia a sollevare qualche riflessione soprattutto dopo l’uscita di Fedez sul palco del 1 primo maggio ma soprattutto dopo l’improvvisa e sorprendente uscita della circolare della Regione Lazio.
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Posted by altaterradilavoro on Giu 2, 2021
In alcuni Paesi europei si sono verificate diverse reazioni contro l’ideologia gender da parte di quelle stesse forze politiche e culturali che l’avevano sostenuta inizialmente, dopo la Conferenza internazionale sulla donna promossa dall’Onu nel 1995.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 30, 2021
Prima la Francia che mette al bando la “scrittura inclusiva”, adesso l’Inghilterra che rompe con la principale organizzazione lgbt.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 20, 2021
Le linee guida per l’adeguamento tra identità fisica e psichica diffuse nelle scuole del Lazio sono illegittime e sono create per assecondare in ogni modo la transessualità di bambini e adolescenti nelle scuole. Ma il documento viene subito ritirato, la Regione e l’ospedale san Camillo ne disconoscono la paternità. Ma non ne contestano il contenuto che indottrina al credo gender di scolari e docenti e illustra “buone pratiche scolastiche” partendo dall’uso del nome, dei bagni e degli spogliatoi. Un piano d’attacco “perfetto” e ad ampio spettro che ignora i genitori. Quando la Zan sarà legge come ci si potrà opporre a progetti come questi?
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Posted by altaterradilavoro on Mag 14, 2021
Decisamente una settimana “no”, quella appena trascorsa, per l’ideologia gender…
L’ultraprogressista Svezia ha deciso, infatti, di fermare il ricorso ai trattamenti, in grado di bloccare lo sviluppo adolescenziale in soggetti al di sotto dei 16 anni, in quanto ritenuti «controversi» e tali da comportare «significative conseguenze, avverse, estese ed irreversibili», dalle malattie cardiovascolari all’osteoporosi, dall’infertilità ad un accresciuto rischio di tumori e trombosi. Un comunicato, emesso dall’ospedale universitario «Karolinska» di Stoccolma, ha precisato le ragioni cliniche, che hanno motivato il provvedimento.
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