Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Don Liborio Romano il Boia delle Due Sicilie

Posted by on Set 18, 2019

Don Liborio Romano il Boia delle Due Sicilie

Il ritratto di questo personaggio, l’essenza del traditore tipo, per giunta sembra successivamente anche pentito, è quello di un uomo abbastanza vanesio, inconsapevole di quello che faceva e vagamente idealista. Un personaggio esemplare, dunque, per essere adoperato dagli invasori piemontesi per compiere atti devastanti all’interno dello stesso governo duosiciliano.

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LIBORIO ROMANO E L’ITALIA

Posted by on Ott 7, 2018

LIBORIO ROMANO E L’ITALIA

Al forte e costante animo si appartiene col pensiere prevedere le cose future, e alcuna volta innanzi ordinare quello che possa addivenire…. e non commettere in modo che tal volta tu abbia a dire, io non me n’era avveduto; queste sono opere dell’animo grande e alto, e che si confida nella prudenza e nel consiglio. Cicer. de officiis lib. 1. cap. 28. Il buon Ministro non è sbigottito da impresa alcuna, dove conosca il bene pubblico. Il Ministro, per paura d’un carico vano, non deve mai lasciare di fare un’opera che faccia un utile allo Stato. Macchiavelli — la mente d’un uomo di Stato.

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LIBORIO ROMANO AI SUOI ELETTORI

Posted by on Ott 2, 2018

LIBORIO ROMANO AI SUOI ELETTORI

CITTADINI ELETTORI,

La mia età, e le condizioni di mia salute non più mi consentono le gravi cure parlamentari; ed io volentieri mi ritraggo da un aringo, elle sento di non poter bene assolvere. Continuerà non pertanto dal mio gabinetto, e sino all’estremo mio respiro a propugnare i principii, che sono stati e sono il desiderio più vivo della mia vita.

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Lettera del Generale Alessandro Nunziante Duca di Mignano e di Liborio Romano

Posted by on Set 13, 2018

Lettera del Generale Alessandro Nunziante Duca di Mignano e di Liborio Romano

Lettera del Generale Alessandro Nunziante Duca di Mignano all’Ammiraglio Conte Carlo Pellion di Persano

«Posillipo, 5 settembre 1860 …
ieri sera mi recai inutilmente in Napoli e le persone che Le designai non vennero all’appuntamento meno il Carrano e Ribotti.

Il discendere in Napoli è per me un rischio, anzi deggio pregarla a designar la casa del Console per le conferenze, avendo destato sospetto quella mia abitazione a Chiaia.

Mi attendo del pari suo riscontro su i diversi articoli che ebbi ieri il bene di precisarle, segnatamente sulla missione del Magg. Corrano.

Sonosi dati gli ordini dal Re di Napoli, e Conte di Trapani di bruciarsi la mia casa in caso di un qualche movimento, che la voce di caffè ha fatto già conoscere che sarà mosso e regolato da me.

Le sarei infine molto tenuto se volesse permettere che due miei figli col loro ajo possano avere lo imbarco su qualche piroscafo che muove per Genova, onde potersi recare a Torino per essere ammessi nel Collegio di Asti con qualche sua commendatizia pel Conte di Cavour e Ministro della Guerra Fanti …

D. di Mignano

Lettera di Liborio Romano al Conte di Cavour

«Napoli, 19 gennaio 1861

Io mi ricordo ancora una volta alla sua memoria per attestarLe la mia piena e sentita riconoscenza, dell’onore di essere stato assunto a Consigliere di Luogotenenza pel Dicastero dell’Interno, che riconosco particolarmente da Lei.

Si degni dunque di gradire per ora i miei sinceri ringraziamenti, ed attenda conoscere dall’opera se saprò meritare il suo compatimento.

Nelle presenti condizioni delle cose e nei confini del mio Dicastero io mi propongo sopra tutto tre oggetti:

1° Pronto e rigoroso organamento della Guardia nazionale in tutte le province napoletane, secondo la legge Piemontese;

2° Facilitazioni alle sussistenze, animando per via indiretta il lavoro.

3° Massima attività e sollecitudine nelle opere di governo perché la società non  

Liborio Romano

 

 

 

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