Petizione n. 1482/2020, presentata da Giancarlo Chiari, cittadino italiano, su un’adeguata ripartizione del fondo NextGenerationEU a favore dell’Italia meridionale

Dati della petizione
1482/2020
Titolo della sintesi: Petizione n. 1482/2020, presentata da Giancarlo Chiari, cittadino italiano, su un’adeguata ripartizione del fondo NextGenerationEU a favore dell’Italia meridionale
Numero di petizione: 1482/2020
Temi : Problemi economici e monetari
Paese: Italia Dati del firmatario
Nome: Giancarlo Chiari Sintesi della petizione
Il firmatario sostiene che la distribuzione in Italia dei contributi del fondo “NextGenerationEU”, nell’ambito del piano per la ripresa dell’Europa, debba tener conto delle realtà regionali in base a parametri quali il PIL prodotto, la disoccupazione esistente e la popolazione residente, affinché il meridione d’Italia possa recuperare il divario esistente con le altre regioni italiane economicamente più sviluppate. A tal fine, il firmatario chiede al Parlamento europeo di applicare agli stanziamenti previsti una percentuale pari a circa il 68 % a favore delle otto regioni meridionali da ripartire in base alla popolazione residente ripartendo le somme disponibili con la medesima percentuale tra erogazioni a fondo perduto (circa il 68 %) e prestiti da restituire con interessi (circa il 32 %).
fonte
A Lorenzo: non penso che sia lo Stato a creare lavoro, di “statali” forse non ce n’e’ bisogno… ma lo Stato dovrebbe utilizzare quei fondi per incentivare tutti i giovani che hanno “idee” per crearselo il lavoro…sono loro la vera ricchezza da sostenere!..e semmai incentivare assunzioni da parte di imprenditori gia’ avviati che mirano ad espandere produzioni, magari innovandole. caterina ossi
Sarebbe interessante sapere che esito ha avuto o se e’ ancora in itinere la petizione, sapere come e’stata accolta e il raffronto con similari presentate da altri stati… in succinto potremmo leggere qualcosa in merito? Grazie. caterina
Il divario economico non può essere defin u to. Esistente. perché esso fu indotto dei piemontesi e si è sempre più aggravato nei decenni, anche grazie alla pusillanimità dei politicanti meridionali! È arrivato il momento che lo Stato Italiano riconosca tale voluta arretratezza economica, forse indotta per vendetta contro le popolazioni del Regno Napolitano la cui situazione economica era migliore di quella piemontese!