Pietro Calà Ulloa di Marta Maddalena
Marta Maddalena, Pietro Calà Ulloa. Un legittimista liberale al servizio dell’ultimo Re di Napoli. La vita e il pensiero attraverso i suoi scritti, pp. 150. edito da D’Amico Editore
La scelta di studiare la vita e le opere di Pietro Calà Lanzina y Ulloa, che dopo l’unità d’Italia fu per molti anni primo ministro in esilio delle Due Sicilie, nonché uno dei più stretti collaboratori e dei più cari amici di Francesco II di Borbone, ha lo scopo di contribuire a correggere un grande squilibrio della storiografia che si occupa del risorgimento con taglio revisionistico. Quest’ultima ha dato grande spazio a quanti nel fronte antisabaudo avevano vedute conservatrici e assolutistiche, ma non ne ha dato abbastanza a coloro che invece cercavano di conciliare la fedeltà al proprio stato e al proprio sovrano con il convincimento che la monarchia tradizionale andasse riformata e modernizzata, anche attingendo ad alcuni importanti aspetti del pensiero liberale: ampliando la libertà politica e il pluralismo culturale e ridimensionando il peso che la chiesa aveva nella vita pubblica di quei paesi. Si tratta della corrente del legittimismo moderato e riformatore, di cui Pietro Calà Ulloa fu uno dei principali esponenti.La scelta di studiare la vita e le opere di Pietro Calà Lanzina y Ulloa, che dopo l’unità d’Italia fu per molti anni primo ministro in esilio delle Due Sicilie, nonché uno dei più stretti collaboratori e dei più cari amici di Francesco II di Borbone, ha lo scopo di contribuire a correggere un grande squilibrio della storiografia che si occupa del risorgimento con taglio revisionistico. Quest’ultima ha dato grande spazio a quanti nel fronte antisabaudo avevano vedute conservatrici e assolutistiche, ma non ne ha dato abbastanza a coloro che invece cercavano di conciliare la fedeltà al proprio stato e al proprio sovrano con il convincimento che la monarchia tradizionale andasse riformata e modernizzata, anche attingendo ad alcuni importanti aspetti del pensiero liberale: ampliando la libertà politica e il pluralismo culturale e ridimensionando il peso che la chiesa aveva nella vita pubblica di quei paesi. Si tratta della corrente del legittimismo moderato e riformatore, di cui Pietro Calà Ulloa fu uno dei principali esponenti.