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Piglio, Via Crucis per i giovani della diocesi Anagni-Alatri sulle orme di San Giovanni Paolo II.

Posted by on Mar 22, 2017

Piglio, Via Crucis per i giovani della diocesi Anagni-Alatri sulle orme di San Giovanni Paolo II.

Una Via Crucis, per i giovani della diocesi Anagni-Alatri sulle orme di San Giovanni Paolo II, organizzata  dal Servizio per la pastorale Giovanile, si terrà Venerdì 7 Aprile 2017 alle ore 20,00, sul percorso contemplativo “Giovanni Paolo II” in località San Biagio-Piglio, alla presenza del vescovo Mons. Lorenzo Loppa.

Grazie alle generose offerte della popolazione, facente parte del circondario di Piglio, degli Altipiani di Arcinazzo, di Trevi nel Lazio, di Jenne e di Arcinazzo Romano, è stato inaugurato nel 2013, in questa caratteristica località, tanto cara al Beato Giovanni Paolo II (vi è stato ben 27 volte nella sua vita pontificale)  il percorso delle quindici stazioni della “Via Crucis”, forte richiamo alla meditazione ed alla preghiera corale per tutte le persone che credono in Gesù e lo amano. Bene, quindi, ha fatto il Servizio  per la pastorale Giovanile  ad organizzare in occasione della “Giornata Locale della Gioventù” la Via Crucis in località San Biagio che dista appena due chilometri dal Santuario della Madonna del Monte, passaggio intermedio dei pellegrinaggi verso il Santuario della SS. Trinità e della Via Francigena. E non a caso Giovanni Paolo II, il 15 Aprile 2004, un anno prima della sua scomparsa terrena (2 Aprile 2005), aveva dato testimonianza vivente dei suoi legami con le bellezze naturali, del nostro territorio scegliendo questo verde di Piglio per pregare intensamente in una tenda e per contemplare le bellezze della natura, in attesa di salire alla gloria di Dio.

Tutto è cominciato con un abbraccio di Giovanni Paolo II al P. Quirico Pignalberi nella chiesa di San Buonaventura a Torre Spaccata –Roma-,  che sanciva un rapporto preferenziale del giovane Papa con la cittadina di Piglio. Era il 1° Aprile 1979, quinta Domenica di Quaresima, quando Giovanni Paolo II abbracciava in quella occasione l’umile religioso francescano conventuale ultraottantenne infermo. Con quell’abbraccio il Papa polacco legava a sé due anime innamorate di Dio e dell’Immacolata, quella di Massimiliano Kolbe e quella di P. Quirico. Quirico, ora venerabile, custodiva nel cuore il ricordo di quell’incontro perché quando Karol Wojtila ancora Cardinale aveva partecipato il 25 Giugno 1972 a Niepokalanow (Città dell’Immacolata) in Polonia, alle celebrazioni in onore di Padre Kolbe, a pochi mesi dalla beatificazione voluta da Paolo VI il 17 Ottobre 1971. A distanza  di 25 anni (15 Aprile 2004) da quello abbraccio al padre Quirico, papa Wojtila, reduce dalle fatiche sostenute durante le feste pasquali, volle trascorrere a Piglio, nei prati di Santo Biagio  e non era la prima volta, una giornata  in montagna in assoluta tranquillità, leggendo il suo breviario, scambiando di tanto in tanto qualche parola con i suoi  accompagnatori e chiudendosi in lunghe pause di  silenzio e di preghiera. A distanza di 7 anni da quell’ultima visita, la Civica Amministrazione, capeggiata dal Dott. Tommaso Cittadini, ha installato una Statua (30 Aprile 2011) in resina e due stele in marmo sui prati di Santo Biagio in ricordo perpetuo della visita privata che il Papa polacco fece in questo territorio montano di Piglio in concomitanza con la cerimonia di beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, che ha avuto luogo in Vaticano il 1° Maggio 2011. La statua, le due stele e le quindici stazioni della Via Crucis in onore del Papa Giovanni Paolo II, hanno suggellato a Piglio ed in Ciociaria, la grande passione per la montagna del Papa polacco, il più grande viaggiatore, in ogni angolo del mondo, che la Chiesa cattolica ha finora avuto.

articolo fornito da

Domenico Tagliente

papa

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