PROCESSI AI BRIGANTI

PARTECIPAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI BANDA ARMATA PER DELINQUERE CONTRO LE PERSONE E LA
PROPRIETÀ, DEPREDAZIONI, SEQUESTRI A SCOPO DI ESTORSIONE IN VALLECORSA, LENOLA, FONDI, MONTE S. BIAGIO.
Carmine de Fìlippis, che all’inizio dell’anno 1861 si era aggregato alla banda del Chiavone, verso la fine
di detto anno organizzava una propria banda nella quale militavano, fra gli altri, Tribuzio, Fenda e Pannozzo. Il 5 gennaio 1862, infatti, il de Filippis si portava in contrada Valleviola nel tenimento del comune di Monte S.Biagio ove depredavano 200 animali circa in danni di Clemente Pandozzi e Pietro Trani. Nel febbraio dello stesso anno gli uomini della detta banda sequestravano alla contrada Quercia del Monaco nel tenimento del comune di Lenola tale Angelo Caramadre per il cui rilascio i briganti chiedevano alla famiglia lire cinquecento. Dopo un primo versamento di lire duecento il Caramadre riusciva a fuggire e mettersi in salvo. Sempre la stessa banda 118 settembre 1864 sequestrava alla contrada Cotignano nel tenimento di
Fondi tale Pietro Casolla il quale dopo molti maltrattamenti veniva rilasciato dietro pagamento di lire 297.78. Il giorno seguente alla contrada Stento in tenimento di Lenola veniva sequestrato il giovane Mosé Labbadia che veniva rilasciato dop tre diorni dopo il pagamento di lire 527. Il 29 settembre del 1865 la detta banda, unitasi a quella capegiata da Andreozzi, si portava alla contrada Sciuliarielli nel tenimento di Vallecorsa ove sequestrava Silvestro Guglietto,Giàcomo Marrocco, Michele Massaile, Pasquale Macara ed altri. Alcuni sequestrati venivano subito rilasciati, altri, dopo molti giorni, venivano rilasciati mediante il pagamento della complessiva somma di lire 5937.39.- Processo segnato nei registri generali della Corte di
Assise di S.Maria C.V. al numero 1213 ed archiviato, in origine al fascio 161