Pulizia di Stato
Quando le telecamere dei Tiggì inquadrano un po’ di sguincio Piazza del Quirinale, noterete che a sinistra c’è un altro bel edificio antico, il Palazzo della Consulta, sede della Corte Costituzionale.
Organo di garanzia costituzionale, prevista dai Padri Costituenti, che le hanno attribuito varie funzioni; tra cui, innanzitutto, quella di decidere se una legge o un provvedimento siano in contrasto con qualche articolo della Costituzione. Nel qual caso, dovrebbero essere immediatamente abrogati perché illegittimi.
Perché, chiariamolo subito con forza, a pensare o dubitare che una norma possa essere in contrasto con un articolo della Costituzione, non si uccide nessuno, come suol dirsi. E non si commette alcun reato o delitto. Anzi! È un’ipotesi prevista proprio dai Padri Costituenti; una cosa che può tranquillamente succedere e che è tante volte successa. Infatti il ricorso alla Corte Costituzionale è una procedura che tanti magistrati attivano, o hanno attivato, quando, nel corso della loro attività professionale, hanno avuto appunto tale dubbio o sospetto.
Ora, quello che se lo pensa un Magistrato è normale amministrazione, non si capisce perché se lo pensa un Vicequestore divenga motivo per essere sospeso e finire sotto processo. Perché la Dott.ssa Schilirò in sostanza ha detto questo: il Green Pass è illegittimo perché in contrasto con la Costituzione. Ha pensato una cosa che qualsiasi cittadino italiano ha il diritto costituzionale di pensare e di dire. E che anzi, quando lo pensa un Magistrato, come dicevamo, ha il dovere, e non solo il diritto, di attivarsi di conseguenza.
Certo: il palco, il pubblico, Gandhi e Gesù, la disobbedienza civile, ecc. Ma sono motivi gravi e sufficienti per rimandarla a casa, e magari in galera? O questi non sono magari il dito che si preferisce vedere, per non dover guardare alla luna della sospetta incostituzionalità?
Il fatto è che qui in Italia dopo la fase di Grillo Beppe sembra che siamo arrivati a quella di Grillo Onofrio, meglio conosciuto come il Marchese del Grillo. Il quale pretendeva che anche quando aveva torto la legge tutelasse lui perché “io so io e voi nun siete un cazzo!”
Ma il brutto è che stavolta non siamo in un film, purtroppo.
Michele Scotto di Santolo
michelescottodisantolo.wordpress.com