“QUALCOSA DELLA NOSTRA LINGUA” ‘O NNAPULITANO
“Una parlata assurge al rango di lingua quando la sua esplicazione può annoverare termini medici e clinici che non hanno una immediata traduzione nell’idioma italico. La napolitana lo è e prossimamente ne parleremo”
Cerchiamo di chiarire il significato di alcune parole della nostra lingua che, così come scritte, hanno piu’ di un significato.
A questo punto, a proposito di cantilena, è il caso di ricordare ben due filastrocche delle nenie napoletane che si cantavano ai fanciulli mistificandole per nenie per addormentarli
CHIOVE ‘E GHIESCE ‘O SOLE, TUTTE E VECCHIE FANNO ‘AMMORE, FANNO ‘AMMORE INT‘E TIANE, TUTTE E VECCHIE RUFFIANE.
L’etimologia o la traduzione è riferita, in “chiove ‘e ghiesce ‘o sole” a: in tutti momenti della giornata ed in qualsiasi situazione metereologica, le persone di sesso femminile ed in età avanzata, erano solite preparare pozioni o filtri amorosi (fanno ‘ammore) da sottoporre all’attenzione della Lei o del Lui che non si “abboccava” alle avances del partner.
Sarebbe totalmente fuorviante dire che le vecchie fanno l’amore into ‘o tiano, ma è corretto se si pensa che le pozioni o filtri amorosi venivano preparati e gestiti in contenitori alla bisogna utilizzati che, nella nostra lingua si dicono “tiani”. L’aggettivo “ruffiane” è la sintesi di un’azione di mediazione che oggi si direbbe di mediazione pre-matrimoniale.
JESCE, IESCE CUORN CA MAMMETA TE SCORNA, FAI LL’AMMORE ‘NCOPPA ALL’ASTECO E TE NESCE ‘O FIGLIO MASCULO
E’ l’invito al gesto d’amore che, secondo una convinzione degli antichi latini, prevedeva la possibilità di avere un figlio di sesso maschile se l’atto sessuale veniva compiuto su una suoerfice solida.
La mamma giammai scornava il corno, ma albergava l’organo sessuale maschile (te scorna) in modo che, “lavorando sul “lastricarum”, ovvero l’asteco, creava i presupposti per ottemperare alla pratica che poteva (e doveva) far generare un frutto di sesso maschile.
Agostino Catuogno
p.s.
Francesco Sabatini (linguista) autore del “Morandini” dizionario…è intervenuto a Unomattina in famiglia:
“non esiste e non è mai esistita alcuna lingua Lombarda e Veneta…non esiste e non sono mai esistite lingue Settentrionali…nel Settentrione esistono e sono esistiti solo “DIALETTI”… le uniche lingue preunitarie riconosciute sono:Greco Antico,Latino,Napoletano e Siciliano.