Quando gli avvocati di Napoli e di Palermo si ribellarono alle nuove tasse dei Savoia
Subito dopo la ‘presunta unificazione italiana, non contenti di aver derubato il Banco di Napoli e il Banco di Sicilia, non contenti di aver rapinato la Chiesa, i piemontesi cominciano a imporre nuovi e iniqui tributi a tutte le categorie, compresa l’esosa tassa sul registro e bollo che provocò lo sdegno degli avvocati di Napoli e di Palermo
Grave agitazione produce nel foro, e nell’ordine degli avvocati la nuova tassa sul registro e bollo, che era pur troppo mite e tenue sotto il cessato governo.
Accadono disordini, ed il pubblico protesta con dimostrazioni minacciose ne’ tribunali; a’ 2 giugno, allo aprirsi della udienza in Napoli si levano furibondi clamori, urli e fischi, che fanno tremare i magistrati: sono chiamate le cause, ma gli avvocati, benché presenti, si astengono dal rispondere, e le fanno decadere: accorre la guardia nazionale; ma il tumulto non cessa, e si ripete ne’ giorni seguenti, non solo in Napoli, ma anche nelle altre Provincie, e, se ne inviano telegrammi pressanti a Torino. Contemporaneamente più minaccioso è il contegno degli avvocati di Sicilia, dove indignatissimo è il popolo per le vie di Palermo, e minaccia nuovi torbidi per gli 11 giugno: il governo intimidito si mostra condiscendente verso i Siciliani prorogando la riscossione delle nuove imposte; non così verso i Napoletani, contro i quali aumenta soldati e cannoni ne’ castelli. La opposizione alle oppressive tasse e ‘l malumore popolare si sfoga con petizioni al parlamento di Torino, e quivi si accendono le discussioni.
……………………………………..gov. Borb. gov. Piem.
1. Tasse fiscali su gli atti civili
e contratti lire…………………2.703.750 18.000.000
2. idem su gli atti giudiziari 799.900 2.800.000
3. idem su le successione nulla 6.000.000
4. idem su registro, e bollo 2.863.000 10.800.000
5. idem su gli atti amministrativi nulla 884.600
Totale 6.365.760 38.434.000
Francesco Durelli – Colpo d’occhio su Le condizioni del Reame delle Due Sicilie nel corso dell’anno 1862 – Ripostes Edizioni, pag. 25, 26.
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