Quattro chiacchiere con Dino Dell’Unto e Roberto Mariani alias Zi Peppino per parlare di organetti
Pare che i primi organetti in Italia sono apparsi a fine ottocento provenienti forse dall’Austria e forse di origine gitana e prepotentemente entrano nella musica popolare per sostituire o affiancare lo strumento identitario chiamato zampogna. A Sora in alta Terra di Lavoro viene consegnato un organetto costruito erroneamente e per fortuna non viene sostituito ma suonato, partorendo uno stile musicale chiamato comunemente “alla sorana” (come è importante la tradizione infatti quando hai un antico legame con Napoli e la sua arte questa diventa parte del tuo patrimonio genetico). In tutte le due province Terra di Lavoro e Campagna lo strumento dilaga a macchia d’olio per lasciare una macchia indelebile in quel di Santa Francesca di Veroli, antico confine e sede di dogana tra il Regno di Napoli e Stato Papalino, qualche anno prima della “grande guerra” dove sboccia come un fiore, un vivaio di valenti musicanti di organetti che arriva fino ai giorni nostri con uno stile e tecnica nella “sonata” originale. Dino Dell’Unto e Roberto Mariani, alias Zi Peppino, sono due assoluti protagonisti della realtà di Santa Francesca che ricercano, lottando contro il tempo, da anni le origini della loro arte riuscendo nell’impresa di trasformarla in tradizione cercando di lasciarla in buone mani per non disperdere il patrimonio immateriale della loro terra faticosamente ritrovato e conservato. Dopo aver incontrato un anno fa con Dino per parlare di zampogne martedi 14 alle 21 lo incontreremo in compagnia di Zi Peppino per capire qualcosa su gli organetti e sulla loro storia, per vederli basta cliccare di seguito
TATONE
SEI UN GRANDISSIMO DINO GRAZIE A DIO CHE TI HO CONOSCIUTO E TI HO SENTITO SUONATE NON SEMPRE SI TROVANO SUONATORI E CONOSCITORI DELLO STRUMENTO STESSO PROPRIO COME TE ❤️❤️ FORZA DINO FORZA ZI PEPPINO CHE ANCHE TU SEI COME DINO I MIGLIORI SUONATORI DEL MONDO