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Razzismo, Agnelli twitta: “Juve esempio positivo secondo l’Unesco”. Ma Napoli non dimentica

Posted by on Dic 30, 2018

Razzismo, Agnelli twitta: “Juve esempio positivo secondo l’Unesco”. Ma Napoli non dimentica

Forgione scrisse all’Unesco per ricordare che il club bianconero presentò ricorso contro la chiusura della Curva per i cori contro i napoletani.

Sul suo account Twitter, il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, scrive, in inglese: “Boxing Day 2018 – Interesting read for everyone. Published in 2015 by the United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, and thereafter widely ignored by many!”. Tradotto, in riferimento alla giornata di Serie A del 26 dicembre (Boxing day): “Una lettura interessante per tutti. Pubblicato nel 2015 dall’Unesco e ampiamente ignorato da tanti”. 

Nel rapporto la Juventus, unica fra i grandi club italiani, viene citata 12 volte come esempio positivo nella lotta contro il razzismo e la discriminazione nel calcio, e viene ringraziata dall’Unesco per il suo supporto. 

MA NAPOLI NON DIMENTICA – Angelo Forgione, scrittore e giornalista, all’annuncio dell’Unesco di utilizzare la Juventus come simbolo dell’antirazzismo, prese ad ottobre scorso carta e penna e scrisse ai responsabili Unesco sottolineando che se la Juventus non intendeva arrestare i cori contro Napoli (il club bianconero fece ricorso dopo la chiusura della Curva dello Stadium per cori razzisti contro i napoletani), che almeno non si faccia paladino della battaglia contro i razzismi chi non lo è. 

Ecco la lettera che inviò Forgione:

Gentile Comitato UNESCO,

Gentile Direttrice Generale Audrey Azoulay,

Vi scrivo in merito alla Vostra partnership con lo Juventus Football Club in tema di lotta al razzismo negli stadi.

Recentemente, lo Juventus FC ha subito un turno di squalifica del settore dello stadio occupato dai gruppi di tifosi organizzati per cori di discriminazione territoriale nei confronti di Napoli durante la partita Juventus-Napoli del 29/09/18. Si tratta di cori che si ripetono continuamente un po’ in tutta l’Italia ma più ampiamente nell’impianto sportivo del club torinese, durante ogni partita, non solo quando è in campo il Napoli. I cori invocano tragiche eruzioni del Vesuvio e l’uso del sapone da parte del popolo napoletano, definito “coleroso”, mentre invece ha insegnato l’igiene personale all’Italia e anche oltre, come ci testimonia Miguel de Cervantes con la citazione del “pregiato sapone di Napoli” nel suo Don Chisciotte.

Al termine della partita Juventus-Napoli, l’allenatore bianconero, Massimiliano Allegri, ha risposto ai giornalisti di non aver sentito certi cori, invece ascoltati in modo nitido da tutti i telespettatori a casa. La dirigenza del club ha poi incaricato il suo avvocato, Luigi Chiappero, di presentare ricorso presso la Corte Sportiva Nazionale. Il legale ha definito il comportamento dei tifosi bianconeri “indifendibile”, ma ha contestato la sentenza perché certi cori sono tipici di tante tifoserie e non solo dei tifosi juventini, e infatti altre squalifiche sono state inflitte a diversi club in passato.

La Corte Sportiva Nazionale ha respinto il ricorso della Juventus e ha anche aggravato la sanzione: le gare da disputare con il settore interdetto sono passate a due.

Questo è il club che l’UNESCO ha abbracciato come partner nella lotta al razzismo nei stadi qualche anno fa, e che proprio ieri, sempre in tandem, ha lanciato il video “Football’s power to overcome discrimination” in occasione della campagna promossa da Fare (“Football Against Racism in Europe”), partner UEFA.

Dal sito della Juve, beffa delle beffe nella giornata della figuraccia, si legge che “la Juventus crede nel potere del calcio come strumento di lotta a ogni tipo di discriminazione, legata a sesso, razza, religione, disabilità, età, etnia, origine o status economico (…)”.

http://www.juventus.com/…/il-calcio-contro-la-discriminazio…

È questo lo stesso club che nell’autunno 2012 non ha preso le distanze dai alcuni suoi tifosi e da un giornalista della Rai che, all’esterno dello stadio torinese, prima di Juventus-Napoli, registravano un servizio televisivo in cui si diceva che i napoletani si riconoscono dalla puzza, come i cinesi (La Rai, poi, chiese scusa a tutti gli italiani).

www.youtube.com/watch?v=eagfgenZhtc

È lo stesso club che nell’autunno del 2015 ha presentato presso la Vostra sede di Parigi la ricerca “Colour? What Colour?” (https://www.youtube.com/watch?v=ZbR_4r7A2NY) in cui si legge che “la decisione più saggia sulla discriminazione territoriale consiste forse nel tollerare, temporaneamente, queste forme tradizionali di insulto catartico”.

Definire “catartico” un coro discriminatorio verso altri italiani è vergognoso, così come è vergognoso invitare a tollerarlo perché “tradizionale”.

pag. 73: http://www.juventus.com/…/native/csr/Report%20UNESCO_ita.pdf

Concludendo, Vi chiedo se l’UNESCO si sia reso conto che un club che è suo partner nella lotta al razzismo non contrasta il razzismo dei suoi tifosi verso altri italiani e piuttosto prova a nasconderlo. Questo club, Vostro partner nella lotta al razzismo, ha presentato ricorso contro una sanzione per razzismo e l’ha perso malamente. Questo club è ipocrita e non può essere esempio in tema di discriminazione, soprattutto perché in Italia i cori negli stadi contro i napoletani si ascoltano più di quelli contro i neri.

Vi chiedo infine se vi siete resi conto che una partnership con lo Juventus Football Club è imbarazzante per un’organizzazione mondiale che tutela l’educazione e la cultura.

Un club che finge di lottare contro il razzismo, che non ne prende le distanze, che finge di non sentire i cori contro Napoli, che ricorre contro le punizioni per discriminazione territoriale, che si nasconde dietro a una indegna abitudine diffusa, che è condannato per connessioni con tifosi legati alla ‘ndrangheta nell’ambito dell’inchiesta “Alto Piemonte”, non può essere partner dell’UNESCO.

Indignato, attendo una Vostra risposta quanto prima.

Cordiali saluti,

Angelo Forgione

Napoli

fonte https://www.areanapoli.it/interviste/razzismo-agnelli-twitta-juve-esempio-positivo-secondo-l-unesco-ma-napoli-non-dimentica_307279.html

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