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Re Carlo III di Inghilterra distrugge il Risorgimento in un minuto

Posted by on Apr 15, 2025

Re Carlo III di Inghilterra distrugge il Risorgimento in un minuto

Da anni si cerca di dare forza alla corrente del fiume carsico uscito dal sottosuolo che sta ripristinando realtà storiche cancellate e se apparentemerente l’efficacia è di scarso rilievo nella realtà, invece, spaventa più di quanto noi possiamo pensare od immaginare confermato dall’attivismo degli organi istituzionali che hanno messo in piedi un piccolo esercito di accademici e tuttologi storici per cercare di arginare l’onda che ormai tra rallentamenti e accellerazioni sembra inarrestabile. E’ forte l’attivismo dei Barbero boys e di tutti i giacobini travestiti da borbonici che nonostante hanno a disposizione artiglieria pesante messa a disposizione degli organi di informazioni nazionali e risorse finanziare pubbliche, quindi attingendo dalle nostre tasse, utilizzate finanche per controllare lo scrivente e il suddetto blog www.altaterradilavoro.com, fino ad ora ha ottenuto risultati deludenti ma, dal giorno 9 aprile 2025, è stato cancellato definitivamente con poche parole da Re Carlo III di Inghilterra nel discorso che ha tenuto a camere riunite del parlamento italiano. In un solo minuto ha spazzato via il mito del risorgimento, delle varie repubbliche che si sono suddeguite dal 1799 in poi, dei padri della patria, di lombroso, del fascismo, del comunismo, della resistenza e tutti gli annessi e connessi e che Don Peppino Garibaldi è stato creato dall’Inghilterra che, a forma di biscotto, lo hanno “azzuppato” nello stivale chiamato Italia. L’unica resistenza che ne esce incoronata e quella del brigantaggio insorgente sia della vandea italiana che di quella postunitaria, che con tutte le proprie e limitate forze si oppose alla volontà della geopolitica guidata dall’Impero Britannico che ha voluto la cancellazione del Regno delle Due Sicilie perchè reo di voler ambire ad essere uno stato sovrano e neutrale senza mire guerrafondaie e vivere in pace con tutti. Che il sovrano britannico ha colpito nel segno lo testimonia il fatto che in quel minuto c’è stato un silenzio assordante senza che nessuno tra i presenti abbia detto una parola, come si dice chi tace acconsente, o che non ci sia uscito nessun comunicato ufficiale da parte di una delle massime autorità dello stato cerficando, altresì, lo stato di colonia dell’ Italia senza che nemmeno gli sia stato riconosciuto lo status di suddito. In tutto il suo discorso con grande raffinatezza Carlo III ha fatto ben comprendere il significato de “chi ti incensa si loda” infatti ha incensato l’italia dell’arte, della cultura e della lingua, senza mai far accenno volutamente all’Italia preunitaria e a quella cattolica dimostrando di avere un complesso di inferiorità, ribadendo che l’italia esiste per sua volontà, o meglio per volontà della corona che indossa. Ha accennato alla strage di Capaci e alla visita della madre “Regina Elisabetta II che molti approfondimenti meriterebbe e del perchè lo fece, ma soprattutto ha ribadito che in questo periodo storico epocale, dopo 400 anni il mondo può diventare una cosa diversa, ha fatto capire che l’Italia deve allinearsi alla linea politica che il decadente impero britannico sta portando avanti in’Europa, con i venti di guerra che la stessa perdida albione non vuole che si calmino nell’est europa non c’è da stare tranquilli, sperando di arrestare il “Fine Impero” di cui è vittima la Gran Bretagna ricondando che se oggi il bel paese considera la Francia la “Repubblica Madre” e gli Usa il loro alleato più importante, l’Impero Britannico è stato il genitore di questa nazione accennando, sempre in forma elegante, alla formazione e istruzione politica che hanno avuto Cavour e Mazzini nei loro soggiorni a Londra. Che dire dei parlamentari italiani, che tristezza!! pronti a spellarsi le mani quando Re Carlo gli “strunziava” ma senza un minimo di reazione in quel famoso minuto in cui ci ha ricordato come è andata veramente la storia dando un ulteriore conferma di come l’italiano da fondatore e portatore del provincialismo universale è oggi portatore di un provincialismo di consorteria di periferia. C’è chi vuole le scuse per quello che hanno fatto gli inglesi 160 anni fa al Regno delle Due Sicilie ma secondo il mio modesto parere bisogna ringraziarlo perchè ha dato una grossa spinta al suddetto fiume carsico smascherando definitivamente la farsa del mito del risorgimento zittendo la vulgata dominante, del perchè fa ancora paura la storia di 200 anni fa, del perchè come l’italia poggi su delle gambe molto fragili e che un disegno geopolitico ha voluto la sua nascita e che potrebbe causarne la sua morte. Di seguito il minuto che come si dice, “è passato alla storia” e di seguito ancora l’altro famoso video del fu Eugenio Scalfari in una chiacchierata con Umberto Eco

Claudio Saltarelli

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