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San Michele Arcangelo PATRONO DI SUIO

Posted by on Nov 24, 2024

San Michele Arcangelo PATRONO DI SUIO

AUGURI AL POPOLO DI SUIO SPARSO IN TUTTO IL MONDO. LA STATUA DEL MISTERO

datazione dell’opera seconda parte XVIII inizi XIX secolo. Presunta 1766.

Un bravo scultore, sentì l’incisione già presente nel legno e decise così di rivelarla. Cercò di intuire quali sembianze dovesse assumere l’opera da scolpire e assemblare ma non capiva, lavorava senza sapere quale sarebbe stato il risultato finale. Il suo talento non stava inventando una forma, bensì rendeva manifesto un qualcosa che non riusciva a vedere.

Trasportato da una forza innaturale lavorò giorno e notte.

Una volta compiuta l’opera, si accorse di averla creata con ali robuste…ali splendenti.

Non aveva generato un uomo o una donna, come avrebbe voluto… nel vedere cosa avevano riprodotto le sue mani rimase attonito.

Creò un bellissimo e delicato Arcangelo Michele.

Michele, il grande combattente che teneva con fermezza in scacco il demonio. Non riusciva a capacitarsi dell’ involontario trasporto che lo travolse nella realizzazione della statua.

A fine lavoro si addormento’ e sognò montagne infuocate…ardenti.

L”artigiano, restò intimorito dall’opera, dalla sua grande bellezza e dal messaggio ricevuto che non riusciva a decifrare.

Per più di un anno la tenne in penombra in un angolo del suo magazzino di materiali ecclesiastici.

Un giorno raccontò questa storia ad un facoltoso cliente di Suio, di passaggio nella sua bottega, con l’ intento di acquistare oggetti da donare alla parrocchia. Questi, decise allora di comprarla, per regalarla ai Suiari che in quei giorni si preparavano ad inaugurare, dopo lavori di ristrutturazione, l’ antichissima chiesa di Suio che, prima di quel tempo, era chiamata dell’Angelo, poi Sant’Angelo e in fine, appunto, San Michele Arcangelo.

Tanti storie resero protagonista la statua di Suio.

Difese i Suiari nascosti in chiesa durante il secondo conflitto mondiale, marzo ’44.

Altri Suiari, che sopravvissero ai campi di lavoro nazista, trovarono in quell’orrore immaginette di San Michele sul terreno intriso di sangue.

Non c’è Suiaro che almeno una volta al giorno nelle sue azioni quotidiane non nomini San Michele “nuosto”.

Nel 1911 il Parroco di Suio, don Angelo Forte, istituì le figlie di Maria e i Michelini un’associazione di ragazze e ragazzi, che avevano il compito di accompagnare la statua in processione.

Oggi, di quest’opera popolare lignea ne rimane misteriosa la provenienza ma non certo il valore storico e effettivo che essa rappresenta per tutti i Suiari del mondo.

fonte

https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=933666928807874&id=100064937250361&_rdr

Foto Rita Pompeo.

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