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Sant’ Anatolia, la Chiesa nel XIX secolo

Posted by on Gen 7, 2019

Sant’ Anatolia, la Chiesa nel XIX secolo

1. Visita pastorale del vescovo Gabriele Ferretti – 2. Seconda visita pastorale del vescovo Ferretti – 3. Visita pastorale del vescovo Filippo Curoli – 4. Seconda visita pastorale del vescovo Curoli – 5. La chiesa della Madonna Addolorata – 6. Visita pastorale del vescovo Gaetano Carletti – 7. Risposte del parroco al questionario del vescovo Carletti del 1851 – 8. Visita pastorale del vescovo Egidio Mauri – 9. Chiese sepolcrali e cimitero di S.Maria 1. Visita pastorale del vescovo Gabriele Ferretti Dopo la morte del vescovo Marini, avvenuta il 6 gennaio del 1812, la diocesi di Rieti rimase vacante per quasi tre anni, fino al 26 settembre del 1814 quando venne nominato Carlo Fioravanti. Questi morì quattro anni dopo il 13 luglio 1818 e al suo posto venne nominato Francesco Saverio Pereira. Ancora quattro anni dopo, il 2 febbraio del 1824, morì il vescovo Pereira, che venne rimpiazzato da Timoteo Maria Ascenzi che si dimise il 24 aprile 1827. Il 21 maggio 1827 venne nominato vescovo di Rieti don Gabriele dei conti Ferretti che rimase in carica fino al 29 luglio 1833 data in cui fu trasferito in qualità di arcivescovo titolare di Seleucia di Isauria (1). Nel 1828 il vescovo di Rieti Gabriele Ferretti visitò il nostro territorio e, come di consueto, scrisse il resoconto dello stato delle chiese, dei sacerdoti e della popolazione delle varie parrocchie (2). Nell’Archivio Vescovile di Rieti è archiviato il manoscritto originale, molto chiaro e ricco di curiosità interessanti. Riportiamo qui di seguito l’estratto della visita di Sant’Anatolia nella sua versione integrale e senza inutili commenti: «Sant’Anatolia – 27 aprile 1828 – Da Torano monsignor vescovo col suo seguito passò alla terra di S. Anatoglia e venne accolto nella casa del Sig. Abate don Pietro Placidi dove si trasferì dopo di aver gravemente orato nella chiesa parrocchiale. La terra di S. Anatoglia dista circa un miglio e mezzo da Torano. E’ situata sopra una amena collina alle falde degli Appennini non molto lungi dall’agro Torense. E’ composta di 443 anime, divise in 64 famiglie circa. Era feudo di Colonna, ora è unita alla comune di Borgo Colle Fegato……….

https://santanatolia.it/storia/capitolo-vii

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