Seminari storici all’UNITRE di Santa Maria Capua Vetere
Il giorno 19 dicembre 2016, nella nuova sede dell’UNITRE di S. Maria Capua Vetere, lo storico Fernando Riccardi, su invito del Direttore dei Corsi, dottor Gennaro Stanislao, ha tenuto una lezione sul tema:”1799, l’epopea dell’armata dei Sanfedisti, dei Lazzari e la nascita del Brigantaggio insorgente”.
I lavori sono stati aperti da un sintetica ma chiarissima introduzione del Presidente dell’ Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro, Claudio Saltarelli, il quale si è preoccupato di chiarire ai presenti che nella parola “identitaria” erano sintetizzati i motivi ispiratori dell’Associazione, che, attraverso un serio lavoro di ricerca, inteso a rivedere gli ultimi due secoli della nostra storia e a mondarli di tutte le scorie e le incrostazioni apposte dai vincitori, si prefiggeva, e si prefigge, di far prendere coscienza ai figli del sud della millenaria nobiltà della loro storia e della loro cultura, in modo da superare e rimuovere definitivamente quel complesso di inferiorità appiccicato loro addosso dall’incessante ed ininterrotta propaganda dei vincitori di ieri e dei loro eredi di oggi. Trattandosi di una storia e di una cultura millenarie, era inevitabile un accenno alla Magna Graecia e a tutti i pensatori, i filosofi e i letterati che ne sono stati espressione. Ma si è trattato veramente di un accenno fugace, giusto per stabilire un punto di partenza. Soffermandosi sul momento storico più vicino a noi, ha richiamando l’attenzione dei presenti sul fatto che di esso la storiografia ufficiale ha portato a conoscenza delle masse un solo lato della medaglia. Ovviamente, quello della vulgata del vincitore. Avvalendosi anche del supporto di strumenti audiovisivi, sono stati proiettati dei filmati e delle immagini per far conoscere ai presenti cosa celava il lato nascosto della medaglia. Così, analizzando le due facce della medaglia, si faceva rilevare, senza sconti e senza concessioni per nessuna delle parti, che l’unica differenza era forse rappresentata dal numero di soprusi e di vittime di cui si erano macchiate sia l’una che l’altra parte. Toccante è stato il video girato a Isola Liri in occasione della Prima Giornata della Memoria, per ricordare delle vittime che non hanno potuto avere nemmeno la soddisfazione postuma di essere ricordate in libri di storia dove, per superbia e tracotanza, anche la morte non è uguale per tutti.
Subito dopo ha preso la parola il dottor Riccardi. I temi toccati sono stati quelli relativi ai momenti più salienti del periodo in esame:la Repubblica Napoletana, i giacobini, la spedizione del Cardinale Ruffo e la riconquista del Regno di Napoli da parte di quest’ultimo. Nel corso dell’ esposizione, il dottor Riccardi, discorrendo come in un simposio, ha esposto quelli che dovrebbero essere i principi che dovrebbero guidare gli storici di professione sul modo di “fare storia”:non spacciare per verità notizie, comportamenti e avvenimenti di cui si conosca la falsità o, peggio, convinzioni personali, ma, in primis, chiamare con lo stesso nome un assassinio o un tradimento dovunque si verifichi, e poi non “costruire” la storia su congetture o convinzioni personali, ma effettuare lunghe, snervanti e serie ricerche documentali. Ed alla luce di questo principio sono stati trattati gli argomenti in esame, si riferissero essi ai giacobini, ai lazzari o ai sanfedisti.
L’elemento che ha caratterizzato entrambi gli interventi è stata l’assoluta mancanza di partigianeria ed un’equilibrata misura nell’analizzare sia l’uno che l’altro lato della medaglia. L’unica novità, per buona parte dell’uditorio, è stata rappresentata dal contenuto del lato tenuto finora nascosto e che, ovviamente, non conosceva, come le stragi di Casamari, Isola Liri, Montecassin, ecc. L’obiettività della trattazione ed il tono quasi conviviale con cui sono stati trattati gli argomenti si sono rivelati una felice scelta che ha ripagato i relatori con un picco di attenzione notevole e con un interesse che non ha mostrato mai un calo. Il che lascia ben sperare per il prossimo appuntamento del mese di maggio.
Castrese Lucio Schiano