Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Shoah 2021

Posted by on Mag 18, 2021

Shoah 2021

Sì, continuiamo a celebrare – praticamente, ogni giorno – la Giornata della Memoria; continuiamo a commuoverci per le vittime di Auschwitz e di Dachau e delle atrocità che i tedeschi vi commisero, come raccontano i sopravvissuti di quei campi di concentramento che, stranamente, anziché diminuire col passare degli anni, sono sempre più numerosi;[1] seguitiamo a commiserare la triste storia di Anna Frank  evitando, però, di contare quanti altri suoi coetanei palestinesi, stanno bruciando vivi sotto il fuoco delle bombe lanciate dagli aerei con la stella di David…

Per cui, con gli occhi pieni di lacrime, non possiamo vedere con chiarezza cosa stanno facendo, per l’ennesima volta, ai palestinesi. Le vittime di ieri sono i carnefici di oggi ma, per evitare che si possa capire che si tratta della stessa gente, nel primo caso vengono chiamati ebrei e, nell’altro, israeliani. Scatenati da un premier che, come il loro mitologico Golem, è privo di sentimenti e di umane emozioni, perché senz’anima e procede con bestiale determinazione su tutto quanto e chi ha deciso di eliminare.

            È dall’Antico Testamento che si piangono addosso: e mò David e Golia, e mò i Filistei e i Romani, e mò i Nazisti e Pio XII che non li ha difesi e mò… basta! Ormai lo sanno tutti, anche se non lo dicono, che sono argomenti usati per giustificare la loro politica criminale ed il sostegno americano a tale politica.[2] Sono anni che assistiamo, inermi, al massacro di civili, donne e bambini da parte dell’unica “democrazia” del Medio Oriente, che fa da pendant a quell’altro campione di democrazia tutto stelle e strisce. Sono anni che, ripetutamente, vediamo che usano come carta igienica le risoluzioni di quell’inutile baraccone chiamato ONU.

Eppure ci sono tanti israeliani onesti che si oppongono a questo stato di cose la cui voce, però, purtroppo non fa abbastanza clamore come, ad esempio, quella di Gideon Levy, firma storica del quotidiano Haaretz, che accusa il governo di praticare politiche di apartheid nei confronti dei palestinesi,[3] di Amira Hass, che racconta i soprusi praticati ai palestinesi, di Avraham Burg, ex presidente della Knesset (il parlamento israeliano) che ha chiesto formalmente di non essere più designato come ebreo nel registro della popolazione israeliana. – ha dichiarato proprio in questi giorni Moni Ovadia, un attore, musicista e scrittore di cultura ebraica, commentando l’ennesima aggressione dell’esercito Israeliano ai danni dei cittadini palestinesi cacciati dalle loro case a Gerusalemme Est, poi bombardati da una delle aviazioni più potenti del mondo nella Striscia di Gaza. Egli ha coraggiosamente affermato che, quello di Israele è un governo razzista e segregazionista perché da anni occupa illegalmente le terre dei palestinesi e sottopone a continue e quotidiane umiliazioni quel popolo nell’indifferenza della comunità internazionaleNon c’è paragone tra la forza dell’esercito israeliano e quella della resistenza palestinese. È un’aggressione vera e propria di una superiorità soverchiante da parte di Tel Aviv. Quello palestinese è il popolo più solo e indifeso del mondo.[4]

            Ed in tutto questo, la stampa mondiale loro asservita (la stragrande maggioranza di giornalisti della carta stampata e dei telegiornali è ebrea), i governi occidentali appecoronati ai capitali delle loro banche, girano vergognosamente la testa dall’altro lato, fingendo di non vedere, di non sentire… Al più, per le vittime palestinesi, solo qualche veloce parola di circostanza, mentre continuano a distrarre l’opinione pubblica con finti problemi ad arte ingigantiti, come ad esempio la legge ZAN o col presunto pericolo antifascista periodicamente ricorrente…

            A questo, al massacro di tante donne e bambini, ci sta facendo assistere ancora una volta il “popolo eletto”. Eletto per auto-acclamazione.

Erminio de Biase


[1] Norman G. Finkelstein – L’industria dell’Olocausto – Milano 2002

[2] Idem – p. 15

[3] Moamedth – martedì 22 agosto 2006: Vige da sempre un regime di discriminazione razziale nei confronti della minoranza degli arabi ai quali, sul lavoro, è impossibile fare carriera; nelle scuole non viene insegnato niente che possa far riferimento alla Palestina e gli esami devono essere sostenuti sempre in ebraico; gli arabo-israeliani non possono costruire abitazioni: quando una famiglia cresce di numero o si stringe oppure emigra. Le autovetture degli arabi devono avere una targa diversa da quella degli israeliani… E gli altri sarebbero i razzisti?!?

[4] https://www.fanpage.it/: Moni Ovadia: “Israele si nasconde dietro la Shoah per umiliare i palestinesi”.

2 Comments

  1. Gesu’ nacque a Betlemme…che mi pare e’ Palestina… Israele terra di David, sta ancora ad aspettare il Messia… non si sono accorti che il mondo va avanti e i suoi abitanti sono rimasti indietro per la loro presunzione infinita che li rende ciechi. Eppure la storia avrebbe dovuto insegnar loro qualcosa!…caterina ossi

  2. Gli Israeliani sono diventati maestri nell’indurre i Palestinesi alla disperazione in modo da costringerli ad attaccare militarmente il territorio occupato da Israele. La conseguenza è che per l’opinione pubblica Israele è vittime degli attacchi e quindi reagisce con tutta la sua forza.

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