Alta Terra di Lavoro

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Sito paleontologico Ciampate del diavolo di Fiorentino Bevilacqua

Posted by on Dic 9, 2020

Sito paleontologico Ciampate del diavolo di Fiorentino Bevilacqua

Innanzi tutto occorre dire che, per visitare il sito, ci vuole una guida; è impossibile, oltre che inutile, accedervi senza guida: senza informazioni, si vedrebbero soltanto dei “buchi” in un pendio roccioso!

Il sito (che è stato identificato come sito paleontologico da Adolfo Panarello e Marco De Angelis ha diversi primati mondiali:

a) ha il più alto numero di orme fossili del genere Homo (forse Homo heidelbergensis)

b)è il solo sito con impronte di altre parti del corpo: mano, polpaccio, glutei…per altro non in situazioni rituali

c)è quello con il più alto numero di piste fossili

d)ospita il più antico sentiero fossile del genere Homo

e) le sue orme, le sue piste, danno informazioni sul comportamento e le capacità di pensiero di coloro che lo percorsero 350.000 anni fa…

f) le impronte non sono solo su superficie piana o quasi piana, ma anche su pendio molto acclive.

il sito contiene impronte fossili di altri animali (forse un piccole cervide, etc.)

Dalla passerella, però, ho notato quello che segue.

1. Quasi alla base di ogni piede della passerella, si osserva una zona chiara

2. Questa zona è priva della vegetazione spontanea (alghe, licheni, muschi etc.) che rende scura la superficie circostante

3. L’eliminazione di questa vegetazione è dovuta, probabilmente, all’acqua piovana che scorre partendo dalla base del piede…

4. Perché l’acqua piovana alla base di un piede causa questo? Perché lì ve ne è di più. E ve ne è di più perché lì si raccoglie, probabilmente perché vi sono delle “piattine”, dei ferri a L etc. che, avendo una superficie orizzontale maggiore, raccolgono acqua che convogliano verso l’asse che poggia a terra, asse che, così, la scarica al suolo . Qui giunta, questo flusso concentrato e più abbondante, si dirige verso il pendio che ospita le piste, se il piede poggia su uno strato che pende verso di esso, o verso l’interno, verso il sentiero sotto la passerella, nel caso contrario.

5. A ben vedere, però, l’acqua che scorre, dopo aver eliminato la vegetazione spontanea, coprente, erode anche la superficie del deposito, portando alla luce strati più profondi e non alterati dal contatto diretto con l’ambiente subaereo (e forse più chiari anche per questo, a somiglianza di quanto accade in altri contesti e con altre “forze” in gioco).

6. Questa erosione va ad aggravare le condizioni del deposito che ha già dei problemi come dimostrano le fessurazioni già presenti alla sua superficie.

7. La passerella, dunque, risolve il problema dell’erosione dovuta al calpestio dei visitatori, ma crea un problema di erosione dovuto all’acqua piovana che essa in parte concentra in determinati punti (piedi).

8. Nelle fessure preesistenti , poi, c’è una vegetazione spontanea, erbacea ma anche arborea, infatti, oltre all’erba, anche una piantina di carpino che, crescendo, con le radici scaverà e spaccherà il deposito).

Come testimoniano diverse pubblicazioni (– A. PANARELLO, Scelte effettuate e scelte da effettuare per lo studio, la tutela e la valorizzazione delle “Ciampate del diavolo”, in «Atti del Convegno “Conoscere il Roccamonfina – 1. Il Geosito» -Roccamonfina, 11 luglio 2009-, vol. I – Relazioni, a cura di IDEM, pp. 47-57. e L. SANTELLO, P. MIETTO, M. BELVEDERE, A. PANARELLO & M. AVANZINI, Preservation of human footprints on volcanic tuffs: the Roccamonfina case – Caserta, Southern Italy- 10.1474/ Epitome.03.1077. Geoitalia2009, Rimini 9-11 September 2009. ) non mancano le idee su cosa fare; pare anche che vi siano dei progetti … quello che è certo, però, è che finora sono mancati i fondi per mettere in pratica queste idee e assicurare al sito altre centinaia di anni di sopravvivenza, studi e visite guidate.

Non vorremmo che, come spesso accade, i fondi si trovassero solo DOPO il verificarsi di qualche evento dannoso, grave, IRREVERSIBILE per il deposito che sta lì, esposto a TUTTO, ormai da diversi secoli.

Fiorentino Bevilacqua

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