Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

BRIGANTAGGIO POSTUNITARIO A CERRETO SANNITA

Posted by on Mar 18, 2016

BRIGANTAGGIO POSTUNITARIO A CERRETO SANNITA

nella splendida cornice di CERRETO SANNITA che ha dato i natali al GUERRIERO SANNITA NAPOLITANO COSIMO GIORDANO, dove è passato il condottiero ANNIBALE e che fino al 1860 faceva parte della provincia di TERRA DI LAVORO sabato 2 aprile si terrà un convegno di altissimo livello,  di seguito un comunicato con la locandina in allegato e i riferimenti dell’evento.

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BRIGANTAGGIO POSTUNITARIO A CERRETO SANNITA

Posted by on Mar 18, 2016

BRIGANTAGGIO POSTUNITARIO A CERRETO SANNITA

ASSOCIAZIONE IDENTITARIA “ALTA TERRA DI LAVORO”

 

Sabato 2 aprile, a Cerreto Sannita, in provincia di Benevento, presso la Sala Convegni del Palazzo del Genio, alle ore 17.00, si terrà la presentazione del libro di Fernando RiccardiBrigantaggio postunitario. Una storia tutta da scrivere”. L’evento è organizzato dall’amministrazione comunale di Cerreto Sannita, in collaborazione con l’Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro”, con la Biblioteca del Sannio di Cerreto e con la Biblioteca Comunale di Atina. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Pasquale Santagata e di Rosa Cofrancesco, Presidente della Biblioteca del Sannio, seguiranno gli interventi di Claudio Saltarelli, Presidente Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro” e di Fernando Riccardi, giornalista, scrittore e autore del libro. Il pomeriggio sarà allietato dalle canzoni e dai suoni de “I Cantori in Terra di Lavoro” mentre saranno presenti in sala i pittoreschi figuranti de “I briganti Fontanavecchia di Casalduni”. L’occasione sarà particolarmente propizia per parlare, senza infingimenti né remore, del brigantaggio del periodo postunitario, un fenomeno che la vulgata storiografica dominante ha sempre trattato con glaciale distacco e con omertosa disinvoltura. E lo sarà ancora di più in un comune come Cerreto Sannita la cui amministrazione comunale sta per dedicare una piazza al valoroso brigante Cosimo Giordano, già soldato dell’esercito borbonico, che lì ebbe i natali nel 1839 e che, fatto prigioniero molti anni dopo che l’epopea brigantesca aveva esalato il suo ultimo respiro, fu condannato ai lavori forzati a vita da scontare nell’orrido bagno penale dell’isola di Favignana, in Sicilia, dove venne a mancare nel 1888. Il nome di Cosimo Giordano è intimamente legato ai fatti di Pontelandolfo e Casalduni, due luoghi simbolo del martirio subito dalle genti dell’ex regno napoletano nel nome di una unificazione che si rivelò ben presto una violenta ed inaudita aggressione “manu militari” e un atto di vera e propria colonizzazione, i cui deleteri effetti sono giunti tangibili fino ai giorni nostri.

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