Tradizioni magiche a Fondi

La magia costituisce oggi un problema attuale ed importante della nostra società. Applicata fin dai tempi antichi, ha attualmente stimolato l’interesse di molti studiosi, che ultimamente hanno effettuato vari convegni, con lo scopo di discutere sulla reale efficacia della magia.
Lo scopo di questa ricerca è quello di sondare , nella zona di Fondi, fino a che punto la magia è praticata e quale sia ancora la sua efficacia, Per raggiungere tale scopo, dobbiamo affermare di avere incontrato non poche difficoltà. Abbiamo effettuato una serie di interviste a tutti coloro che si affidano alle pratiche magiche, per la soluzione dei propri desideri, benevoli o cattivi. Molti di questi intervistati, che inizialmente hanno affermato di non credere alle fatture,con l’amdare avanti del discorso e attraverso domande-trappola, hanno confessato, senza che se ne rendessero conto, che queste fatture esistono, (le fanno ancora oggi), credendoci e ponendo in esse la più grande fiducia. Alcune persone hanno risposto con monosillabi e frasi spezzate. Abbiamo avuto quasi la sensazione che avessero paura di parlare, come se l’argomento implicasse spiriti maligni e diavolo. Per gente cosiddetta “di chiesa” , la magia è qualcosa di diabolico, dalla quale bisogna star lontano; persino con i discorsi. Anche per futili motivi ci si reca dal mago. Ad esempio, vi è una signora di ottantadue anni (li porta molto bene), di nome Elena,casalinga, che è cliente di un mago di Pontecorvo(FR) , ha percorso 50 km per consultarlo circa la vettura che le avevano rubata il giorno precedente. Naturalmente non l’ha ritrovata, malgrado il consulto. Intelligentemente la “fattucchiera” , così l’ha chiamata la signora Elena, le ha risposto così:”Ti conviene lasciar perdere, la macchina è stata portata troppo lontano. Prima che la recuperi, sarà sparita anche dal posto in cui ora si trova. Anche se io ti dicessi il luogo ove è nascosta in questo momento, mentre tu la raggiungi, sarà nuovamente scomparsa”.
Abbiamo potuto constatare che la magia è praticata maggiormente da coloro che sono legati,in modo particolare, alla tradizione e che hanno ricevuto dai loro avi,un’eredità di magie, formule e rimedi, i quali, sebbene mutati con il passare del tempo ed a causa delle nuove esigenze,tuttavia non hanno perso minimamente di valore.
“Così il mito non è un prodotto morto delle età passate, che sopravvive semplicemente come vana narrazione. E’ una forza viva, che produce costantemente nuovi fenomeni, che costantemente circonda la magia di nuove testimonianze. La magia si muove nella gloria della passata tradizione, ma crea anche la sua atmosfera di mito che si rinnova…”.La magia è il ponte tra l’età dell’oro dell’’arte originaria e il potere di far miracolo oggi Quindi le formule sono piene di allusioni mitiche, che, quando vengono pronunciate, liberano le forze del passato e le lanciano nel presente. Vedi Malinowski, “Magia, scienza e religione”, Perugia, Newton Compton, 1976, pag. 711. La categoria di persone che è più a contatto con la magia, è quella degli agricoltori e dei contadini; però ci sono altre persone, che sebbene non abbiano una completa fiducia in essa,tuttavia vi si rivolgono perché spinti psicologicamente da amici o perché non sono riusciti ad ottenere ciò che desiderano con mezzi razionali, o per preservarsi da eventuali mali desiderati e prodotti da nemico o da semplici invidiosi.
Magia: la parola stessa sembra svelare un mondo di possibilità misteriose e inattese! Anche per coloro che non condividono quella bramosia dell’occulto, le scorciatoie per la “verità esoterica”, questo morboso interesse, oggi così liberamente somministrato con stantie riesumazioni di antiche credenze e di culti a metà compresi, serviti sotto il nome di “teosofia”, “spiritismo” o “spiritualismo”, e varie pseudoscienze, ologie e ismi, anche per un limpido intelletto scientifico, il soggetto della magia ha una particolare attrazione. In parte perché speriamo di trovare in essa la quintessenza dei desideri dell’uomo primitivo e della sua saggezza – e questa, qualunque possa essere, vale la pena di conoscerla; in parte perché la “magia” sembra che ecciti in ognuno delle forze mentali nascoste, delle speranze che indugiano sul miracoloso, delle credenze assopite nelle misteriose possibilità dell’uomo. Ne è prova il potere che le parole “magia”, “incantesimo”, “fascino”, “stregare”,”ammaliare ” posseggono in poesia,in cui il valore intrinseco delle parole e le forze emotive che esse liberano sopravvivono per lunghissimo tempo e si svelano nel modo più chiaro. La succitata signora Elena ci ha parlato delle fatture d’amore, che si fanno in vari modi: si fa bere nel caffè il sangue della mestruazione o si porta la foto del ragazzo, che si vuole affatturare, dal fattucchiero e basta solo questa per legare due persone o è necessario un fazzoletto o un qualsiasi indumento del ragazzo. Ci sono le fatture che si fanno con i nodi e poi basta accogliere questi per levare la fattura, mentre le fatture a morte si buttano nel mare, così sono introvabili. Quando due si sposano,, per non fare attaccare le fatture, prima di inginocchiarsi, la sposa mette il velo sotto le ginocchia dello sposo. Questi, non di rado, porta in tasca un messale della chiesa e una corona benedetta, oppure una medaglietta della Madonna della Civita o un sacchettino, che si richiede in chiesa,,contenente una reliquia benedetta. Prima di uscire dal portone di casa, gli sposi tagliano un nastro bianco, posto per sbarrare l’entrata, così tagliando questo nastro bianco, viene eliminata ogni possibile fattura.
Secondo l’intervistata, i fattucchieri sono a contatto con gli spiriti dei morti. Essi fanno alzare i piedi della tavola, che deve essere a tre piedi. I presenti mettono, tutti, le mani sopra la tavola dicendo: “Se è vero,alza un piede , altrimenti alzane due”
La nostra intervista si può definire “ridarella”, perché la signora Elena, credendo di raccontare cose del passato un po’ ridicole ed insensate, ha concluso qualsiasi risposta con sorrisi; a volte prolungati. Guardava me, sua figlia ed un’amica con occhi lucidi, a causa del continuo ridere, cercando,nello stesso tempo, comprensione e scusa per le strane credenze del tempo passato le quali; ascoltate da noi, cosiddetti moderni, potevano apparire insensate e prive di, ogni significato. Idee del genere non sono balenate minimamente per la nostra testa. Siamo del parere che bisogna rispettare ogni età, con tutto il bagaglio di “modus vivendi”, di idee e di credenze; che in essa vivono; poiché contenenti valori di vita ; a cui oggi abbiamo necessità di attingere. Abbiamo apprezzato nella signora franchezza ed un certo sforzo per ricordare notizie, avvenimenti ed usanze che potevano essere per noi importanti ed utili.
Alfredo Saccoccio