UGO SIMEONE, IL BRIGANTAGGIO NEL SANNIO DI UGO SIMEONE

Sul tema del brigantaggio postunitario gli studiosi si sono da sempre divisi tra coloro che lo considerano un fenomeno “criminale” e quelli che lo ritengono invece un movimento di guerriglia partigiana. L’Autore di questo saggio, anziché dar ragione agli uni o agli altri, ha preferito ricercare e raccontare i fatti nella loro interezza e complessità, con la massima cura ed obiettività possibili, come emergono dai documenti e dai testi che se ne sono occupati. La ricerca, senza trascurare gli aspetti generali del fenomeno, si è concentrata sul Beneventano e sui territori limitrofi, una zona centrale, vasta e cruciale perché punto di contatto tra l’ex capitale del Regno, le altre province del Sud e lo Stato della Chiesa, che ospitava il Governo borbonico in esilio. Il territorio oggetto dello studio è suddiviso in due volumi, ciascuno dei quali si sviluppa cronologicamente in modo autonomo. Un terzo volume, che completa l’opera, si occupa del brigantaggio e del banditismo preunitario. Questo primo volume, dedicato alle zone del Matese e del Taburno ed ai territori di altre province ad esse contigui, racconta episodi sconosciuti o molto noti, come l’eccidio di Pontelandolfo e Casalduni (di cui si occupa diffusamente e con importanti novità), che sono avvenuti in questi luoghi, dove più intensa e più duratura è stata l’azione del brigantaggio e più dura l’attività repressiva del neonato Stato italiano.
Ugo Simeone, Il brigantaggio nel Sannio. Il brigantaggio postunitario, Volume I, D’Amico Editore, Nocera Superiore 2023, pp. 502

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