11 novembre 2018 Michele Pezza ricorda Michele Pezza alias Fra’ Diavolo (IV Parte)
Oggi concludiamo la serie dei relatori che sono intervenuti domenica mattina agli “Incurabili” al convegno dedicato a Fra Diavolo pubblicando l’intervento di un erede diretto del mitico eroe Laborino di Itri che porta il suo stesso nome, Michele Pezza. L’emozione è stata forte nell’ascoltare il Dr. Pezza e se a distanza di 2 secoli il suo nome ancora riecheggia nei cieli del Regno di Napoli è soprattutto per merito della famiglia Pezza che con orgoglio, amore e passione tengono sempre viva la fiamma sacra che tiene vivo la figura di Fra Diavolo.
Se abbiamo avuto il piacere di vivere un emozione cosi domenica 11 novembre dobbiamo dire ancora grazie al Erminio De Biase che ha voluto il convegno con la presenza Dr. Michele Pezza, non da meno è stato l’impegno profuso da Dr. Gennaro Rispoli padrone di casa.
“Quell’uom dal fiero aspetto …”
Approfondimento sulla figura di Michele Pezza,
meglio noto come Fra Diavolo
Intervento
Michele Pezza
BUONGIORNO A TUTTI,
RINGRAZIO IL PROF DE BIASE PER IL GRADITO INVITO
SALUTO I MODERATORI ED I RELATORI IN PARTICOLARE IL PROF. SACCOCCIO I CUI LIBRI SU FRADIAVOLO INSIEME A QUELLI DI JALLONGHI HANNO ACCOMPAGNATO LA MIA INFANZIA E LA MIA GIOVENTU’.
PRIMA DI INIZIARE PERMETTETEMI DUE PAROLE SULLO SPLENDIDO SCENARIO CHE CI CIRCONDA L’OSPEDALE SANTA MARIA DEGLI INCURABILI NEL QUALE E’ STATO ORGANIZZATO TALE EVENTO IL CUI MERITO VA CERTAMENTE ATTRIBUITO AL PROF. DE BIASE.
UNA NUTRITA SCHIERA DI SANTI, BEN TRENTATRÉ, HANNO LEGATO IL LORO NOME A QUELLO DELL’OSPEDALE, CIRCONDANDOLO, COSÌ, DI UN’IDEALE AUREOLA.
FRA GLI ALTRI: SAN GAETANO THIENE, SANT’ANDREA AVELLINO, SAN LUIGI GONZAGA, SANT’ALFONSO DE’ LIGUORI (GIA’ VESCOCO DI S. AGATE DE GOTI) , IL VENERABILE BARTOLO LONGO E SAN GIUSEPPE MOSCATI (NATIVO DI BENEVENTO) CHE, PUR DI RIMANERE TRA I SUOI MALATI, RIFIUTÒ DI LASCIARE L’OSPEDALE PER ANDARE AD OCCUPARE UNA PRESTIGIOSA CATTEDRA UNIVERSITARIA
LA STRUTTURA OSPEDALIERA NON OSPITA, PERÒ, SOLO MALATI.
ESSA È ANCHE UN VERO E PROPRIO COMPLESSO ARTISTICO, UNO SCRIGNO PIENO DI TESORI D’ARTE: DAI CINQUECENTESCHI PORTALI, AL CHIOSTRO MAIOLICATO ED ALLA CHIESA RICCA DI MARMOREI SEPOLCRI, LA CELEBERRIMA FARMACIA MONUMENTALE E LA CAPPELLA DEI BIANCHI.
QUEST’ULTIMA È COSÌ DENOMINATA PERCHÉ APPARTIENE AI “BIANCHI DELLA GIUSTIZIA”, COMPAGNIA SORTA A NAPOLI AGLI INIZI DEL ‘500, CON LO SCOPO DI ASSISTERE E CONFORTARE I CONDANNATI A MORTE E LE LORO FAMIGLIE, ANCHE ECONOMICAMENTE. DOPO OGNI ESECUZIONE ESSA PROVVEDEVA AL TRASPORTO ED ALL’INUMAZIONE DELLA SALMA, SEPOLTURA CHE AVVENIVA PROPRIO NELL’AMBITO DELLE MURA DEL NOSOCOMIO, PROPRIO NELLA CAPPELLA DI SANTA MARIA SUCCURRE MISERIS.
QUESTE OPERE DI MISERICORDIA DELLA CONFRATERNITA, SOSTENUTA AI TEMPI DI FERDINANDO I DI BORBONE CON UN ASSEGNO REGIO ANNUO DI OLTRE QUATTROCENTO DUCATI CESSARONO, COME TANTE ALTRE COSE, NEL 1860.
ALL’INTERNO DI QUESTA CAPPELLA, INFINE, IL 12 NOVEMBRE DEL 1806, UNA FOSSA SENZA NOME ACCOLSE LE SPOGLIE DI FRA DIAVOLO, AL SECOLO MICHELE PEZZA, FATTO AFFORCARE DAI FRANCESI
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DOPO QUESTA BREVE INTRODUZIONE PERMETTEMI ORA DI ENTRARE NEL VIVO DELLA MIA RELAZIONE DAL TITOLO “MICHELE PEZZA PARLA DI MICHELE PEZZA”.
MI CHIAMO PER L’APPUNTO MICHELE PEZZA E SONO DISCENDENTE DI FRADIAVOLO.
PRECISO DA SUBITO CHE LA MIA NON SARA’ UNA DIFESA D’UFFICIO RISPETTO AL TITOLO DI QUESTO INCONTRO: FRADIAVOLO EROE O BRIGANTE? MA SARA’ UN TENTATIVO DI RISTABILIRE QUELLO CHE I FATTI E NON L’INTERPRETAZIONE STORICA CI HANNO CONSEGNATO SU MICHELE PEZZA DETTO FRADIAVOLO.
SONO MEDICO SPECIALISTA IN DERMATOLOGIA ED ESERCITO LA MIA PROFESSIONE DA CIRCA 15 ANNI. RELAZIONO DI FREQUENTE A CONGRESSI NAZIONALI, L’ULTIMA VOLTA AL CONGRESSO NAZIONALE DI DERMATOLOGIA DI GROSSETO CHE SI E’ SVOLTO IL 20 OTTOBRE SCORSO, MA VI CONFESSO CHE QUANDO MI E’ STATA AFFIDATA QUESTA RELAZIONE MI SONO DA SUBITO RESO CONTO CHE AVREI NECESSARIAMENTE DOVUTO SCAVARE NEL MIO ANIMO E NELLA MIA PERSONA .
SAPPIAMO INFATTI TUTTI NOI CHE “ LA MAGGIOR PARTE DELLE SOCIETÀ HA CREDUTO NELL’IMPORTANZA DEL NOME. “NOMEN EST OMEN” RECITAVANO GLI ANTICHI LATINI PER SOTTOLINEARE L’IMPORTANZA CHE IL NOME HA SU OGNUNO DI NOI: IL TUO NOME È IL TUO DESTINO E, IN ESSO, VIENI INEVITABILMENTE UNITO A QUALCUNO DEL PASSATO, NELLA STORIA, NELLA FAMIGLIA, NELLA RELIGIONE; A VOLTE, CON LA SPERANZA CHE IL CARATTERE DELLA PERSONA CHE TI HA PRECEDUTO RESTI IN QUALCHE MODO CONNESSO AL TUO”
(DANIEL TAYLOR – LE STORIE CI PRENDONO PER MANO. L’ARTE DELLA NARRAZIONE PER CURARE LA PSICHE – EDIZIONI FRASSINELLI, 1999, P.53)
IO NON SO QUANTO DEL CARATTERE DEL MIO AVO SIA ARRIVATO FINO A ME, MA CERTAMENTE :
”IL NOME COME TALE, OGNI NOME, HA INVOLONTARIAMENTE UN EFFETTO, NON PUÒ CIOÈ RESTARE SENZA EFFETTO SU COLUI CHE LO PORTA, E CIÒ RISULTA, COME DETTO, UN IMPERATIVO” ( PAVEL A.FLORENSKIJ – IL VALORE MAGICO DELLA PAROLA)
LA MIA FAMIGLIA, DA PARTE DI PADRE, DISCENDE DA VINCENZO LUCA, FRATELLO DI FRADIAVOLO CHE EBBE DUE FIGLI DOMENICO E FRANCESCO ANTONIO I CUI FIGLI GIOVANNI E ENRICO (CUGINI FRA DI LORO) EBBERO I MIEI BISNONNI PIA E VINCENZO . ESSI, ESSENDO FIGLI DI DUE CUGINI, PORTAVANO ENTRAMBI IL COGNOME PEZZA.
DA PIA E VINCENZO NASCE (FRA GLI ALTRI FIGLI) MICHELE PEZZA MIO NONNO A CUI DEVO TANTO E LA CUI VITA POTREBBE ESSERE OGGETTO DI UN SEMINARIO AD HOC TALMENTE E’ STATA AVVENTUROSA LA SUA VITA.
MICHELE PEZZA, HA SPOSATO ANNA PERROTTI E SONO NATI 12 FIGLI, IL NONO E’ ENRICO MIO PADRE CHE HA SPOSATO RITA ZEPPA E HANNO AVUTO 5 FIGLI, IO SONO IL TERZO.
FIGURA CENTRALE E’ STATA PER ME MIO NONNO CHE NEI SUOI 92 ANNI DI VITA SI E’ SEMPRE BATTUTO PER FAR RIEMERGERE LA VERITA’ SUL NOSTRO ANTENATO CON LIBRI, ARTICOLI DI GIORNALE ED INTERVISTE ANCHE SU RETI NAZIONALI ( RAI1) ED HA CONSEGUITO DUE LAUREE DI CUI UNA IN LETTERE CON TESI SU FRADIAVOLO.
LUI HA RIBADITO NON SOLO A ME, MA A TUTTI NOI SUOI DISCENDENTI I FATTI EMERSI DAGLI ARCHIVI STORICI SU FRA DIAVOLO.
IN PARTICOLARE, CON LA SPERANZA DI NON TEDIARVI, PERMETTEMI DI FOCALIZZARE L’ATTENZIONE SU ALCUNI PUNTI FONDAMENTALI DELLA SUA VITA DA CUI EMERGE CHIARAMENTE IL CARATTERE E L’INDOLE DEL MIO AVO E CHE CI PERMETTONO DI RISPONDERE SERENAMENTE ALLA DOMANDA POSTA COME TITOLO DI QUESTO INCONTRO.
EPISODIO N. 1
IL 20.1.1798 VIENE ACCOLTA LA SUA DOMANDA PER COMMUTARE LA PENA INFLITTAGLI PER « I DUE OMICIDI IMPUTATIGLI E ACCADUTI IN RISSA» DEL 1796.
FRA DIAVOLO FU ASSEGNATO ALL’ANTICO REGGIMENTO MESSAPIA E VI PRESTAVA ANCORA SERVIZIO QUANDO, POCHI MESI DOPO, L’ARMATA NAPOLEONICA SBARAGLIAVA TROPPO FACILMENTE L’INETTO GENERALE MACK COMANDANTE DELL’ESERCITO BORBONICO; ED IL RE IGNOMIGNOSAMENTE FUGGITO LASCIAVA IL REGNO IN BALIA D’UN NEMICO TRACOTANTE.
IN TALE SITUAZIONE FRA DIAVOLO ORMAI LIBERO DA OGNI VINCOLO AVREBBE POTUTO TORNARSENE IN FAMIGLIA. EGLI PERO’ NON LO FECE. SENTI’ IL RICHIAMO DELLA PATRIA IN PERICOLO ED ORGANIZZO’ UN ‘ EROICA RESISTENZA
EPISODIO N 2
RE FERDINANDO , FUGGITO DA ROMA IL 7 DICEMBRE 1798 , OSSESSIONATO DAL SOSPETTO DEL TRADIMENTO, LASCIO’ NAPOLI IL 21 DICEMBRE E SCORTATO DALLA FLOTTA DI NELSON RIPARO’ CON TUTTA LA FAMIGLIA A PALERMO.
NAPOLI FU ABBANDONATA A SE’ STESSA. IL VICARIO DEL RE PRINCIPE PIGNATELLI, TRATTO’ LA RESA. ACCUSATO DALL’IRA POPOLARE FUGGI’ ANCH’EGLI A PALERMO. IL MACK GENERALE COMANDANTE DELL’ARMATA NAPOLETANA SI CONSEGNO’ AI FRANCESI.
IN TANTA VILTA’ GENERALE , SOLTANTO IL POPOLO INSORSE A DIFESA DELLA PROPRIA FEDE E DEL PROPRIO PAESE.
NELL’EROICA DISPERATA INSERRUZIONE POPOLARE FRA DIAVOLO FU « IL PIU’ FORMIDABILE CAPO DEGLI INSORTI NAPOLETANI DEL NOVANTANOVE» ( DE KOCH)
EPISODIO N.3
AL GOVERNO, CHE NEL 1799 SI MOSTRAVA SORDO A PAGARE LE CONTRIBUZIONI DI GUERRA E LE REQUISIZIONI DI ANIMALI E GENERI ALIMENTARI RICEVUTE NEL NOME DEL RE RILASCIANDO REGOLARE RICEVUTA, IL COLONNELLO PEZZA CHIESE NELLA PERSONA DEL TENENTE COLONNELLO FEDERICO SALOMONE , DI VENDERE PARZIALMENTE LA SUA PENSIONE PER PAGARE CON IL RICAVATO, DI TASCA PROPRIA, I CREDITORI « PREFERENDO MEGLIO PATIR LUI E LA SUA FAMIGLIA CHE COMPARIR IMPUNTUALE E SENTIRSI RIMPROVERARE DI ESSERE DIVENUTO COLONNELLO CON GLI AIUTI E CO’ SOCCORSI ESATTI DA ESSI CREDITORI» (Archivio di Stato di Napoli, Guerra, X, 602, I Conti del Colonnello Pezza, pp25 e 29; B. Amante, Fradiavolo e il suo tempo, p 337)
A QUESTA RICHIESTA CON ORDINANZA DEL 4 LUGLIO 1802 SI RISPONDEVA “ IL RE CUI HO FATTO DOMANDA DEL PEZZA COMANDE CHE DELLE SPESE …NON DEBBA TENERSENE CONTO..”. DA QUESTI DOCUMENTI SI DENOTA LA NOBILTA’ E L’ABNEGAZIONE DEL PEZZA.
EPISODIO N.4
LA SERA DEL 25 LUGLIO 1804 FRADIAVOLO SI TROVAVA SUL TERRAZZO DI CASA , IN VIA MARINELLA, NEL BORGO LORETO CON I DUE FIGLIOLETTI CARLO E MARIA CLEMENTINA E STAVA LEGGENDO ALCUNE CARTE DA INVIARE, MEDIANTE IL SUO AVVOCATO, AL RE DI NAPOLI ED AL GOVERNO PER OTTENERE IL RIMBORSO DELLE SPESE SUBITE PER IL BLOCCO DI GAETA E PER LA SPEDIZIONE DI ROMA.
AD UN TRATTO DAL BALCONE DEL 4° PIANO ABITATO DA CARMINE VITTOZZI, VENNERO BUTTATE GIU’ PER BEN TRE VOLTE DELLE SCORZE DI COCOMERO ED ACQUA, IN MODO VOLUTO, SULL’UNIFORME E SULL’INCARTAMENTO DEI CONTI DEL PEZZA CHE VENNE INOLTRE RICOPERTO DI INSULTI .
QUALSIASI BRIGANTE O DELINQUENTE IN UNA SIFFATTA SITUAZIONE AVREBBE CERTAMENTE DECISO DI RISOLVERE CON LE MANIERE FORTI LA QUESTIONE . FRADIAVOLO NON SI COMPORTO’ DA BRIGANTE MA DENUNCIO’ L’ACCADUTO ALLA COMPETENTE AUTORITA’ GIUDIZIARIA. VI FU INFATTI UN SEGUITO GIUDIZIARIO DI CUI VI È DOCUMENTAZIONE NELL’ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI ( FASCICOLO DI CIRCA 60 FOGLI). IL BREVE PROCESSO FINI’ CON LA CONDANNA DEI VITTOZZI , I QUALI DOVETTERO SLOGGIARE DALL’APPARTAMENTO LASCIANDO IN PACE FRA DIAVOLO (Archivio di Stato di Napoli)
EPISODIO N.5
IL 26 DICEMBRE 1805, NAPOLEONE, ORMAI PADRONE DELL’EUROPA EMANA UN PROCLAMA CHE DICEVA FRA L’ALTRO CHE “LA DINASTIA DI NAPOLI HA CESSATO DI ESISTERE..”. GLI ALLEATI, INGLESI E RUSSI SI RIUNIRONO A TEANO E DECISERO DI RITIRARSI
PERTANTO IL 15 FEBBRAIO 1806 NAPOLEONE ENTRO’ IN NAPOLI SENZA COLPO FERIRE. IN TANTA VILTÀ SOLO GAETA NON VOLLE ARRENDERSI E L’INVASORE TROVO’ IL PRINCIPE D’ ASSIA PHILIPPSTATD E FRA DIAVOLO BEN DECISI A DIFENDERLA .CI FURONO VIOLENTI SCONTRI A ROCCAGUGLIELMA E A S. OLIVA
FU IN QUESTO PERIODO CHE SI VERIFICO’ UN SIMPATICO EPISODIO NARRATO DA JALLONGHI. VERSO LA METÀ DI APRILE UN GRUPPO DI DAME FRANCESI IN VIAGGIO DA ROMA A NAPOLI PER RAGGIUNGERE I MARITI, UFFICIALI IN SERVIZIO, FU CATTURATO DAGLI INSORTI E CONDOTTO ALLA PRESENZA DI FRA DIAVOLO ED IL GIORNO APPRESSO, DOPO AVER CONCESSO LORO LA PIU’ RISPETTOSA OSPITALITÀ, EGLI LE FECE ACCOMPAGNARE A CAPUA.
IL COMANDANTE DI QUELLA PIAZZA SPEDI’ A FRA DIAVOLO UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO PER IL CAVALLERESCO COMPORTAMENTO, LETTERA CHE FU RITROVATA TRA LE CARTE DEL GUERRIGLIERO QUANDO FU CATTURATO (Memorial militaire du Colonel Castillon pp339-340 30 giugno 1902)
EPISODIO N.6
IL 10 NOVEMBRE 1806 ALLE ORE 10 DI MATTINA , FU CELEBRATO A CASTEL CAPUANO IL PROCESSO DINANZI AL TRIBUNALE STRAORDINARIO DI NAPOLI.MICHELE PEZZA EBBE COME DIFENSORE DI SUA FIDUCIA UNO DEI PRINCIPI DEL FORO PARTENOPEO, FRANCESCO LAURIA, FILOFRANCESE.
PRIMA DI MORIRE , IL MINISTRO DI POLIZIA , CRISTOPHE SALICETI, USANDO BLANDIZIE, PROMESSE E MINACCE, CERCÒ DI INDURLO A COMPROMETTENTI CONFESSIONI PER I BORBONI. GLI SI PROPOSE DI COLLABORARE CON I FRANCESI, MA EGLI RIFIUTO’ SDEGNOSAMENTE DI CHIEDERE LA GRAZIA SOVRANA ( Archivio di Stato Torino , Due Sicilie, marzo 41, 14 agosto 1798)
IL SALICETI INFATTI GLI PROPOSE DI “SERVIRE NELL’ARMATA FRANCESE, CONSERVANDO IL GRADO DI COLONNELLO DI GENDARMERIA, TITOLI, PENSIONI ED OGNI ALTRA COSA GIÀ CONCESSA DA RE FERDINANDO, OBBLIGANDOSI SOLO A MANTENERE L’INTERNA TRANQUILLITÀ DEL REGNO” . FRADIAVOLO RISPOSE CHE “ PRIMA MILLE MORTI, AVREBBE DESIDERATO CHE MANCARE ALLA FEDE DATA AL PROPRIO SOVRANO, IL QUALE PER NIUNA CAUSA AVREBBE TRADITO” (A. Dumas, I Borboni di Napoli, VI, pp337-339; De Nicola, Diario p 229-302G. Marulli, Ragguagli, II, p.404 )
RICORDO CHE FRADIAVOLO ALL’EPOCA DELLA MORTE ERA UN GIOVANE PADRE DI FAMIGLIA CON DUE FIGLI PICCOLI.
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DA QUESTI PUNTI SALIENTI DELLA SUA VITA EMERGE CHIARAMENTE CHE STIAMO PARLANDO DI UNA PERSONA CHE AVEVA DEGLI IDEALI PER I QUALI SI BATTEVA IN MODO ONESTO E LEALE. SI PUO’ POI DISCUTERE SE LA PARTE STORICA SCELTA DA FRADIAVOLO FOSSE QUELLA GIUSTA ( E PER ME LO ERA POICHE’ LOTTAVA PER LA SUA PATRIA CONTRO UN INVASORE) MA L’ETICA DEI COMPORTAMENTI CI CONSENTE SERENAMENTE DI AFFERMARE CHE NON SI COMPORTAVA COME UN BRIGANTE
NON HO POTUTO RINUNZIARE A QUESTO INVITO ANCHE PER UNA SORTA DI IMPEGNO MORALE NEI CONFRONTI DI MIO NONNO OMONIMO. EGLI INFATTI TRA TANTI FIGLI E NIPOTI NEL SUO TESTAMENTO HA SCRITTO DI VOLER AFFIDARE A ME IL QUADRO ORIGINALE DI FRA DIAVOLO ED I DOCUMENTI ORIGINALI DELL’EPOCA. PERTANTO NEL SALONE DI CASA MIA A BENEVENTO HO ESPOSTO IL QUADRO ED IL PROCLAMA EMANATO DA FRADIAVOLO NEL SETTEMBRE 1799 QUANDO IL COLONNELLO PEZZA RIESCE A LIBERARE VELLETRI E NEL QUALE SI FIRMA PROPRIO MICHELE PEZZA FRADIAVOLO.
CONSIDERATE CHE MOLTI MIEI ZII PATERNI ( MIO NONNO HA AVUTO 12 FIGLI) HANNO DATO IL NOME MICHELE AI PROPRI FIGLIOLI,INFATTI SOLO DI MICHELE PEZZA SIAMO IN 4 CUGINI .
LA FIGURA DI FRADIAVOLO DUNQUE ,CHE MI HA ACCOMPAGNATO DURANTE L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA , HA CONTINUATO A SEGUIRMI ANCHE NELLA MIA VITA PROFESSIONALE E AFFETTIVA.
MI SONO LAUREATO INFATTI IN MEDICINA E CHIRURGIA CON UNA TESI SULA NEUROFIBROMATOSI. IL PIU’ FAMOSO PAZIENTE CON LA NEUROFIBROMATOSI E’ CERTAMENTE IL GOBBO DI NOTRE DAME DE PARIS. MOLTI CRITICI INFATTI RITENGONO CHE IL GRANDE SCRITTORE VICTOR HUGO, AUTORE DEL ROMANZO, SI SIA ISPIRATO AD UN PAZIENTE AFFETTO DA NEUROFIBROMATOSI PER IMMAGINARE IL GOBBO DI NOTRE DAME.
VICTOR HUGO FIGLIO DEL GENERALE HUGO CHE CATTURO’ FRADIAVOLO – SCRISSE DI MICHELE PEZZA : “ FRA DIAVOLO PERSONIFICAVA QUEL PERSONAGGIO TIPICO, CHE SI INCONTRA IN TUTTI I PAESI INVASI DALLO STRANIERO, IL BRIGANTE-PATRIOTA, L’INSORTO LEGITTIMO IN LOTTA CONTRO L’INVASORE. EGLI ERA IN ITALIA, IL BRIGANTE PATRIOTA , L’INSORTO LEGITTIMO IN LOTTA CONTRO L’INVASORE . EGLI ERA IN ITALIA CIO’ CHE SONO STATI L’EMPACINADO IN SPAGNA, CANARIS IN GRECIA E ABD-EL-KADER IN AFRICA!” (Pino Pecchia, Il Colonnello Michele Pezza (frà Diavolo). Protagonista dell’Insorgenza in Ciociaria e Terra di Lavoro. 1798-1806, Fondi, Arti Grafiche Kolbe, 2005.)
MI SONO ANDATO A RIVEDERE LA STORIA DI QUESTI TRE PERSONAGGI STORICI CHE HANNO COME TRATTO COMUNE L’ AVER LOTTATO CONTRO L’INVASORE DELLA PROPRIA TERRA , PER LA PROPRIA GENTE ED ORA SONO CONSIDERATI EROI NELLE LORO NAZIONI.
IN PARTICOLARE ,:
- JUAN MARTÍN DÍEZ ERA SOPRANNOMINATO EL EMPECINADO (“L’INTREPIDO”), TALE SOPRANNOME DIEDE VITA IN SPAGNOLO AL VERBO EMPACINARSE, OVVERO PERSISTERE NEL RAGGIUNGIMENTO DI UN OBIETTIVO .
- ABD EL-KADER LOTTO’ PER L’ALGERIA CONTRO GLI INVASORI FRANCESI. NEI FAMOSI MASSACRI CONTRO I CRISTIANI COMPIUTI IL 9-12 LUGLIO 1860 A DAMASCO DAI MUSULMANI E PARTICOLARMENTE DAI DRUSI, ABD EL-KADER PRESE LE DIFESE DEI CRISTIANI E LUI, DI RELIGIONE ED EDUCAZIONE ISLAMICA, RIUSCÌ A SALVARNE 1500; QUEST’ATTO CAVALLERESCO GLI PROCURÒ LA GRAN CROCE DELLA LEGION D’ONORE. MORÌ NEL 1883 A DAMASCO; I SUOI DISCENDENTI RISIEDONO IN SIRIA E PORTANO IL TITOLO DI EMIRO.
PARLIAMO QUINDI DI VERI EROI!!
SCRIVE ANCORA VICTOR HUGO DI FRA DIAVOLO CHE “TROPPO INVETERATO E PROFONDO ERA L’ODIO CONTRO DI LUI E TROPPO INTERESSATA LA DIGNITA’ DEL NUOVO REGIME A SCREDITARE QUELLO PASSATO PER NON LASCIARSI FUGGIRE L’OCCASIONE DI FARE DEI SUOI DIFENSORI ALTRETTANTI MALFATTORI” .
CI RICORDA, PRATICAMENTE, CHE I FRANCESI VINSERO, MA NON SI LIMITARONO A QUESTO, VOLLERO SCREDITARE I DIFENSORI DEL VECCHIO REGNO ETICHETTANDOLI COME MALFATTORI O BRIGANTI. NON PENSO SIA NECESSARIO AGGIUNGERE ALTRO SE NON LODARE L’ONESTA’ INTELLETTUALE DEL GRANDE SCRITTORE VICTOR HUGO .
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ANCORA OGGI NEL MIO AMBULATORIO QUALCHE PAZIENTE PIU’ ACCULTURATO VEDENDO IL MIO NOME MI CHIEDE SE DISCENDO DA FRADIAVOLO. ALLA MIA RISPOSTA AFFERMATIVA SPENDO UN PAIO DI MINUTI PER RACCONTARE BREVEMENTE LA SUA STORIA E PER CERCARE DI TOGLIERGLI L’ APPELLATIVO DI BRIGANTE E RISTABILIRE LA VERITA’ STORICA.
UNA PAZIENTE IN PARTICOLARE, APPASSIONATA DI STORIA , MI HA CONFESSATO DI AVERE A CASA UNA BANDIERA BORBONICA CHE MI HA VOLUTO REGALARE
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NON PER ULTIMO HO SPOSATO, NEL 2007 QUI A NAPOLI UNA SPLENDIDA RAGAZZA DI NOME VALENTINA, CON LA QUALE HO AVUTO DUE FIGLI ENRICO E FRANCESCO PEZZA ( COME SI CHIAMAVA IL PADRE DI FRADIAVOLO).
MIA MOGLIE HA ORIGINI FRANCESI IL SUO COGNOME E’ CARLOMAGNO ED E’ PER TALE MOTIVO CHE MIO PADRE IL GIORNO DEL MIO MATRIMONIO SORRIDENDO MI HA DETTO CHE “FORSE CON QUESTO MATRIMONIO E’ LA VOLTA BUONA CHE FRA DIAVOLO FA PACE CON I FRANCESI”
CONCLUDENDO SPERO DI NON AVERVI TEDIATO E DI AVER FATTO LUCE CON FATTI STORICAMENTE DOCUMENTATI SULLA VERA FIGURA DI MICHELE PEZZA DETTO FRA DIAVOLO COSI’ LA PROSSIMA VOLTA CHE QUALCUNO VI CHIEDERA’ DI PARLARGLI DI “FRADIAVOLO IL BRIGANTE” VOI POTRETE PRONTAMENTE RISPONDERE NO PREGO “FRADIAVOLO L’EROE!”.
Dr. Michele Pezza
Ho letto tutte le relazioni e complimenti per il bellissimo convegno che finalmente fa giustizia dell’eroe che troppo ha pagato e ingiustamente, con la morte e poi con le storture di interpretazioni che miravano a offuscarne la nobilta’ d’animo e la fedelta’ indomita, ma che per fortuna voci autorevoli hanno poi testimoniato al mondo intiero, e questo non era risaputo!… gli eroi del Regno delle due Sicilie hanno subito facili dimenticanze e travisamenti purtroppo!
Mi permetto di aggiungere a margine una mia personale osservazione che non c’entra con l’argomento.. su un re che si allontana dal suo regno … io credo che e’ dovere primo di un re portare in salvo la corona, in realta’ se stesso… cosi’ fece Fardinando l che riparo’ a Palermo… (in tempi piu’ recenti cosi’ fece anche il Savoia che lascio’ Roma). Dobbiamo pensare che e’ sempre il riferimento e la speranza per un popolo vessato da un invasore…
Grazie! Ci sentiamo finalmente arricchiti di un eroe che nessuno puo’ piu’ permettersi di banalizzare… era ora che si facesse piena luce su Fra Diavolo e Michele Pezza avesse tutto l’onore e la riconoscenza che merita!
caterina ossi