Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

GARIBALDI FU FERITO…di Vincenzo Giannone (Aspromonte – 1862)

Posted by on Mag 2, 2023

GARIBALDI FU FERITO…di Vincenzo Giannone (Aspromonte – 1862)

 

Che cosa accadde sull’Aspromonte nel 1862?

Per conquistare Roma, Garibaldi aveva deciso di ripetere “l’impresa dei Mille” contro il parere del Governo, di Vittorio e di Napoleone III. Quando nel giugno del 1862 giunse a Palermo, tenne un discorso alla folla dei palermitani nel Foro Italico. Il giorno dopo, tutti i giornali furono sequestrati e il testo integrale del discorso non fu pubblicato. Tra le altre cose, Garibaldi aveva detto:

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“LA MORTE DI ANITA GARIBALDI” di Vincenzo Giannone

Posted by on Apr 20, 2023

“LA MORTE DI ANITA GARIBALDI” di Vincenzo Giannone

«La mattina del 26 giugno 1849, accompagnata dal fido Origoni, Anita arrivò improvvisamente a Roma e senza essere preannunziata comparve a Garibaldi al suo quartiere generale a Villa Spada, a Trastevere, dove il generale con Luciano Manara aveva posto il quartier generale. Anita era in evidente stato di gravidanza. Che aspetto aveva? Ha scritto Umberto Beseghi:

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FURTI AL POLVERIFICIO BORBONICO DI SCAFATI (SA) di VINCENZO GIANNONE

Posted by on Gen 31, 2023

FURTI AL POLVERIFICIO BORBONICO DI SCAFATI (SA) di VINCENZO GIANNONE

A seguito di un’esplosione avvenuta nel polverificio di Torre Annunziata nel 1851, Ferdinando II di Borbone re delle Due Sicilie ordinò la costruzione di un nuovo polverificio a Scafati, lontano dall’abitato e più sicuro per la popolazione circostante. Racchiuso tra due corsi d’acqua, il fiume Sarno e il canale Bottaro, inaugurato il 15 dicembre 1854, il Polverificio confina con il comune di Pompei costituito nel 1928. L’articolo 1 della legge 621 del 29 marzo di quell’anno recitava: «Con le zone di territorio del comune di Scafati, appartenente alla provincia di Salerno, e dei comuni di Boscoreale, Gragnano e Torre Annunziata, appartenenti alla provincia di Napoli, comprese entro i limiti indicati nell’art. 2, è costituito il comune di «Pompei», il quale viene assegnato alla provincia di Napoli».

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IL PLEBISCITO DEL 1860 (II)

Posted by on Ott 7, 2022

IL PLEBISCITO DEL 1860 (II)

I battaglioni della guardia nazionale furono i primi a votare recandosi in drappelli ai seggi designati.[1] Al milanese prodittatore Giorgio Pallavicino fu concessa la cittadinanza per permettergli di votare. Anche Garibaldi, nizzardo, andò a votare e con lui tutti i garibaldini. Narra un anonimo autore: «Qui Garibaldi era venuto la mattina a deporre un sì pel suo re nell’urna con­quistata dalle sue armi. Poi si è recato all’Albergo d’Inghilterra, per pranzarvi con un Colonnello suo amico».[2] La notizia fu confermata dal giornale Il Pungolo che scrisse:

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IL PLEBISCITO DEL 1860

Posted by on Ott 6, 2022

IL PLEBISCITO DEL 1860

1.    L’invasione del Regno di Napoli

Il 10 ottobre 1860, l’esercito piemontese passò i confini del Regno delle Due Sicilie e il Principe russo Gortchakoff Alessandro chiese all’Ambasciatore Gagarine di protestare al conte Cavour i motivi che obbligavano l’Ambasciata russa a lasciare immediatamente la Corte di Torino:

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