Posted by altaterradilavoro on Nov 13, 2024
Come abbiamo detto nell’articolo precedente, l’eroismo dei briganti viene spesso descritto dagli stessi militari dell’esercito di occupazione, i quali, però, non sempre sono disposti a riconoscere il valore dell’avversario sconfitto. Non sfugge a questa triste consuetudine il giovane sottufficiale Paolo Negri, che su incarico del colonnello Federico Rossi nella ‘Storia del 46° reggimento-brigata Reggio’ racconta le vicende della sua brigata dal 1860 fino al 1870.
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Posted by altaterradilavoro on Ott 19, 2024
L’opinione pubblica del Nord restava colpita dal modo sprezzante con il quale i briganti affrontavano la loro fine. Quando la sconfitta sembrava oramai inevitabile, combattevano con ancora maggiore accanimento, cercando la morte sul campo di battaglia.
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Posted by altaterradilavoro on Ott 5, 2024
Uno dei nostri migliori intellettuali, Giovanni Turco, nel 2000 ha curato il libro ‘Brigantaggio, legittima difesa del Sud’ (editoriale Il Giglio), nel quale ha utilizzato testimonianze e documentazione tratte dalla rivista dei Gesuiti ‘Civiltà Cattolica’ per dimostrare che la resistenza nel Mezzogiorno dopo la conquista sabauda aveva solide radici nel diritto all’autodifesa proprio di tutti i popoli oppressi.
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Posted by altaterradilavoro on Ott 4, 2024
Nelle Due Sicilie accanto ai benestanti c’erano i nullatenenti, anche se non erano più numerosi che nel resto del Paese. Nel ricordato censimento del 1861 (eseguito sotto la direzione di funzionari piemontesi, che certo non avevano interesse a presentare dati più favorevoli per lo Stato conquistato), infatti, risultarono l’1,40% della popolazione, in linea con la media nazionale, che era proprio quella dell’1,40%. Nel Sud ne vennero contati 120.000, nell’ex regno sardo 40.000 e in Lombardia 52.000, ma per quanto riguarda le province settentrionali, ai nullatenenti rilevati andrebbero aggiunti quelli che erano emigrati, abbandonando la loro Terra, e che fino a quel momento si ritiene siano stati, anche se non esistono cifre ufficiali, tra i 200.000 e i 300.000. All’epoca, lo abbiamo detto nelle puntate precedenti, invece l’esodo dei Meridionali non era ancora cominciato.
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Posted by altaterradilavoro on Ago 12, 2024
Nelle Due Sicilie accanto ai benestanti c’erano i nullatenenti, anche se non erano più numerosi che nel resto del Paese. Nel ricordato censimento del 1861 (eseguito sotto la direzione di funzionari piemontesi, che certo non avevano interesse a presentare dati più favorevoli per lo Stato conquistato), infatti, risultarono l’1,40% della popolazione, in linea con la media nazionale, che era proprio quella dell’1,40%.
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Posted by altaterradilavoro on Ago 2, 2024
La situazione finanziaria delle Due Sicile, come abbiamo visto nelle puntate precedenti, era solida e consentiva di chiudere ogni anno il bilancio in pareggio. Tale risultato, però, era conseguito a costo di un impegno continuo e nel Regno ogni uscita veniva accuratamente valutata.
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