Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Il Brigantaggio: legittima difesa del sud

Posted by on Ott 5, 2024

Il Brigantaggio: legittima difesa del sud

Uno dei nostri migliori intellettuali, Giovanni Turco, nel 2000 ha curato il libro ‘Brigantaggio, legittima difesa del Sud’ (editoriale Il Giglio), nel quale ha utilizzato testimonianze e documentazione tratte dalla rivista dei Gesuiti ‘Civiltà Cattolica’ per dimostrare che la resistenza nel Mezzogiorno dopo la conquista sabauda aveva solide radici nel diritto all’autodifesa proprio di tutti i popoli oppressi.

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Il progresso industriale e finanziario nel Regno delle Due Sicilie (IV)

Posted by on Ott 4, 2024

Il progresso industriale e finanziario nel Regno delle Due Sicilie (IV)

Nelle Due Sicilie accanto ai benestanti c’erano i nullatenenti, anche se non erano più numerosi che nel resto del Paese. Nel ricordato censimento del 1861 (eseguito sotto la direzione di funzionari piemontesi, che certo non avevano interesse a presentare dati più favorevoli per lo Stato conquistato), infatti, risultarono l’1,40% della popolazione, in linea con la media nazionale, che era proprio quella dell’1,40%. Nel Sud ne vennero contati 120.000, nell’ex regno sardo 40.000 e in Lombardia 52.000, ma per quanto riguarda le province settentrionali, ai nullatenenti rilevati andrebbero aggiunti quelli che erano emigrati, abbandonando la loro Terra, e che fino a quel momento si ritiene siano stati, anche se non esistono cifre ufficiali, tra i 200.000 e i 300.000. All’epoca, lo abbiamo detto nelle puntate precedenti, invece l’esodo dei Meridionali non era ancora cominciato.

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Il progresso industriale e finanziario nel Regno delle Due Sicilie (quarta parte)

Posted by on Ago 12, 2024

Il progresso industriale e finanziario nel Regno delle Due Sicilie (quarta parte)

Nelle Due Sicilie accanto ai benestanti c’erano i nullatenenti, anche se non erano più numerosi che nel resto del Paese. Nel ricordato censimento del 1861 (eseguito sotto la direzione di funzionari piemontesi, che certo non avevano interesse a presentare dati più favorevoli per lo Stato conquistato), infatti, risultarono l’1,40% della popolazione, in linea con la media nazionale, che era proprio quella dell’1,40%.

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