Da quando è nata l’Ass.Id Alta Terra di Lavoro un chiodo fisso è sempre stato quello di togliere Via Cesare Lombroso a Cassino e abbiamo sempre cercato il modo migliore per ottenere questo ambizioso e quasi impossibile risultato.
Terminiamo il terzo anno di trasmissioni dedicate alla storia identintaria, insorgente e napolitana con i botti perchè si parlerà del 1799, inteso come periodo storico, ma a differenza di come di solito facciamo narrando le drammatiche vicende belliche a seguito dell’invasione francese giacobina, questa volta lo faremo in maniera diversa perchè parleremo di profezie che disse in tempi non sospetti, un gigante della Chiesa Cattolica Romana, dell’umanità tutta e grande servitore di nostro Signore quale èSant’Alfonso Maria de Liguorisu Napoli e sull’anno 1799. Ce ne parlerà un nostro caro amico e nostro associato il Prof. Fernando Di Mieriche ha ritrovato le suddette profezie, sconosciute ai più se non agli addetti ai lavori, che vorrà farci conoscere e che, a sua detta, ci lasceranno interdetti. Per ascoltarle vi diamo appuntamento a venerdì 19 maggio alle ore 21 come di seguito riportiamo
UN PICCOLO PASSO, MA SIGNIFICATIVO. La Commissione della Toponomastica del Comune di Cassino, su proposta di RENATO DE SANCTIS, ha manifestato formalmente la volontà di rimuovere Cesare Lombroso, che tanto male ha fatto al Sud (e non solo), dalla toponomastica cittadina. L’iter per il risultato pieno e definitivo non è ancora concluso, ma siamo fiduciosi. È stato un bel lavoro congiunto tra Claudio Saltarelli, che sulla questione Lombroso insiste meritoriamente da lunghi anni, e il citato De Sanctis, che ha compreso subito l’importanza dell’iniziativa, sposandola senza riserve. Per parte mia, sono onorato di aver potuto offrire la mia modesta consulenza scientifica. Ora non ci resta che incrociare le dita. CHI LA DURA LA VINCE
ps= vorrei ricordare a chi lo avesse dimenticato ed informare a chi non lo sapesse, che 7 anni fa cominciai la battaglia per far rimuovere “Via Cesare Lombroso” a Cassino assumendo delle posizioni ufficiali nel seggio elettorale e nei confronti dell’allora Sindaco Carlo Maria D’Alessandro come si evince dall’articolo di seguito riportato. Quando sarà il momento pubblicheremo i documenti ufficiali presentati dal caro amico e Grande Capitano Renato De Sanctis dettati dalla dotta consulenza di un altro grande come il Prof. Fernando Di Mieri da Altavilla Salentina e come dicono gli studiosi o chi pensa di esserlo, “la storia si fa con le carte”. Un saluto particolare con affetto e amicizia va al caro amico Domenico Iannantuoni Pres. del Comitato No Lombroso che da anni combatte per far chiudere il museo “Lombroso” di Torino che quando gli ho comunicato la notizia quasi piangeva. Domenico napolitano vero, patriota napolitano vero, insorgente vero, identitario vero, brigante vero ma soprattutto uomo vero a cui va un grande e caloroso abbraccio
Il Covid anche per l’inizio del 2021 non permette di riprendere le attività teatrali, musicali, culturali e non permette nemmeno la ripresa dei convegni in presenza che riempivano molti nostri sabato invernali e primaverili. .
Un appuntamento fisso erano i convegni del 7 marzo dedicati aSan Tommaso d’Aquino che si tenevano ogni anno a Roccasecca ma L’Ass.Id. Alta Terra di Lavoro, nonostante la situazione, s’è messa in testa di organizzare un convegno su San Tommaso d’Aquino in diretta streaming il 7 marzo 2021 dal titolo “San Tommaso d’Aquino, dal Regno Siciliae un pensiero universale” andando ad aggredire il luogo comune che parlare di un personaggio così particolare si rischiava si prenderle di sana ragione ma dopo aver visto i risultati del canale ufficiale dell’associazione su youtube e su facebook che lo hanno proiettato le cose sono andate diversamente.
Nonostante una materia così ostica il successo e stato importatante al di la di qualsiasi più rosea previsione e questo grazie al Prof. Fernando Di Mieri, un tomista di fama internazionale, che è riuscito a rendere fruibile San Tommaso d’Aquino ai comuni mortali come noi facendo comprendere con parole molte semplici concetti complessi ed articolati.
Una grande mano l’ha data Fernando Riccardiche grazie alla sua capacità comunicativa e grazie alla sua conoscenza del suo illustre conterraneo si è messo a servizio della trasmissione e degli spettatori indirizzando magistralmente la materia su binari che hanno portato San Tommaso dritto verso il pubblico che ha assistito al convegno.
Francesco Rotondi, sempre più a suo agio nel coordinare e nel presentare i convegni nel piccolo schermo, ha aperto e chiuso il convegno e una nota particolare la merita Loredana Terrezza che ha cantato alla fine della trasmissione il “Pange Lingua”, l’unico canto sacro scritto da San Tommaso d’Aquino.
il dibattito che si sta sviluppando intorno alla futura intitolazione della Biblioteca Nazionale di Napoli rappresenta a mio avviso un momento significativo per onorare degnamente Giambattista Vico, al quale la città ha tributato sì in questi secoli un certo numero di riconoscimenti, che tutti conosciamo, ma sempre troppo poco per un pensatore del suo livello. L’intitolazione dell’attuale “Vittorio Emanuele III” sarebbe il modo giusto per saldare definitivamente un debito storico.