Oltre a tutto quanto detto nella precedente puntata della nostra rubrica, c’era anche un
altro motivo, per cui lo Stato subalpino non produceva più conti ufficiali e cioè
perché parte dei suoi oneri erano privi delle relative evidenze contabili, come
riscontrato anche dall’economista napoletano Giacomo Savarese, il quale al proposito
nel suo studio Le finanze napoletane e le finanze piemontesi dal 1818 al 1860
(Cardamone, 1862), già menzionato la settimana scorsa, scrive: ‘Come avviene che
dal 1855 al 1859 non siano più stati presentati i conti, né siasi proceduto per legge
all’assestamento definitivo dei bilanci? Che cosa si potrebbe rispondere a chi ci
venisse a dire: che i conti dal 1855 al 1859 contengono spese ingiustificabili; ovvero
Fondi è una laboriosa cittadina del basso Lazio, posta sulla via Appia,ai piedi dei monti Aurunci, in una vasta e fertile pianura, circondata da una corona di brulle e rocciose montagne, che, a semicerchio, racchiudono il territorio comunale.
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