La Candelora con il ricordo del Maestro Marcello Colasurdo
Non c’è miglior modo nel ricordare Marcello Colasurdo con un breve video che ci ha inviato Lello Traisci come di seguito riportiamo
Non c’è miglior modo nel ricordare Marcello Colasurdo con un breve video che ci ha inviato Lello Traisci come di seguito riportiamo
Il fuoco sin dalla notte dei tempi amato,venerato e temuto ha sempre creato attorno a sé un alone di mistero e fascino. Lello Traisci ed il mito della Tammurriata Marcello Colasurdo ci parlano delle sue origini più antiche ed arcaiche legate a Sant’Antonio Abate, di seguito un video inedito
Ci sono uomini, persone e personaggi unici che vengono chiamati “i voluti da Dio” ed uno di questi è Marcello Colasurdo che dopo aver fatto ballare con le sue tammurriate gli Angeli del Cielo ha intrapeso i “campi elisi” e andrà far ballare anche Nostro Signore per la gioia del Trascendente ma al contempo per la tristezza di noi comuni mortali. Marcello è sceso dal tempio degli Dei degli artisti per scrivere una parte della storia dell’ arte, della cultura e della musica che rimarranno scolpite nella storia dell’umanità e come tutti quelli investiti dal Dono Divino, non è mai dipeso dalla legge degli uomini ma solo a quelle Divine, condizione che ci ha permesso di vivere momenti unici e irrepitibili che rimarrono per sempre scolpite nella memoria storica collettiva. Parlare della carriera di Marcello non me la sento perchè non mi sento all’altezza e mi limito soltanto a fargli un caro saluto con video estrapolati dalla nostra biblioteca e chiedendogli di assisterci da lassù
Claudio Saltarelli
Correva l’anno 1527 quando la Città di Napoli, stremata da un assedio dell’esercito francese; scossa da continui terremoti e con una epidemia dilagante forse causata dall’avvelenamento delle acque causato dagli assedianti, decise in una assemblea generale degli Eletti dei sei Sedili; Capuana, Nido, Montagna (che includeva anche Forcella), Porto, Portanova e Popolo, di rivolgersi a San Gennaro con la decisione di stipulare con il Santo Patrono un vero e proprio contratto notarile: in cambio della Salvezza, la Città tutta avrebbe eretta una nuova e più grande Cappella dove custodire le Sante Reliquie ed il Tesoro. Così fu e nacque l’Eccellentissima Cappella del Tesoro di San Gennaro.
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Anche quest’anno nel giorno della Candelora che ogni anno cade il 2 febbraio, abbiamo garantito la nostra presenza con il solito pellegrinaggio a Montevergine da “Mamma Schiavona” che come consuetudine abbiamo fatto a piedi. Tanta neve c’era e la salita è stata particolarmente suggestiva perchè il bianco candore si confondeva con il rosso dell’aurora che a febbraio ha un colore particolare. E’ stata la prima volta dopo anni senza Marcello Colasurdo e senza sprofondare nella mielosa retorica colgo l’occasione per mandargli un affettuoso saluto. Di seguito un video della giornata
GIUSEPPE SCHIAVONE-CAPOBRIGANTE
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