Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

L’ACQUA BENE INDISPONIBILE ANCHE PER LE MULTINAZIONALI

Posted by on Mag 6, 2024

L’ACQUA BENE INDISPONIBILE ANCHE PER LE MULTINAZIONALI

Democrazia che parola meravigliosa soprattutto quando la si associa a quell’altra che va molto di moda come Libertà, ma che, all’atto pratico, è soprattutto una delle forme peggiori di tirannia. Lo abbiamo visto anche nel passato recente quando con la scusa del covid ci hanno richiuso nelle case come prigionieri e a chi, come al sottoscritto, rivendicava la propria libertà rifiutandosi di farsi iniettare il siero genico sperimentale, hanno reso la vita impossibile impedendogli di vivere nei canoni minimi della dignità umana costringendolo a difendersi da chi pensava di essere un appestato. Quanti sceriffi volontari e improvvisati che ti dicevano in nome del senso civico e del rispetto degli altri, che dovevi bucarti e accettare la dose di stato altrimenti non finiva la pandemia e rischiavi di ammazzare gli altri ed era inutile ragionarci nonostante cercassi di far capire che scienziati di portata universale, senza negare l’evidenza, sollevavano seri dubbi su questa tesi, che già dopo poche settimane era emerso con chiarezza che non si evitava di essere contagiato e contagiare e che uno stato che pensa di fare il bene dei suoi cittadini si assume le proprie responsabilità e non ti fa firmare il consenso informato. Ma come, dovrei conoscere le sostanze che mi stai iniettando quando nemmeno tu lo sai? Persone con cui il giorno ho condiviso un piatto di pasta ti denuncia alle guardie perchè non avevi la tessere giacobina, per il politicamente corretto dicasi Green Pass, ed altre che si spacciano per rivoluzionari, paladini della lotta di classe, soldati contro il capitalismo finanziario e grandi difensori della libertà che diventano i pappagali di un loro nemico storico, in teoria, come Mario Draghi ripetendoti le stesse parole pronunciate qualche giorno prima come ricorda il breve di seguito

I questi giorni a seguito del genocidio di Gaza vediamo in molte università occidentali proteste in alcuni casi violente, a favore del popolo Palestinese assolutamente legittime ma che perdono di credibilità perchè come fai a gridare libertà cantando “bella ciao” quando “ti sei allineato e coperto” alle decisioni del potere, che dici di combattere, richiudendoti e obbligandoti a mascherarti con il ricatto del posto di lavoro dando il daspo per entrare a Roma a chi esprimeva il suo pensiero?

Una forte spallata alla narrazione che con la democrazia c’è libertà, l’ha data la vicenda del referendum sull’acqua pubblica tenutosi più di dieci anni fa quando con una partecipazione mai vista al voto referendario e con una maggioranza schiacciante, il popolo italiano ha deciso che l’acqua non dovesse passare ai privati e rimanere in mano pubblica ma che alla fine è stato completamente disatteso da tutte le forze politiche, comprese quelle di sinistra che sventolavano le bandiere dell’acqua pubblica e che addirittura la gestiscono in forma privatistica per conto delle multinazionali che nella Regione Lazio porta il nome di Acea. A Cassino ci ritroviamo che costa più l’acqua che la birra nonostante ci sono le sorgenti tra le più numerose e copiose d’Europa nell’indifferenza della classe politica locale ma, altresì, di una popolazione che senza troppo sbraitare continua a pagare senza nessun problema facendo da contro altare a chi invece non lo fa e continuerà a non farlo. Sempre a Cassino grazie a Renato De Sanctis e al Comitato No Acea, si è provato in tutti modi ad applicare il suddetto referendum sia con la Politica, abbiamo un Sindaco, Enzo Salera, e il suo partito, PD, che è venuto meno al patto elettorale, con il suddetto De Sanctis, e sia ricorrendo alla Giustizia per cacciare Acea ma purtroppo perdendo entrambe le partite. Da un politico italiano ti puoi aspettare di tutto, come il venir meno alla parola data, ma dalla Giustizia si spera che le cosa possano andare in maniera diversa ma aimè, anche in questo caso, il risultato non è andato come si sperava subendo delle decisioni da parte dei Giudici Romani sorprendenti e stupefacenti che confermano ancora una volta che in Italia il Porto delle Nebbie Romano è sempre efficiente e non tradisce mai i poteri forti, quando la cronaca lascerà il posto alla Storia ci renderemo conto della gravità dell’accaduto. Tornando sul concetto di Democrazia, che Andreotti definiva “la meno peggio” forma di governo, penso che quello che rende un popolo libero è “lo stato di diritto” cosa che in Italia è solo scritto sulla carta ma scarsamente applicato se non per gli interessi di pochi a discapito di molti. Abbiamo perso ma non siamo dei perdenti e non possiamo rimproverarci di nulla abbiamo lottato “sudando la maglia” che ci permette di stare con la schiena dritta e a testa alta e personalmente penso che “Il Padre Eterno non paga mai di Sabato”, come si dice a Napoli, come accadrà anche questa volta, ne sono certo, e come disse Alex Zanotelli nel 2011 intervenendo in un bellissimo pezzo musicale composto dai mitici Zezi di Pomigliano d’Arco dove dice cose molto forti “senza fare prigioneri” ascoltate di seguito e capirete perchè

Claudio Saltarelli

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MICHELE PEZZA,Fra Diavolo

Posted by on Mag 6, 2024

MICHELE PEZZA,Fra Diavolo

Era mezzogiorno, quell’11 novembre del 1806, quando Michele Pezza (alias Fra’ Diavolo) entrava nella leggenda: morte per impiccagione. La sentenza, scaturita da un veloce processo, nonostante l’appassionata difesa di un principe del foro del tempo, l’avv. Francesco Lauria, pose fine, a soli 35 anni, ad una vita a dir poco “avventurosa”. 

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LA BATTAGLIA DI SAN MICHELE

Posted by on Mag 6, 2024

LA BATTAGLIA DI SAN MICHELE

Dopo la morte di Rodoaldo, che aveva retto il ducato di Benevento per cinque anni, fu eletto duca suo fratello Grimoaldo, che governò i Sanniti per venticinque anni. Era un guerriero valorosissimo e famoso in ogni contrada. Una volta, ad esempio, sbarcarono dei Greci che volevano saccheggiare la chiesa dell’Arcangelo sul monte Gargano, ma Grimoaldo piombò su di loro con il suo esercito e li sterminò

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