“CALABRIA ANTICA” ULTIMA FATICA DI FRANCESCO CEFALI
Il libro, inizialmente riporta le notizie sui primi popoli che abitarono la Calabria: Osci – Ausoni, Saturni, Enotri, Coni, Tirreni, Itali, Morgeti, Brettii, ecc.
Poi vengono riportati e descritti i principali siti archeologici calabresi:
– grotta di Torre Talao, dove sono stati trovati alcuni resti dell’uomo preistorico e dei fossili d’animali risalenti al Paleolitico medio;
– grotta nei pressi di Cirella, dove sono stati trovati alcuni fossili di elefanti, di maiali, di buoi e di cavalli risalenti, come quelli di Torre Talao, al Paleolitico medio;
– grotta di Romito, a Papasidero, con diversi reperti risalenti tra il Paleolitico superiore e il Mesolitico;
– Casella di Maida, dove sono stati trovati resti di una officina litica per la costruzione di coltelli e rasoi in pietra risalenti al Paleolitico inferiore.
Il libro continua con la colonizzazione ellenica, la terra promessa degli antichi greci: verso la fine dell’VIII secolo a. C. migliaia di Greci invasero il Sud, per motivi politici in seguito alla guerra di Troia, per spirito d’avventura e perché attratti dalla fertilità dei terreni; così in Calabria i Calcidesi fondarono Reggio, alcuni coloni Spartani costruirono Sibari, colonizzata successivamente dai Trezeni e dagli Achei, gli stessi Achei costruirono Crotone e i Locresi Lokroi Epizephiri. Le colonie calabresi e quelle di tutto il Sud si caratterizzarono per gli intensi scambi culturali, l’inizio di un pensiero laico con i primi filosofi razionalisti e i primi scienziati capaci di invenzioni straordinarie , l’alba di autori padri dell’arte della retorica e poeti di mimi dissacranti. Comune cultura ma anche marcate differenze tra le diverse colonie, che rimasero sempre orgogliose della propria indipendenza e identità.
Nella parte finale del libro sono riportati: gli antichi itinerari della Calabria, le principali monete della Magna Grecia, realizzate con una così alta perfezione mai più raggiunta da nessun tipo di monetazione, un documento inedito del 1096 inerente il passaggio della Chiesa dal rito bizantino a quello latino e i giochi olimpici svolti in Grecia e nelle colonie.
Francesco Cefali