Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Gente cui fa notte avanti sera…

Posted by on Mar 3, 2023

Gente cui fa notte avanti sera…

Ma cos’ha fatto, questa mia sfortunatissima Napoli per meritarsi sempre sindaci inetti e incapaci? Come si fa, tra gli infiniti, reali problemi che ci affliggono: rifiuti, fogne, strade dissestate, traffico, movide incontrollate, lavori stradali interminabili, semafori diacronici, trasporti pubblici eternamente inefficienti, uffici comunali chiusi per mancanza di personale, tempi biblici per il rilascio di un documento, cimiteri che crollano o che vengono depredati perfino dei portafiori e delle lapidi, ad accanirsi contro una statua ed a rimuoverla per restituirla all’artista che l’ha scolpita e donata alla città, sol perché – udite! udite! – è di troppo valore…?!?

E parliamo non di un bronzo qualsiasi raffigurante una delle tante mezzecalzette risorgimentali che inquinano le nostre vie, ma di quello di colui che, con le sue gesta sportive, ha ridato dignità ed orgoglio al popolo napoletano: Diego Armando Maradona!

La storia è cominciata lo scorso 16 febbraio, quando l’insipida giunta di Gaetano Manfredi, non avendo altro da fare, ha deliberato che la scultura bronzea di Domenico Sepe, alta due metri, riproducente il Pibe de oro, non fosse di modico valore, come da dichiarazione del donante, ma valesse circa 30.000 Euro. In altri termini, si è dato all’artista la qualifica di morto di fame che, in quanto tale, non poteva permettersi di far dono di una sua opera…

Cose da pazzi!

Il contratto di donazione è – continua il delirio – nullo per mancanza della forma dell’atto pubblico prescritta ad substanziam” … (sembra di sentire il dottor Azzeccagarbugli quando cerca di impapocchiare Renzo) e “…il rispetto della legge prevale su tutto“. Addirittura, all’assessorato allo Sport si afferma che è “impercorribile la strada dell’accettazione della donazione” perché potrebbe esporre il Comune “ad azione di riduzione e ad obbligo alimentare”. Ci capite qualcosa? Io no. Confesso la mia ignoranza.

Il Comune spiega, inoltre, che l’opera, a causa del suo valore, “può esporre l’Amministrazione ad azione di riduzione e ad obbligo alimentare neppure quantificato“. Non solo: l’installazione allo stadio Maradona “pare in grado di restituire al donante una utilità non irrilevante in termini di prestigio e di visibilità” e ciò, “può risultare appetibile da parte di altri artisti e di conseguenza impone il rispetto del principio di imparzialità e il ricorso a procedure di evidenza pubblica.“… Sì, come se ogni giorno ci fosse una folla di scultori davanti Palazzo San Giacomo ad offrire una propria opera.

Ma fatemi il piacere! Anzi no, vergognatevi!

Per rendere più credibile la sua scellerata iniziativa, con lo stentoreo tono che lo contraddistingue ogniqualvolta apre bocca, il sindaco ha parlato pure di “indagini penali in corso” circa la composizione della commissione comunale che avrebbe dovuto scegliere il progetto per la realizzazione della statua dedicata a Maradona, nel 2019. Ma, a quell’epoca, Diego Armando Maradona era ancora vivo e vegeto e di certo non si progettava di dedicargli un monumento! Egli è morto il 25 novembre del 2020 e la scultura “incriminata” è del 2021! E, poi, caro (si fa per dire) signor sindaco, visto che Lei è così attento all’aspetto penale della faccenda e che ci tiene tanto a stare nei binari della legalità, perché non ha agito con altrettanta determinazione per rimuovere dei simboli di criminalità, quali murales, altarini, ecc., veri e propri omaggi alla delinquenza, come li definisce il coraggioso onorevole Francesco Emilio Borrelli, ma ha fatto intervenire il Consiglio di Stato a toglierle le castagne dal fuoco?

Anche don Abbondio, quindi, oltre che Azzeccagarbugli…

“Cari” (sempre per dire!) amministratori di questa città, la vostra è stata una vera e propria pugnalata inferta ad un emblema della Napoli vincente e proprio ora che la squadra di calcio cittadina sta attraversando il periodo più luminoso della propria storia e sta per raggiungere (ci sono tutte le premesse) traguardi mai immaginati! La vostra è solo rabbia, è solo invidia ed abusate del potere che la dabbenaggine dei Napoletani che vi hanno eletti vi ha messo in mano. A voi poco importa della volontà popolare: trovatemi un napoletano, uno solo, che condivida la vostra strafottenza rivelata in questa occasione! Da giacobini, quali siete, mal sopportate che Napoli abbia un valore vero in cui riconoscersi, un valore da amare, da onorare.

Vi piaccia o meno, Diego Armando Maradona è stato il primo che con le sue vittorie sportive ci ha fatto rialzare la testa dalla coatta malaunità a oggi. E questo – da giacobini, ripeto – non lo tollerate. Egli ci ha donato quell’orgoglio e quella dignità che voi ed i vostri predecessori non siete mai stati capaci di darci, anzi! È stato chillo ca ‘nce ha levato ‘e pacchere ‘a faccia. Ma voi, ipocriti, scribi e farisei di evangelica memoria, queste cose non le capite, non le potete capire. Pieni del vostro vuoto, siete mille miglia lontani dalla nostra napoletanità e vi rifugiate dietro leggi e codicilli che non penetrano la sostanza delle cose. Altrimenti non vi sareste accaniti contro il simulacro di Qualcuno che, seppur nato in un altro emisfero, è centomila volte più napoletano di voi tutti messi insieme!

Abbiate, perciò, il pudore di confessare che di Napoli e del Napoli non ve ne frega niente; anziché spaccare il capello in quattro (anzi, in otto) datevi piuttosto da fare per risolvere “seriamente” i problemi della città che – malauguratamente – siete stati chiamati ad amministrare!

Blaterate che Il Comune non può accettare un dono di 30.000 Euro? Benissimo, allora compratela quella statua, così come si è offerto di fare Massimo Pelliccia, Sindaco Comune di Casalnuovo, anziché disperdere tanti soldi pubblici in altrettanti inutili rivoli, a partire dai vostri stipendi, dai vostri consulenti che così generosamente foraggiate; anzi, oltre a quella dello stadio di Fuorigrotta, commissionatene un’altra, di statua, da collocare, nell’ultima nicchia prospiciente Palazzo Reale, al posto di quel pallone gonfiato con la spada sguainata, ché, lo vogliate o no, nei cuori di tutti i Napoletani, Diego Armando Maradona è stato e rimane un vero, unico, ineguagliabile, celestiale, immenso Re di Napoli.

Erminio de Biase

5 Comments

  1. Davvero inaudito!!!

  2. Maradona rompe le régimen dall’artimetica.
    É 100% Argentino + 100% Napoletano…

  3. Come si può restituire al mittente un dono di tanto pregio!?… non conoscono neppure proverbi antichi circa il comportamento… Avevano forse a ridire sulla collocazione?… potevano chiederlo ai napolitani!.. o forse ha prevalso la pigrizia endemica della pubblica amministrazione… pazzesco! caterina

  4. Dato che quelli del Comune hanno forse paura della propria ombra, la reclamasse l’associazione calcistica quel dono che onora il calcio in Napoli e nel mondo, e trovi la sua collocazione nella loro sede o in luogo importante per lo sport cosi partecipato dalla gente che lo segue con passione, e tifa per i suoi idoli… caterina

  5. Inaudito

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