“QUALCOSA DELLA NOSTRA LINGUA” ‘O NNAPULITANO
“Una parlata assurge al rango di lingua quando la sua esplicazione può annoverare termini medici e clinici che non hanno una immediata traduzione nell’idioma italico. La napolitana lo è e prossimamente ne parleremo”
Cerchiamo di chiarire il significato di alcune parole della nostra lingua che, così come scritte, hanno piu’ di un significato.
NZALLANUTO
E così definito chi manifesta chiare lacune mentali tali da far supporre una precoce demenza.
Zella, nella nostra lingua, è sinonimo di mancanza, per cui tale epiteto ben si sposa alla condizione di chi evidenzia lacune mentali sia nel parlare che nel fare a livello comportamentale.
NZELLATO
E’ la definizione per eccellenza che si attribuisce a chi ha mancanza di capelli, ovvero colpito dalla zella a livello di cuoio capelluto.
SCARTIELLO
E’ la malformazione infantile della colonna vertebrale che, per svariate cause, affliggeva, durante la crescita alcune persone. Oggi la si definisce semplicemente “scoliosi”.
Solitamente la malformazione era sul lato posteriore della colonna vertebrale e, secondo conclamata convinzione, chi ne era affetto, era sinonimo di portafortuna.
Oggettistica varia, utilizzata a mò di talismani, non disdegnano il gobbetto che, nascostamente conservato e manipolato, creava fluidi beneauguranti nelle occasioni in cui si pensava di ottenere risultati positivi nel materializzarsi di eventi.
Vi era poi la doppia malformazione, ovvero “’o scartello annanzo e arreto” ed in questo caso la definizione era almeno fantasiosa; tale doppia scoliosi, infatti, veniva identificata col sinonimo di “scartello riale”.
PALMO e ZINACCHIO o ZIRACCHIO
Siamo in presenza di alcune unità di misura Borboniche che utilizzavano il palmo (circa 25 centimetri) e lo zinacchio o ziracchio (circa 18 centimetri) solitamente nella misurazione dei tessuti.
Altre unità di misura per la lunghezza era la canna (circa 1 metro) e “’a meza canna”, circa 50 centimetri.
Diverse erano le unità di misura per le quadrature: il “muojo” o moggio (circa 3.333 metri quadri) e “’o tummulo”, pari a tre moggi, ovvero circa 10.000 metri quadri.
Agostino Catuogno
p.s.
Francesco Sabatini (linguista) autore del “Morandini” dizionario…è intervenuto a Unomattina in famiglia:
“non esiste e non è mai esistita alcuna lingua Lombarda e Veneta…non esiste e non sono mai esistite lingue Settentrionali…nel Settentrione esistono e sono esistiti solo “DIALETTI”… le uniche lingue preunitarie riconosciute sono: Greco Antico, Latino, Napoletano e Siciliano.