Rapporto SVIMEZ 2018 di Fiorentino Bevilacqua
Il 1° agosto 2018, sono state presentate le Anticipazioni sul Rapporto SVIMEZ 20181
La SVIMEZ, ente privato senza fini di lucro, ha, come obiettivo principale, “lo studio dell’economia del Mezzogiorno, per proporre a istituzioni centrali e locali concreti programmi di sviluppo delle Regioni meridionali” , così come si legge sul sito ufficiale dell’Associazione.
Per raggiungere questo scopo la SVIMEZ propone quanto segue: “Lo Stato […] deve promuovere la crescita del Sud” creando “una convenienza all’investimento in un’area che da sola non attirerebbe imprenditori esterni; sostenere grandi opere, infrastrutturali e non solo, che richiedono quantità di risorse impossibili per i privati”… Praticamente, per quanto riguarda la crescita, quello che facevano i Borbone quando l’attuale Sud era indipendente: si impegnavano, in vario modo, per promuoverla.
Viste come sono andate le cose negli ultimi anni per le risorse destinate ai settori ferrovie, scuole, asili nido etc, c’è da pensare che la SVIMEZ non l’ascolti proprio nessuno.
Non stupisce, quindi, che, sulle prime pagine dei quotidiani nazionali (19 presenti in rete, escludendo l’Osservatore romano e quelli economici), questa anticipazione del rapporto compaia solo in sei di essi; Il Mattino, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Messaggero, Avvenire, Il Manifesto, la Repubblica2.
Sei su diciannove!
Sugli altri tredici trova spazio di tutto: dalle Olimpiadi invernali (Il capriccio di Sala rischia di far saltare le olimpiadi – La Verità), alla medaglia (meritatissima) al matematico italiano; dalle nomine RAI (Berlusconi fa i capricci e sfascia il centrodestra –Libero) a una polemica tutta francese (Ricchi in yacth; tirchi a terra. Colletta a vuoto a Saint Tropez – il Giornale ).
Ora, se per il Giornale si può spiegare (gli altri, pochi, parlano del Sud e dei suoi guai!? Noi parliamo dei ricchi sparagnini) perché questa testata è … “dal 1974 contro il coro”, per gli altri, come si spiega questo silenzio sul rapporto SVIMEZ?
Una spiegazione, forse, potrebbe essere ricercata nella scarsa rilevanza che i politici danno e vogliono dare ad esso.
E questo è tanto più logico (una logica perversa, a senso unico, come al solito, come dal 1860 è in questo Paese che ama definirsi unitario) in una fase in cui la crisi attanaglia anche il Nord.
Ricordiamocelo questo, ricordiamocelo quando, alle prossime elezioni, verranno a dirci che loro, i politici, certi politici, sono convintissimi che, se si fa crescere il Sud, cresce l’Italia intera. Ergo, dovremo aspettarci da loro che, se li manderemo al governo del Paese, risolveranno – finalmente! – la questione meridionale: loro sanno come fare…
Loro potranno pure dircelo, liberissimi di farlo oltre ogni decenza, ma noi dovremmo essere sufficientemente “attrezzati” per non prenderlo per buono, in modo particolare quando a dircelo saranno quei politici a cui danno voce i giornali che oggi, ignorando il rapporto SVIMEZ, hanno preferito dare spazio al capriccio del sindaco di Milano e ai tirchi di Saint Tropez.
A buon rendere.
Fiorentino Bevilacqua
02.08.18
Note
2) http://www.giornalone.it/quotidiani_italiani/