Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Trapani borbonica di Alessadro Fumia

Posted by on Dic 29, 2023

Trapani borbonica di Alessadro Fumia

Anche la città di Trapani sotto il Borbone ha un ottimo sviluppo sia degli impianti, sia del commercio così pure dell’industria. L’attenzione che i sovrani di casa Borbone hanno avuto per questo capoluogo sfata le dicerie cui andranno incontro nella storia questi regnanti. Gli impianti principali costruiti presso il distretto di Trapani sono state le strade carrozzabili.

Del tutto o quasi assenti nel periodo asburgico, tranne qualche tracciato medievale, fin dai primi decenni del secolo XIX, la città viene munita da un’importante retinico viario per sviluppare il transito delle merci dall’interno della Sicilia verso la costa e il porto di Trapani. In rapida successione, elenco le strade costruite nel periodo 1830 – 1847: la strada che collegava Trapani a Marsala, e il suo prolungamento fino a Mazara; una traversa da Salemi a Marsala, e il suo prolungamento che passa da Santa Ninfa, Castelvetrano e Campobello. I prolungamenti che da Trapani portano a Girgenti per mezzo della via che parte da Santa Ninfa e giunge per Partanna a Santa Margherita. Un’altra strada congiunge Alcamo a Castellammare che comunica con Calatafimi, intersecata da una traversa che giunge a Segesta. La strada che da Trapani giungeva a Palermo dichiarata provinciale e una ulteriore che da Golferraro porta a Salemi. Viene migliorata la strada che da Trapani porta a Paceco raddrizzandone il corso. Osservando le spese e i finanziamenti redatti da appositi decreti reali, e la copertura degli importi di spesa attraverso il Regio Erario e altre forme di finanziamento, le cifre recuperate assommano a 63.000 ducati. A queste somme se ne aggiungevano ulteriori accantonati per ammortare le evenienze necessarie legate al transito e all’invecchiamento delle opere, per ulteriori migliaia di ducati. Una volta dotato di strade la città di Trapani tutta l’economia impiantata nel capoluogo e nel relativo distretto ebbero un’impennata nei guadagni. Particolarmente incidono su questo territorio diverse opere pubbliche: Una Scuola di Pittura e Belle Arti nel 1791. Nel 1825 fondata l’Accademia degli Studi. Nel 1830 fu fondata la Biblioteca Fardelliana. Nel 1831 vi fu l’istituzione e il regolamento di una Scuola Nautica. Nel 1835 la Pinacoteca di Giovanbattista Fardella. Nonché una Libreria Pubblica. Nel 1839 si costituisce una Cassa delle Saline (Banca) con capitale assicurato di 4.000 ducati. Nel 1849 fu edificato il Real Teatro Ferdinando. Una Società Economica viene impiantata in città, così pure una Casa di Beneficenza, e un Monte Frumentario; nello stesso anno fu impiantato l’Ospedale di Sant’Antonio, una Scuola Femminile, una Libreria Pubblica, e un’altra Pinacoteca Pubblica. Nel 1837 bonifica dell’area occupata dalla palude Cepèo. Fu edificato il Palazzo dell’intendenza. Furono realizzati tre Fari, installandone uno nel Capogrosso di Levante, il secondo nella punta sottile di Favignana, ed il terzo nel Capo Granitola. Fu fondato ed edificato il Real Museo in cui è stata aggiunta la collezione del cav. Ferro, e quella del col. Fardella. Fu fondato un Campo Agrario e trivella mineraria, e messo in opera il trattore serie Grangè su un’area di due miglia, dove sono stati costruiti dei casermoni per la Scuola di Agraria. Nel 1858 realizzati i Magazzini di Sant’Anna, nello stesso anno fu realizzato un Padiglione militare (Caserma). Inoltre fu edificato l’edificio dell’Archivio Provinciale, e il Real Ospizio di Beneficenza (Orfanotrofio). Sempre nel 1858 viene lastricata la strada che da Trapani porta a Derisso, e potenziato l’ormeggio nel porto di Trapani realizzando una nuova panchina del valore di 6.000 ducati, non che è realizzata una traversa che unisce Trapani alla sua periferia detta strada Bonagia costata per realizzarla 2.893 ducati per una estensione di tre miglia. Anche se il distretto della città di Trapani non si può paragonare agli altri centri produttivi siciliani come Palermo, Messina e Catania, riscuote un certo interesse per un buon numero di attività commerciali. In rapida successione si segnalano: Nel 1826 setificio di Giacomazzo Salvatore; fabbrica di cuoi di Conticello Francesco Paolo; setificio di Avellone Francesco; fabbrica di cuoi di Torre Francesco Paolo; setificio di Daidone Melchiorre; setificio di Palmeri Vito; setificio di Torre Giuseppe. Nel 1837 Filanda a Vapore per produrre tessuti di cotone della compagnia Bulgarella-Adamo con capitale sociale di 33.000 ducati. Sempre nel 1837 fabbrica lavorazioni alabastro dei soci Marino Francesco- Aléo Alberto. Così pure nello stesso anno 1837 fabbrica lavorazione corallo di Di Giorgio Alberto. Nel 1840 Giovanni Surdi fabbricante Trattori. Sempre 1840 Filanda vapore per tessuti cotone (seconda fabbrica). Nel 1857 Mulino vapore per produzione macinati frumento del signor Barbier; sempre 1857 pastificio di Pietro Staiti. Nel 1859 pastificio del signor Gill. 1860 (cantine) vini prodotti: Erice, Madera, Granatino, Moscato all’inglese, di Pratico Vico; Ancora nel 1860 miniera per estrazione zolfo, e fabbrica produzione sale, e soda, di Bulgarella Agostino. L’opera pubblica costruita nella città di Trapani con apposito decreto fu un magnifico liceo, che descrivo in appresso con una traccia indipendente.

L’impianto più importante costituito presso la città di Trapani, non vi è dubbio alcuno fu il Real Liceo voluto dal sovrano Ferdinando II, dotandolo di una forte somma per il suo finanziamento, e soprattutto dotandolo della presenza di illustri insegnanti per l’epoca, assunti e salariati con ricchi stipendi. L’edificio mastodontico presentava al suo interno numerosi laboratori per le materie ivi insegnate, e sale per accogliere importanti macchine a motore vapore. Notevoli le aree adibite all’insegnamento per le arti pratiche, come interessanti gli ordinamenti per coprire le somme necessarie per poterlo istituire. I documenti che lo ricordano posseggono anche significativi dati sulle figure professionali e relative paghe, calcolate su dodici mesi. Si elencano anche le figure del personale adibito ai laboratori e alle lezioni per accudire gli impianti annessi all’impianto scolastico.

Nel 1832 fu istituito il Real Liceo prevedendo di articolare gli scopi di studio nella miglior forma e indirizzo possibile per l’epoca. In esso era previsto un notevole corpo docenti non in rapporto al numero, quanto invece, in rapporto alla caratura professionale dei professori. Questo istituto sarà sostenuto per le relative spese con una somma di 3.024 ducati suddivise sopra i due istituti in esso presente cioè, le scuole elementari lancasteriane e quelle liceali; il corpo dello stabile sarà composto su due quote ovvero, il piano terra dove ci andranno gli alunni più piccoli, e il piano rialzato dove si concentreranno i maggiori. Nel Real Liceo si prevedeva la presenza delle relative cattedre così ripartite: di scienze, belle lettere e belle arti, eloquenza latina ed eloquenza italiana, filosofia, geometria, algebra, e trigonometria, fisica generale sperimentale, geometria pratica, disegno, (oltre allo studio dell’ellittica che trattasi nello stesso indirizzo), aritmetica ed elementi di algebra, storia naturale, chimica con le applicazioni delle arti, e chimica di farmacia, agricoltura. Tale Real Liceo possedeva un personale parascolastico subordinato alle rispettive funzioni, prevedendo le figure lavorative: di un prefetto, un bidello, un orologiaio, l’aiutante per la dimostrazione di fisica, l’aiutante per quelle della chimica. Inoltre il governo assegnava a questo liceo delle dotazioni annuali da usare nel seguente modo: per le macchine del gabinetto di fisica 120 ducati; per le macchine del gabinetto di chimica 120 ducati; per le figure del gabinetto di geometria 12 ducati; per gli strumenti di geometria pratica 30 ducati; per comprare gli oggetti relativi al gabinetto di storia naturale 72 ducati; per il culto divino 108 ducati; per i premi affidati ai primi due professori distintisi nell’insegnamento 30 ducati; prevedendo per i professori di agricoltura, geometria applicata, trigonometria, aritmetica ed elementi di algebra, altri due premi di 90 ducati; per i piccoli acconci e riparazioni altri 30 ducati. Il totale delle somme necessarie per il funzionamento del liceo, compresi gli stipendi dei professori ammontava annualmente a 3.024 ducati. A questi fondi aggiungeva ulteriori somme necessarie per l’acquisto di macchine verso quegli indirizzi di studio prima non segnalati, previste così: 60 ducati per l’acquisto di macchine necessari alla cattedra di fisica; 48 ducati necessari per l’acquisto delle macchine necessari alla cattedra di chimica; e 132 ducati per le macchine necessarie alle altre materie e rispettive cattedre. All’interno dell’edificio liceale prendevano posto al pian terreno le scuole Lancasteriane formate da due classi, con una dotazione di 1.074 ducati annue, e saranno così amministrati nello studio attraverso le materie di: grammatica superiore, grammatica inferiore, umanità e retorica.

Veduta delle vecchie mura di tramontana della città di Trapani

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.