VOCI CANTI E SUONI DEI BRIGANTI IN TERRA DI LAVORO “LA RECINZIONE” DI LORETO GIOVANNONE
Lo spettacolo messo in scena dall‘Ass.Id.Alta Terra di Lavoro in collaborazione con Ass. Amici della Zampogna e rappresentato di recente nel bel teatro Comunale di Alvito il 8 gennaio 2023 non è solo la ricostruzione della vita al tempo dei fatti storici che due secoli fa culminarono con la sanguinosa conquista piemontese di Terra di Lavoro, ma è la ricerca delle radici storiche del recente passato.
Ricerca che ha, finalmente e definitivamente, traghettato, al di fuori del folklore, lo scorrere della vita di una popolazione composita dalla innegabile connotazione identitaria. Le vicende di cui sono stati protagonisti i nostri bisnonni e trisavoli, che subirono inenarrabili violenze, nello spettacolo si alternano come istantanee, come scene di un mondo vissuto, alle musiche di raffinata ricerca melodica e ritmica della tradizione popolare. Nella magia delle parole inscenate da Raimondo Rotondi, rivivono personaggi storici come Michele Pezza. Uno spettacolo, di impronta antropologica e storica e non folclorica (come oggi la si intende), che finalmente inserisce i personaggi e il loro mondo nella giusta collocazione della cultura popolare. Totalmente al di fuori dall’oleografica e malevole immagine data loro nelle oramai innumerevoli “sagre della ciocia del brigante, oppure della salsiccia del brigante”, ecc… al contrario la rappresentazione narra con molta efficacia l’intensità del vissuto degli uomini e delle donne nel periodo dell’invasione. Per dare un’idea concreta lo spettacolo racconta storie, emozioni, suoni totalmente al di fuori della solita retorica pacchiana. “Voci canti e suoni” attraverso quadri di narrazione di vita e lettura di documenti e poesie, intervallati da canti e musiche, evocano la nostra viva comune originaria cultura popolare tutto in lingua. Le lingue e la musica si fondono con viva naturalezza ed emerge il dramma delle storie raccontate, la sapiente miscela fa immergere chi assiste nella magia della storia popolare.
Finalmente, si rivedono le radici popolari che la borghesia post unitaria aveva seppellito sotto la stucchevole falsa retorica risorgimentale e liberale fino ad inventare una mai esistita “ciociaria” compiendo così quel disegno retorico, coloniale, e lombrosiano della colonia interna e della due italie. La stessa classe sociale divenuta, infine, complice, per favoreggiamento, all’emigrazione interna ed estera. La borghesia “settaria” ed elitaria aveva coperto nelle nebbie, e sotto la cappa asfissiante del brigantaggio rapinatore e grassatore, la partecipazione popolare alla politica. Da ora in poi, quella cappa oppressiva non funzionerà più come prima. La cultura popolare, grazie alla volontà di donne e uomini “coraggiosi”, si riprende il suo posto nella Storia, finalmente.
Loreto Giovannone
molto bella
maya tedesco
Bravi voi e bravo Loreto Giovannone per la brillante “recinzione”! Enrico Fagnano
È bello sapere che ad alcuni il messaggio arriva .
Complimenti a tutti, soprattutto agli autori e ideatori.
elena sorgente
Wow, che bella
leda panaccione