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“1860: LA VERITA” ne parliamo con Claudio Romano per la rubrica “Incontro con l’Autore”

Posted by on Nov 10, 2022

“1860: LA VERITA” ne parliamo con Claudio Romano per la rubrica “Incontro con l’Autore”

Nulla sarà come prima dopo che verrà letto il libro “1860: LA VERITA'” scritto da Antonio Formicola e Claudio Romano che in 40 anni hanno consultato circa 600.000 documenti in vari archivi fondamentali per la scrittura del testo. Molte cose sono messe in duscussione che non fanno piacere certamente agli italiani, agli unitaristi e al mito risorgimentale ma anche ai borbonici e agli identitari che vedranno alcune certezze, che fanno parte della controstoria, venire meno che non devono spaventare e deludere ma sono utili a rafforzare la stima, l’amore per l’ultima dinastia che ha regnato su Napoli. La forza dei napolitani è la trasparenza, l’onesta e la lealtà verso la propria reale patria, terra, religione e verso se stessi con la consapevolezza che solo facendo i conti con gli scheletri nel proprio armadio possiamo riprenderci quello che ci hanno tolto. Per comprendere a pieno di cosa sto parlando venerdi 11 alle 21 vi invito a vedere la chiacchierata con Claudio Romano per la rubrica “Incontro con l’Autore” cliccando il link di seguito

4 Comments

  1. lotion25
    3 ore fa
    A proposito di armi si deve precisare che il revolver francese Lefaucheux “Mod. 1858” era un’arma avanzatissima per l’epoca. Era, infatti, il primo revolver a retrocarica e cartuccia metallica, con innesco a spillo. Il revolver Colt era, invece, ancora con tamburo ad avancarica (ognuna delle camere doveva essere caricata separatamente, come in un fucile ad avancarica) e non era altrettanto rapido ed efficace. Colt fornì a Garibaldi anche un certo numero di “revolving carbine”, ovverosia una potente carabina a tamburo e canna rigata che, pur richiedendo personale addestrato all’uso, era un’arma a lunga gittata micidiale per l’epoca.
    Per chi è cresciuto con il falso mito degli “chassepots” francesi di Mentana è opportuno precisarlo.

  2. scopro stasera, leggendo i tanti commenti alla formidabile intervista all’autore della ricerca circa la sconfitta dal mare del Regno, che Le Inviavo fino a ieri qualche mio rigo a commento dei Vostri articoli caterina

  3. Non è una novità che Francesco II si sia dimostrato inadeguato e ingenuo a livello sconcertante rispetto agli avvenimenti di quel periodo: sia prima, sia durante, sia dopo. Prenderne atto può essere sgradevole per chi ama le rassicuranti ricostruzioni agiografiche ma non è così per noi, che riteniamo necessario e opportuno cercare qualsiasi verità e dirla, quale unico atto di carità possibile nei confronti della storia.

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