Alta Terra di Lavoro

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3 C’’E UNA GIOIA NEL CUORE NAPOLI‘E TORNATO CAMPIONE (VIII)

Posted by on Lug 1, 2023

3 C’’E UNA GIOIA NEL CUORE NAPOLI‘E TORNATO CAMPIONE (VIII)

“Chiste so’ scugnizziell’‘e Piscinola ca jocano ‘o pallone”

Sto parlando degli indelebili giocatori del Napoli, che  teoricamente sarebbero dipendenti di una s.p.a. calcisti­ca mentre, viceversa, sono come da titolo e che sono sta­ti assolutamente fantastici. Quasi non ci sono parole per cantarne le epiche gesta.

Alcuni episodi su tanti, tantissimi.

Il primo: il risultato di diverse partite è stato favore­volmente acquisito a vantaggio del Napoli già verso la mezz’ora del primo tempo: vinci e che fai? Non tiri i remi in barca? Ma quali remi e remi, qua giochiamo per divertirci!

Cito a memoria:

= 8^ di campionato, Napoli Torino, finita 3 a 1, già al 12^ di gioco Napoli 2 Torino 0;

= 12^ di campionato, Napoli Sassuolo, finita 4 a 0, già al 19^ di gioco 2 a 0, poi al 36^ di gioco 3 a 0;

= 23^ di campionato, Sassuolo Napoli  finita 0 a 2, ri­sultato acquisito e definito già al 33^ di gioco; qui ri­cordando che sto Sassuolo nella passata stagione ci aveva fatto penare non poco conquistando tutti e 6 i punti all’epoca in palio, salvo poi a trasformarsi in “Scansuolo” quando giocava con altre squadre;

= 24^ di campionato, Empoli Napoli, finita 0 a 2, risul­tato già acquisito al 26^ di gioco;

= 27^ di campionato, Torino Napoli, finita 0 a 4, già al 35^ di gioco Torino 0 Napoli 2;

= per finire questo primo elenco c’è poi la famosa 18^ di campionato, Napoli Rubentus, finita 5 a 1, quella del torello; già al 39^ di gioco Napoli 2 Rubentus 0. Qui devo anche raccontare quella che pure pare essere solo un’altra legenda metropolitana del web: pare infatti che verso il 66^ di gioco col risultato  di 4 a 1 l’immenso mister Luciano (Spalletti) abbia detto ai ragazzi: “basta, finiamola qui, smettetela”; quelli da un orecchio se la sono fatta entrare e dall’altro uscire ed infatti che ti succede? Succede che poco dopo ne fanno pure un altro, dunque risultato 5 a 1! Al che pare che mister Luciano (Spalletti) si sia veramente infuriato, minacciandoli di seri provvedimenti disciplinari tutti, compreso Meret il portiere, e quelli che ti combinano? Gli ultimi dieci minuti li trascorrono a fare il famoso torello.

Il torello è quell’esercizio fatto durante gli allenamen­ti con diversi giocatori disposti in cerchio o in semi­cerchio (detti “sfottenti”) che si passano la palla tra di loro con un altro al centro (detto “sfottuto”) che cerca di impossessarsene. Se ciò avviene, quest’ultimo, palla al piede passa tra gli “sfottenti”, chi si è fatto intercettare il passaggio ne prende il posto e diventa “sfottuto”. Insomma questi infingardi scugnizzi, comunque obbedienti al mister Luciano (Spalletti), realizzano una definitiva umiliazione degli avversari, qui anche con la complicità del pubblico che, letteralmente impazzito (io, alla radio, con lui), ad ogni passaggio dei nostri scandisce l’epico gesto con un sonoro e denigratorio “olè”, a mò di corrida: la zebra rubentina trasformata definitivamente in un toro da macello. Cose da pazzi! Però il peggio per lei deve ancora arrivare. . . Sto parlando del 23/4/2023.

Ho finito il primo motivo, passo al secondo. C’è infatti l’altro fatto di Sassuolo Napoli: sempre 23^ di campionato, quello segnalato dall’immenso mister Luciano  (Spalletti), che testualmente così si è espresso “Mai vi­sta una cosa del genere, dieci assatanati che correvano indietro!”.

Il Napoli già comodamente vinceva, dominando, con due goals di scarto, quasi allo scadere della partita gli viene assegnato un calcio d’angolo. Il calciatore incaricato Kvicha, l’ormai famoso georgiano (benedetta la mamma che ti ha fatto!), alza il braccio a voler segnalare ai compagni che crosserà in area, dove quasi tutti i suoi compagni si piazzano per tentar l’ennesima realizzazione; se non che all’ultimo Kvicha cambia idea e fa un passaggio lento e sbilenco ad un retrostante suo compagno; un difensore del Sassuolo intuisce la manfrina e ruba il pallone, involandosi sulla fascia e creando pericolo; a questo punto tutti, ma proprio tutti i giocatori del Napoli, già sistemati nell’area di rigore avversaria con Kvicha in testa, lo rincorrono come “cerberi assatanati e con le arterie sul collo ingrossate e pulsanti” e lo raggiungono neutralizzandolo prima che quello giunga nella nostra area di rigore. “Cosa mai vista!”

Per la cronaca Kvicha in quella stessa partita al 12^ aveva fatto un goal pazzesco: recupero per pressing della palla a centro campo, volo verso la porta avversaria con driblings vari di relativa mezza squadra, tiro che passa in mezzo alle gambe dell’ultimo difensore avversario e palla supersonica che si insacca  nell’angolino basso a destra del portiere, che, attonito, non può far altro che vederla passare. La sua stupidaggine sul calcio d’angolo conferma che anche i semidei sono fallibili, come ben ci ha insegnato Diego.

L’ultimo fatto, ricorrente quasi in tutte le partite, campionato e champions: al termine di ogni vittoria i giocatori del Napoli invece di andarsene negli spogliatoi per la più che meritata  doccia se ne vanno ad esultare e ballare per almeno un quarto d’ora sotto la curva dei sostenitori partenopei unendosi ai loro cori.

Delirio!

Il più scalmanato di tutti? Come ci si può sbagliare ‘o niro! Pare che ogni volta si ricordi di quando da bambino rimasto orfano di padre per contribuire all’esangue economia della sua numerosa famiglia vendeva bottigliette di acqua minerale agli incroci della sua città natale, laggiù in africa.

Non son forse scugnizzi, come il mitico Gennarino Capuoz­zo, tutti questi qua?

Ed in quanto scugnizzi meritano solo “coppola ‘n terra, coppola e denocchie!”

Dunque ardisco a lanciare un accorato appello ai più ac­cesi sostenitori del Napoli frequentatori del Maradona ed altri stadi in trasferta.

Per cortesia  non vi sognate più di fare scioperi del tifo.

Uniti vinciamo ed è bellissimo!

Ci aspettano altre “cerase” dall’anno prossimo in poi . .

Magari pure quelle della Champions, che il Milan con le complicità del rumeno e del polacco quest’anno ci ha scippato.

Divisi succede che facciamo i risultati col Milan in que­sto (comunque magico) aprile, alimentiamo lo “sputttana­napoli” e c’è bisogno che lo dica?

Lo dico: è evidentemente bruttissimo.

Il bruttissimo è specialità di rubentini, veronesi, ber­gamaschi, spezzini, milanisti e salernitani, ecc. dunque lasciamolo a loro!

Visto che mi sono allargato, continuo col presidente. Si­gnor De Laurentis, carissimo Aurelio, lei che promise  di render aureo anche il Napoli e, da galantuomo, l’ha fat­to, grazie, cu tutt’ ‘o core grazie!

Però, per favore, una cortesia, pratichi il silenzio:  quest’anno fin quando l’ha praticato le cose sono andate che meglio non potevano andare. Poi, oggettivamente ed ingiustamente “sfruculiato”, ha parlato e le cose,  cam­biando, si sono messe maluccio.

Sarà un caso ma sa, a tutto ciò qui ci si fa soverchio caso.

Dunque, per cortesia nella malaugurata ipotesi che in fu­turo dovesse essere nuovamente ed ingiustamente “sfrucu­liato” resti zitto, lasci parlare il signor Giuntoli, che è un altro immenso!

brigante Martummè

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