ALESSANDRO PAGLIARI UN MOSTRO CHE SUONA LA FISARMONICA IN ALTA TERRA DI LAVORO
La Terra di Lavoro tante volte abbiamo detto che è la provincia più antica d’Italia e forse d’Europa ma è anche l’erede della mitica Campania Felix e se il suo simbolo è la “cornucopia” ricca dei prodotti della terra e perchè testimonia la sua fertilità unica e irripetibile e, altresì, anche la ricchezza in campo culturale, artistitico e teologico che affonda le sue radici nella notte dei tempi dando un contributo importante alla creazione della civiltà mediterranea ed europea. La Terra di Lavoro ha anche beneficiato l’essere la costola prediletta della capitale della cultura, Napoli, con cui ha avuto uno scambio continuo e reciproco di nozioni ed informazioni con la parte alta, attuale sud lazio, che da qualche decennio, purtroppo, ha dimenticato le sue origini e ignorato le sue radici inpoverendosi sempre più in coicidenza con la nascita della provincia di Frosinone in cui è stata inglobata. Per fortuna ancora ci vuole qualche secolo per non dire millennio, affinchè si possa modificare il patrimonio genetico dei laborini dell’alta Terra di Lavoro dove nascono ancora eccellenze in campo culturale ed artistico che non assorbono cultura ma la producono nutrendo il resto del mondo. Se ciò accade ancora lo dobbiamo anche grazie ad un ragazzo, figlio d’arte, che suona la fisarmonica che dopo averlo ascoltato per la prima volta penso che sia un mostro e parlo di Alessandro Pagliari da Capodichina tra Atina e Belmonte Castello in alta Terra di lavoro. In molti mi hanno parlato del talento e della bravura di Alessandro che oggi ha 20 anni e a 14 già era campione del mondo ma non riuscivo per un motivo o per altro ad ascoltarlo ma per fortuna. domenica 21 maggio ad Atina al Palazzo Ducale Cantelmo, ci sono riuscito e davanti ad una sala che ha registrato il tutto esaurito, la mia curiosità è stata soddisfatta. Come ripeto spesso non sono un intenditore di musica ma cerco di ascoltarla con molta attenzione e se mi emoziona voglio capirne il motivo e andare oltre il semplice ascolto per conoscere, nel limite del possibile e con i miei limiti, l’uomo che c’è prima dell’artista perchè sono convinto che nulla nasce dal caso e dal solo talento. Quella sera ho sentito dire per la prima volta “Fisarmonica a bassi sciolti” e visto suonare la fisarmonica in maniera sublime o forse era la fisarmonica che suonava Alessandro chissà, ma certo sono rimasto incantato, forse sarò rimasto condizionato dalle parole che qualche minuto prima Alessadro Parente mi ha detto parlandomi del giovane musicista, che non riferirò, sul suo aspetto umano, ma da come ha suonato si comprendeva che dietro quello strumento non c’era solo Alessandro ma tutta una famiglia, un onore e piacere aver conosciuto il papà Enzo, che gli ha permesso di sostenere e supportare il suo innegabile talento con il lavoro, il duro lavoro che fin dalla giovane età sostiene. Sarò sicuramente prigioniero dal mio amore per la Terra di Lavoro ma dietro la musica di Alessandro c’era anche la nostra Terra, la nostra cultura, la nostra arte e la nostra identità napolitana perchè la morbidezza di quel suono ha il suo marchio di fabbrica inconfondibile. Come mio solito anche quella sera ho registrato il concerto integralmente e Alessandro mi permette di pubblicare 5 pezzi, colgo l’occasione per ringraziarlo dimostrando ancora una volta che l’umiltà appartiene ai grandi, per ascoltarlo basta cliccare di seguito
Claudio, l’ho visto e ascoltato … bravissimo
Carlo Faiello
Eccezionale. Complimenti!!!!