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Buono a sapersi……. di Lello Traisci

Posted by on Nov 8, 2022

Buono a sapersi……. di Lello Traisci


Le origini della festa di Halloween partono dalla cultura celtica di Semhain, che coincide col il capodanno celtico.

Durante la notte del 31 ottobre si tenevano dei raduni nei boschi e sulle colline per la cerimonia dell’accensione del Fuoco Sacro. Vestiti con maschere grottesche, i Celti tornavano al villaggio, facendosi luce con lanterne costituite da cipolle intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro.

Dopo questi riti i Celti festeggiavano per 3 giorni, mascherandosi con le pelli degli animali per spaventare gli spiriti e per esorcizzare la paura della morte.
Possiamo dire che Samhain era, una celebrazione che univa la paura della morte e degli spiriti all’allegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno e che molto probabilmente questi giorni di festa erano considerati come giorni per poter comunicare con le anime trapassate.
I Celti credevano che la parete che divide il regno dei morti da quello dei vivi si assottigliasse e che i due mondi potessero entrare in comunicazione: i morti potevano tornare nel mondo dei vivi ed entrare in contatto con essi.

Per questo motivo la festa di Semhain era anche un momento per onorare i morti.
Tempo dopo anche gli antichi romani presero spunto da questa festa pagana fecendo coincidere la festa di Semhain con la loro festa dei morti, che aveva luogo in maggio, anche se attinenze a questa ritualità le incontriamo nel “carnem levare” ossia l’antica festa del carnevale originaria dell’antico impero romano.

Più avanti i cristiani istituiranno la festa dei morti il 2 novembre, il giorno dopo di Ognissanti. Possiamo dedurre che Semhain si lega dunque, oltre che ad Halloween, a una serie di feste in onore dei morti, sia religiose che non religiose.


Concludo questo insolito post col dire che anche il popolo partenopeo ha sempre avuto un contatto con le anime trapassate e conserva da sempre il culto del voler comunicare costantemente con esse, lo dimostrano i vari luoghi dove la gente del popolo si prende cura dei teschi custoditi nel cimitero delle Fontanelle e nella Chiesa del purgatorio dove c’è il famoso rito della anime pezzentelle.

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