“ CARNEFICI “ IL LIBRO DELLA VERITÀ E DEL RISCATTO
in uscita un altro lavoro di Pino Aprile che merita la solita attenzione, di seguito la presentazione presa dal sito dei Neoborbonici
Il 3 maggio l’uscita del nuovo libro di Pino Aprile, “Carnefici”. E’ “il” libro di Pino Aprile e, per tanti, tantissimi, sarà “il” libro. Un libro appassionato e documentato come nello stile dell’autore del best seller “Terroni” che fa luce su tante verità ancora nascoste e negate della storia della nostra terra e della nostra gente, con tanti spunti sconcertanti e drammatici, ma necessari per ritrovare un’identità ed un riscatto attesi da troppo tempo. Allegate le chiarissime ed efficaci note della casa editrice. Appuntamento in libreria e alle presentazioni già numerose in agenda e delle quali vi terremo informati.
“CARNEFICI”
“Fu genocidio. Centinaia di migliaia di italiani del Sud uccisi, incarcerati,
deportati, torturati, derubati. ECCO LE PROVE”
«Io so. So tutti i nomi e so tutti i fatti di cui si sono resi colpevoli. Io so. Ma non ho le prove». È il cuore di un celeberrimo atto d’accusa di Pier Paolo Pasolini pubblicato sul Corriere della Sera. Anche Pino Aprile sa. Sa tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero “meridionali”. Lo ha appreso con stupore e sgomento, e lo ha raccontato in un libro spartiacque, Terroni, che ha aperto una breccia irreparabile sulla facciata del trionfalismo nazionalistico. Se mancavano ancora prove, ora le ha trovate tutte, al termine di un’incalzante e drammatica ricerca durata cinque anni. E sono le prove di un genocidio. Perché è questo l’ordine di grandezza che emerge dall’incrocio dei risultati dei censimenti disposti dai Savoia (nel 1861 e nel 1871) e dei dati delle anagrafi borboniche: un genocidio. Centinaia di migliaia di persone scomparse è la cifra della strage di italiani del Sud compiuta per unificare l’Italia. Si scopre, così, di come venivano rasi al suolo paesi interi, saccheggiate le case, bruciati vivi i superstiti. Si apprende come avvenivano i rastrellamenti degli abitanti di interi villaggi, e li si sottoponeva a marce forzate di decine di chilometri, e a torture. Ci si imbatte in fucilazioni a tappeto di centinaia di persone. L’Italia “liberata” è stata nella realtà dei fatti un immenso Arcipelago Gulag, di cui ora si può ricostruire la mappa e l’organizzazione: deportazioni, campi di concentramento, epidemie. Sono atrocità degne della ferocia dell’Isis. Per molto meno, sono stati processati e condannati ufficiali e gerarchi nazisti. Ma in Italia, invece, agli autori di quei crimini di guerra sono andate medaglie, promozioni e, talvolta, piazze e strade dedicate in quegli stessi paesi che insanguinarono. Monumenti ai carnefici. Con pagine di rara potenza, appassionate e documentate, forte di reperti e fonti che per troppo tempo sono stati celati, Pino Aprile svela il vero volto di molti dei presunti eroi della storia Patria, ed evidenzia le ripercussioni di questa tragedia negata e cancellata. È questa la sua opera fondamentale, la più sconvolgente e ambiziosa. Quella dopo la quale davvero non si potrà più dire: io non sapevo.
reteduesicilie.it
Speriamo che questa volta abbia – perlomeno – citato le fonti…
Speriamo che, questa volta, abbia – perlomeno – citato le fonti…