Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Mafia e poteri pubblici: contiguità politiche e sviluppi istituzionali (V)

Posted by on Gen 28, 2024

Mafia e poteri pubblici: contiguità politiche e sviluppi istituzionali (V)

5. Bonache e picciotti

La «sovrapposizione» di elementi politici e criminali all’interno delle organizzazioni armate che sostengono le insurrezioni palermitane, «vale a dire le corporazioni, le guerriglie, le milizie cittadine (1821), le squadre, le controsquadre e la guardia nazionale (1848 e 1860)»70, è un dato riconosciuto dagli stessi protagonisti degli eventi, e, oltretutto, percepito come necessario ai fini dell’affermazione della rivoluzione soprattutto nelle sue prime battute71.

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Mafia e poteri pubblici: contiguità politiche e sviluppi istituzionali (IV)

Posted by on Gen 27, 2024

Mafia e poteri pubblici: contiguità politiche e sviluppi istituzionali (IV)

4. «La mafia rese i più grandi servizi alla causa della rivoluzione contro i Borboni»


Nella Sicilia borbonica la prossimità e la convergenza, più evidente nei momenti di rottura rivoluzionaria, tra opposizione politica ed elementi criminali è un fenomeno che preoccupa non poco le pubbliche autorità56, infatti, nel Codice per lo Regno delle Due Sicilie (1819) la loro indistinzione viene artatamente alimentata e strumentalizzata.

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Mafia e poteri pubblici: contiguità politiche e sviluppi istituzionali (III)

Posted by on Gen 26, 2024

Mafia e poteri pubblici: contiguità politiche e sviluppi istituzionali (III)

3. Interclassismo e subordinazione

Semplicisticamente è stato scritto che la rivoluzione del 1848 «partì, com’era logico, dall’elemento intellettuale. Solo la classe intellettuale poteva interpretare gli oscuri sentimenti che animavano la massa, stabilire un programma, dirigere l’azione […] e, al caso, ravvivare con scritti, opuscoli, foglietti, gli animi scoraggiati, i timidi, gli incerti»30.

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