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Cenni di Esoterismo nella Massoneria regolare viennese e nel “Journal für Freymaurer” (Wien, 1784-1786) (1a parte)

Posted by on Giu 12, 2022

Cenni di Esoterismo nella Massoneria regolare viennese e nel “Journal für Freymaurer” (Wien, 1784-1786) (1a parte)

La tesi filo-massonica di mons. Michael Heinrich Weninger (pubblicata nel 2019 dalla Pontificia Università Gregoriana), tesi a cui ho dedicato due articoli critici su CR (vedi qui e qui), mi ha indotto a svolgere ulteriori ricerche sulla Massoneria regolare austriaca (vedi quiquiquiquiquiqui). Contrariamente a quanto asserisce mons. Weninger, c’è incompatibilità anche tra la Massoneria regolare austriaca e la Chiesa Cattolica. 

In questo mio nuovo studio mi soffermo sulla Massoneria “Pura” praticata in Austria nella seconda metà del XVIII secolo, dunque al tempo dell’Impero asburgico.

1.   Cenni sulla Massoneria austriaca al tempo della Loggia “Zur wahren Eintracht

La prima Loggia massonica in Austria risale al 1742 ed ha un ecclesiastico tra i suoi membri importanti: il Principe-Vescovo di Breslavia Philipp Gotthardt von Schaffgotsch (1716-1795). Quella Loggia usa la lingua francese per i Lavori Rituali e per i suoi protocolli (cf. Gustav Kuéss – Bernard Scheichelbauer, 200 Jahre Freimaurerei in Österreich. Zum 175. Geburtstag der Großloge, Verlag O. Kerry, Wien 1959, p. 18). Alcuni segni cabalistici e frasi dei protocolli della prima Loggia viennese, poi chiamata Loggia “Aux trois canons”, denotano misticismo rosacrociano e alchemico (cf. p. 20).

Almeno fino al 1784, la Massoneria austriaca è legata alla Massoneria tedesca in particolare a due Sistemi di Alti Gradi neotemplari: il Rito della “Stretta Osservanza” e il “Sistema di Zinnendorf” o “Rito Svedese” quest’ultimo praticato dalla “Große Landesloge von Deutschland” (GLLFvD) fondata verso il 1770.  Poi nel 1784 la Massoneria austriaca si compatta come “Große Landesloge von Österreich”, tr.it.: Gran Loggia Nazionale d’Austria, o Gran Loggia d’Austria (cf. Gustav Kuéss – Bernard Scheichelbauer, op. cit., pp. 27, 46-57).

In quel periodo tra i Maestri Massoni regolari austriaci, e viennesi in particolare, oltre all’appartenenza alle ordinarie Logge dei Tre Gradi (o “Logge di San Giovanni”), molti coltivano l’appartenenza a una delle due grandi correnti iniziatiche dell’epoca, o in certi casi anche ad entrambe: la corrente razionalista e anticlericale degli “Illuminati di Baviera” (presenti anche in Austria) e quella mistico-rosacrociana, dunque alchemica e cabalistica, che comprende l’Ordine dei “Gold- und Rosenkreuzer” e degli “Asiatische Brüdern” (“Fratelli d’Asia”). 

I massoni Kuess e Scheichelbauer affermano che la Loggia viennese “Zur wahren Eintracht” di Ignaz von Born (1742-1791) praticava la Pura Massoneria (cf. p. 46) e voleva liberare la Massoneria regolare dalla corrente rosacrociana-magico-cabalista. Per von Born, Maestro Venerabile della “Zur wahren Eintracht”, quella corrente non era la vera Massoneria (cf. pp. 65-66).

Il 19% (dunque 1 su 5) dei massoni della Loggia “Zur wahren Eintracht”, incluso Ignaz von Born, appartiene agli Illuminati, ben presenti anche a Vienna, Innsbruck e nel Tirolo (cf. Hans-Josef Irmen (Hrsg.), Die Protokolle der Wiener Freimaurerloge “Zur wahren Eintracht” (1781-1785), Peter Lang GmbH Europäischer Verlag der Wissenschaften, Frankfurt am Main – Berlin – Bern – New York – Paris – Wien 1994, pp. 15-16).

Nel 1785 un editto dell’imperatore Giuseppe II ordina la limitazione del numero di Logge. La “Zur wahren Eintracht” cessa il 27 dicembre 1785 e con altre due logge costituisce a Vienna la Loggia “Zur Wahrheit” (cf. pp. 19-20).

La scopo culturale dichiarato dai massoni “Illuminati” (es. von Born, Sonnenfels) della “Zur wahren Eintracht” è purificare la Massoneria austriaca da Rosacroce, Alchimisti, “Fratelli d’Asia” e da altri gruppi dediti alla magia. Ma non vi riusciranno mai (cf. p. 18). 

Infatti importantissimi dignitari della Massoneria austriaca dell’epoca appartengono a qualcuno dei gruppi rosacrociani o magici e, in certi casi, persino agli Illuminati senza rinunciare alla loro esperienza esoterica. Indico solo qualche nome.

  • Dietrichstein-Proskau, Johann Bapt. Carl Walther Graf (1728-1808), amico personale dell’imperatore Giuseppe II.  All’inizio degli anni 1760 è iniziato massone a Kopenhagen; nel 1777 è «Provinzial-Großmeister der Großen Landesloge von Österr.»; è anche «Gold- u. Rosenkreuzer, Asiatischer Bruder, Illuminat» (cf. p. 348).
  • Gemmingen auf Hornberg u. Treschklingen, Otto Heinrich Reichsfrh. von (1755-1836), scrittore e drammaturgo, uno dei massoni più importanti del XVIII secolo, illuminista, anticlericale, massone dal 1781; nel 1784 è Gran Segretario della «PLvÖ» (Provinzial Loge von Österreich); è anche «Tempelherr», «Asiatische Bruder», «Illuminat» (cf. 352). 
  • Pàlffy von Erdöd, Karl Hieronymus Graf (1735-1816), nel 1776 vicecancelliere di Ungheria; massone dal 1782; nel 1786 «Provinzial-Großmeister von Ungarn»; nel «1784, dep. Großmeister der Großen Landeslogen von Österreich, Hauptprotektor der “Asiatischen Brüder“; im Illuminatenorden “Provinzial von Siebenbürgen“» (cf. pp. 364-365).

2. Attualità del “Journal für Freymaurer” della “Zur wahren Eintracht” (1781-1785)

Il “Journal für Freymaurer” è la rivista massonica che dal 1784 al 1786,  in 12 volumi trimestrali, raccoglie scritti di massoni, membri o visitatori, della Loggia “Zur wahren Eintracht” di Vienna (cf. [Historischen Forschungsgruppe der Großloge von Österreich], “Journal für Freymaurer. Eine Festschrift der Grossloge von Österreich zum 250. Jahrestag der Gründung der Englischen Grossloge”, Druck: Wilhelm Götz, Wien 1967, p. 34). 

Studiosi della Gran Loggia d’Austria presentano quella Loggia settecentesca come una Loggia dell’élite viennese («Wiener Elite-Loge»), con un totale di 226 massoni tra cui nobili austriaci, boemi e ungheresi, scienziati, artisti, musicisti, pubblicisti, bibliotecari, funzionari di archivio, professori, insegnanti, sacerdoti, religiosi, ufficiali, architetti (cf. p. 35). 

La Loggia “Zur wahren Eintracht” propugna le idee dell’Illuminismo e perciò si oppone al “Dogmatismo” e alla Contro-Riforma cattolica. All’epoca molti massoni erano stati membri o almeno alunni della Compagnia di Gesù, soppressa da Papa Clemente XIV nel 1773 (cf. p. 35).

Negli articoli filosofici del giornale della “Zur wahren Eintracht” si riscontrano il pensiero illuminista di Hume, Rousseau, Bayle, Kant, Lessing, con il panteismo di Goethe e il deismo di Lord Shaftesbury (cf. p. 36). La Loggia “Zur wahren Eintracht” teorizza una riforma della società in senso umanista e illuminista (cf. p. 59). 

Questa Loggia, fondata nel 1781, ha vita breve ma intensa. Viene sciolta nel 1785 e alcuni suoi membri, con massoni di altre logge viennesi fondano, ancora a Vienna, la nuova Loggia “Zur Wahrheit” che prosegue la stampa di “Journal für Freymaurer” nell’ultimo anno di vita, 1786.

Lo spirito del “Journal für Freymaurer” è ancora oggi importante per i Massoni austriaci della Großloge von Österreich (GLvÖ).

Nella Prefazione («Geleitwort»: pp. 7-8) di un libro pubblicato nel 1984 dalla Gran Loggia d’Austria [Erich Lessing (Hrsg), Die Übungslogen der gerechte und vollkommenen Loge Zur Wahren Eintracht im Orient zu Wien 1782-1785, Großloge von Österreich, Wien 1984], l’allora Gran Maestro della GLvÖ Alexander Giese (1921-2016) spiega che dal 1782 al 1785 la Loggia “Zur wahren Eintracht”, per volere del Maestro Venerabile Ignaz von Born, esegue 21 esercitazioni scritte per Maestri Massoni, parte delle quali saranno pubblicate nel “Journal für Freymaurer”. Giese presenta quei lavori scritti comepietre di fondamentoanche per la Massoneria austriaca contemporanea:

«Diese 21 Übungslogen der “Wahren Eintracht” sind glatt behauene Steine, auf denen die maurerische Tempelarbeit aller österreichischen Logen fürderhin errichtet werden könnte.  Sie sind die Basis.  Es lohnt sich, sie zu kennen» (p. 8).

Quel libro della GLvÖ reca le prime tre esercitazioni scritte del 4 novembre 1782, relative ai seguenti temi: gli Antichi Misteri egiziani (1a parte), la Cabala ebraica (1a parte), Re Salomone.

Già nella prima parte della relazione “Über die Mysterien der Ägyptier” il Maestro Venerabile Ignaz von Born fa intravedere i collegamenti ideali tra la Massoneria regolare e l’Antico Egitto: la venerazione della Natura simboleggiata da Iside; Ermete Trismegisto quale maestro di Sapienza e Scienza; i Sacerdoti dell’Antico Egitto quali custodi della Conoscenza, ecc. (cf. pp. 56-57.60). Questa relazione di von Born sarà pubblicata integralmente sul primo numero del “Journal für Freymaurer” del 1784.

Nella prima parte dello studio, in 2 parti, “Über die Kabala der Hebräer”, il massone Br. Anton von Scharf (1753-1807), membro della “Zur Wahren Eintracht”, spiega che la parola «Kabala» vuol dire Tradizione («Ueberlieferung»), ossia la spiegazione mistica della Sacra Scrittura… Mosè avrebbe ricevuto da Dio sia la Legge che la spiegazione della Legge, dunque la Cabala (cf. p. 61). Adamo avrebbe ricevuto la Cabala dagli angeli («Engel Zachiel», «Engel Jedechiel», «Engel Raziel»)… La Cabala prevede la conoscenza di segreti per fuggire malattie, contattare angeli e demoni, compiere miracoli (cf. p. 61).

Scharf ritiene probabile che l’origine della «Kabala» sia la filosofia dell’Egitto («der Ursprung der Kabala, den ich in der Philosophie der Aegyptier finde»: p. 62). Gli Esseni assumono dottrine egiziane (cf. p. 62)… Scharf distingue una vera Cabala dalla falsa Cabala…  Il Nome di Dio («Jehova») consente di compiere miracoli… È attraverso la Cabala che Mosè sfidò i maghi del Faraone (cf. p. 62). La Cabala filosofica («philosophischen Kabalistik») insegna che tutto è Spirito e questo Spirito è Dio dal quale il mondo procede:

«Die Hauptgrundsätze dieser seynsollenden Philosophie vereinigen sich darin, daß alles was ist, ein Geist ist, dieser Geist aber ein Eusoph, ein unendlicher Gott, von dem die Welt selbst ausfloß» (p. 64).

Scharf accenna alle 10 Sephiroth, a ciascuna delle quali è associato un Nome della Divinità, un Nome di Angeli, un pianeta, una parte del corpo umano…  La luce divina ha influsso sugli angeli, questi sui pianeti e questi sul corpo umano (cf. p. 64)… 

Purtroppo quel libro della GLvÖ non ha pubblicato integralmente i lavori di von Born (sugli Antichi Misteri egiziani e i legami con la Massoneria) e di von Scharf (sulla Cabala ebraica). A differenza dello studio sopracitato di von Born, lo studio cabalistico di von Scharf non sarà affatto pubblicato nel “Journal für Freymaurer”. In ogni caso è interessante notare che quel volume della GLvÖ del 1984 ha focalizzato l’attenzione dei lettori massoni anche sugli Antichi Misteri egiziani e sulla Cabala ebraica… (segue)

fonte

Cenni di Esoterismo nella Massoneria regolare viennese e nel “Journal für Freymaurer” (Wien, 1784-1786) (1a parte) – di Padre Paolo M. Siano | Corrispondenza romana

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