C’ERA UNA VOLTA…il Tempio di Mercurio
Perfino a me hanno affibbiato questo termine così aulico, Tempio di Mercurio, anche se le mie origini sono umilissime e molto antiche. Sono nato nell’era repubblicana, quando a Baiae c’erano solo le fumarole.
Rispetto all’altro che si trova più in là e si gode la campagna, je tengo i reumatismi e a brunchite da oltre duemila anni.
E vuò sapè pecché? E’ stata tutta colpa del bradisismo.
Sì, pe mez”a soja sono sprofondato di quasi 6 metri e adesso mi trovo con le chiappe nell’acqua, insieme a pesci rossi, tartarughe e cefali.
Ogni tanto subisco l’onta di ricevere urla in faccia e l’intonaco vibra fino a staccarsi, da parte di chi è convinto che sia il “Tempio dell’eco”. Figurati che qualcuno, per la mia forma circolare, mi chiama anche truglio o tartufone.
Ciò nonostante meriterei maggior rispetto, visto che mi hanno copiato da cima a fondo. Un tempo mostravo sei nicchie di cui quattro semicircolari e un lumen centrale, il tutto racchiuso tra splendidi stucchi e marmi pregiati.
Ero uno splendore di rara bellezza.
Sapevi che da me c’è stato Adriano?
No, non è Adriano Celentano, quello che sembra uno scimpanzé e ca chiammano ” ‘o molleggiato”. Ma Adriano, l’imperatore di Roma.
Nu juorno il graeculus, accussì se faceve chiammà, venette ca e accumciaie a piglià nu sacche e mesure, ‘ngoppa e sotto. Po,’ se guardaje attuorno, se spugliaie, facette nu tuffo e se ne jetta assiem”a nu bell’ommo…Era nu signore alto e biondo, ca e’ nomme faceva Apollodoro, e dall’ora non l’ho più visto.
Tempo dopo ho saputo che è morto proprio qui, a Baia, nella villa che fu di Lucio e Gaio Pisone. Puveriello, quando è morto, era il 10 luglio del 138 d.C.
Però mi è stato anche detto che prima di morire ha riedificato un grande edificio al centro dell’Urbe. Dicono che sia uguale a me, solo che è un po’ più grande.
E’ una meraviglia che tutti chiamano Pantheon.
Diversamente da me, isso, ‘o Panthèonno, ha una grande iscrizione in latino con lettere di bronzo:
M. Agrippa L.F.Cos. Tertium.Fecit (“Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta, edificò”).
Il Pantheum fu edificato nel 27 a.C. dall’arpinate Marco Vipsanio Agrippa, grande generale e genero di Augusto. Poi, dopo che gli incendi dell’80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea, fu fatto ricostruire dall’imperatore Adriano tra il 120 e il 124 d.C.
Che pena ca me vene: ogni anno il Pantheon è visitato da oltre 7milioni di persone e addu me…nu ve-ne nisciuno. Eppure, io sono stato l’archetipo, il primo esemplare: il modello da imitare.
Pe te fa capì, roppa chella ca m’hanno fatto, me sento curnuto e mazziato!
IL C.D. TEMPIO DI MERCURIO
Così definito dalla tradizione popolare, il cosiddetto Tempio di Mercurio era in realtà una natatio – una grande piscina termale – che, nella prima metà del I sec. d.C., costituiva il “frigidarium” delle terme rea-lizzate in età giulio-claudia poste al di sotto della Villa dell’Ambulatio (II – I sec. a.C.).
Antenato del Pantheon adrianeo di Roma, la grande aula circolare, diam. m 21,50, era riccamente decorata da un pregiatissimo rivestimento marmoreo, di cui restano solo i fori lasciati dai perni d’ancoraggio. Nell’antica vasca, un tempo posta a 6,30 metri più in basso rispetto all’attuale piano di calpestio, l’acqua veniva convogliata tramite un condotto che la captava da sorgenti situate nel retrostante banco tufaceo.
Databile alla fine del I secolo a.C., esso costituisce il primigenio impianto con copertura a cupola costruita dai romani. Lo spazio interno è illuminato da quattro finestroni e da un occhio (lumen), di circa 4 metri di diametro,aperto alla sommità. Meta obbligata durante il Grand Tour per i visitatori del VXIII se-colo, il c.d. Tempio di Mercurio, o “Truglio” o “Tempio dell’eco”, appare in tutta la sua grandezza originaria in un’incisione del 1768.
Ph. 1) Il c.d. Tempio di Mercurio – Interno con cupola emisferica, lumen centrale e finestre. La foto è tratta dal web.
P.S. Il post è un invito a visitare Baia
Buena Vida
Ciro Amoroso