Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Deputato Overloop citato da Francesco Durelli

Posted by on Dic 16, 2023

Deputato Overloop citato da Francesco Durelli

«II numerario della Banca di Napoli, che al 27 agosto 1860 era di 191.316,39, ducati a’ 27 settembre (dopo la proclamazione della dittatura) trovavasi ridotto a 7.900,115 ducati; ed a’ 2 del susseguente aprile (dopo la venuta del re Vittorio Emmanuele) non vi erano più che soli sei milioni».

«La condotta de’ piemontesi in Napoli è identicamente la stessa, che i  rivoluzionarii di uno stato vicino seguirono nel Belgio nel 1792, 1793, e 1794: spedizione dì emissarii incaricati a suscitar tumulti in nome della libertà, spedizione di bande sotto pretesto di rovesciare un governo tirannico, soppressione di qualsivoglia stampa ostile sotto pretesto di ordine pubblico; VOTO UNIVERSALE D1 ANNESSIONE, IN GRAZIA DELLE MINACCE E DELLE BAIONETTE; PARTITANTI DELLA INDIPENDENZA TRATTATI DA BRIGANTI E FUCILATI in MASSA; confisca della nazionalità e dispotismo nello interno sotto nome della libertà».

Deputato Overloop

Francesco Durelli (Campobasso 1823-Roma 1863), si laureò in legge a Napoli, dove svolse la professione dii avvocato. Si occupò anche di economia, infatti negli anni ’50 diede alle stampe, tra gli altri, “Del Banco istituito in Bari”. “Cenni storici sull’uso delle acque del fiume Samo” e “Fallacie ed errori del libro I bilanci intorno alle condizioni ecclesiastiche nel reame di Napoli”, in cui confutava l’opera di Scialoja ”l Bilanci del Regno di Napoli e degli Stati Sardi”. Nell’estate del 1859 pubblicò “Cenno storico di Ferdinando Il: re del regno delle Due Sicilie”, un‘opera dettagliata sui trent’anni di regno ferdinandeo. Durelli, in seguito alla conquista del Regno. si rifugiò a Roma dove divenne uno dei più prolifici propugnatori delle ragioni del Reame delle due Sicilie. L’Osservatore Romano gli dedicò una commossa necrologia ricordando la sua nobile ambizione di seguire i vinti.

1 Comment

  1. Un vero Peccato che venne a mancare così’ giovane! caterina

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