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E’ indecente evadere? Ma è ancora più indecente chiedere più del dovuto!

Posted by on Lug 5, 2020

E’ indecente evadere? Ma è ancora più indecente chiedere più del dovuto!

Il Presidente Mattarella ha recentemente detto che evadere le tasse è indecente. Dimentica però che è altrettanto indecente, anzi ancora più indecente, l’esistenza di un’enorme pressione fiscale, cioè quando lo Stato pretende più del dovuto.

Cerchiamo di mettere ordine e vediamo come vada cattolicamente impostata la questione del fisco.

Prima di tutto va detto che le tasse devono esserci, perché esse sono nell’ordine naturale in quanto lo Stato stesso è nell’ordine naturale. Dunque, se lo Stato deve esistere, deve anche mantenersi e gestire se stesso.

Ma -attenzione!- le tasse devono essere entro un certo limite. Attualmente il cosiddetto tax freedom day (giorno in cui ci si libera dal fisco) cade il 4 giugno, il che vuol dire che tra tasse dirette e indirette ogni cittadino italiano lavora esclusivamente per lo Stato almeno per metà dell’anno.

C’è una riflessione da farsi. Il Presidente Mattarella ha ripetuto quello che molti affermano e cioè che se si riuscisse a diminuire l’evasione, si riuscirebbe a far pagare meno tasse e a migliorare i sevizi e perfino ad aumentare le pensioni. Si tratta di affermazioni che sembrerebbero avere una logica, per la serie ciò che si recupera da una parte la si utilizza da un’altra parte. Il problema però è che l’esperienza non conferma sempre questa logica. La circolazione del denaro dell’erario non solo alimenta spese e corruzione, ma anche forti sperequazioni stipendiali. Si pensi a ciò che attualmente percepiscono politici e dirigenti di amministrazioni statali, e invece quanti anziani, con la cosiddetta “pensione minima”, sono ridotti a poche centinaia di euro al mese.

In ultimo (ma non in ultimo) riguardo al fisco c’è un’altra questione che il cattolico deve considerare. Non ci riferiamo al cattolico-democratico, sotto la cui etichetta si riconosce il Presidente Mattarella. Cattolico-democratico che da sempre teorizza la netta separazione tra identità religiosa e impegno politico. Ci riferiamo invece al cattolico senza aggettivi. Ebbene, questi non può non tener presente che le tasse devono essere utilizzate per i doveri fondamentali dello Stato (mantenimento dell’ordine pubblico, sicurezza nazionale, sanità efficiente per tutti…) e non per ciò che confligge con la legge naturale. Un solo esempio: ciò che piaghiamo al fisco serve anche per sopprimere la vita nascente con la cosiddetta interruzione volontaria della gravidanza.

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