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Fides Catholica e la minaccia del Nominalismo

Posted by on Feb 2, 2020

Fides Catholica e la minaccia del Nominalismo

(Giuseppe Vincenti) Il nuovo numero della rivista di Apologetica teologica Fides Catholica si apre con l’editoriale di padre Serafino M. Lanzetta su un nuovo Nominalismo che caratterizza la Chiesa di oggi.

Le parole non hanno più il loro significato autentico e originario, ma le si reinterpreta a secondo dei tempi così da diventare veicoli del potere. Il recente Sinodo sull’Amazzonia è stato catalizzatore di questa eterogenesi delle parole che porta ad una eterogenesi della dottrina e della fede. Ormai si scrive “sinodo” e si legge creazione di nuovi ministeri ecclesiali con annessa cancellazione del celibato ecclesiastico. Con l’aggettivo “pastorale” ormai si intende una “conversione” della Chiesa e della sua dottrina alle novità del tempo dettate da qualche teologo o da qualche facoltà di teologia (rimasti alle sperimentazioni ideologiche degli anni ’70 e ’80 del secolo scorso). Sul sito della rivista si può leggere l’editoriale in modo integrale.

Nella sezione Historica, P. Paolo Siano offre la terza parte del suo studio sulle Radici di Esoterismo e Ritualità della Craft Freemasonry tra XVII e XVIII secolo. Il punto centrale dello studio è la denuncia dell’esoterismo (inteso sia come metodo iniziatico per trasmettere “verità” agli adepti sia come un insieme di credenze e/o pratiche di tipo magico, gnostico, ermetistico) presente sin dalle sue origini nella Nuova Massoneria Britannica.

Nella sezione Philosophica il lettore trova due importanti studi. Il primo è del Prof. Umberto Galeazzi su Le passioni nell’antropologia tommasiana. Confronto critico con Kant. Qui l’Autore risponde a una domanda centrale: «Il rapporto tra ragione e passioni è destinato a essere conflittuale, oppure è possibile arrivare a un governo razionale non repressivo, che consenta all’una e alle altre di concorrere alla vita buona dell’essere umano, alla sua piena realizzazione?» La moralità kantiana si realizza solo in opposizione alle inclinazioni sensibili, svalutate radicalmente e svuotate del loro connotato umano. Invece per l’Aquinate le passioni sono un elemento costitutivo dell’agire umano ordinato alla beatitudine.

Il secondo studio è di Guido Vignelli, Dall’ “umanesimo integrale all’ecologia integrale”. Nascita, successo e fallimento del personalismo cristiano. Nato in ambito della rivoluzione copernicana della conoscenza, cioè del primato del soggetto sull’oggetto, il Personalismo considera l’uomo sempre come persona, cioè come essere spirituale, dove spiritualità è spesso sinonimo di autocoscienza e autocreazione. Questo valore assoluto rende la persona superiore alla verità, al bene, al diritto e all’autorità. Il vero fine profetico a cui mira il Personalismo è dare vita a una comunità di persone, subordinando però il tutto alla parte, ma anche la parte al tutto. Di qui la sua debolezza e la sua pericolosità. È un caso che ora si sia arrivati al transumanesimo?

La sezione Theologica è dedicata ad approfondimenti e difese dottrinali con due studi di particolare rilievo. Il primo è del P. Stefano M. Manelli, Fondatore dei Francescani dell’Immacolata, sulla Dimensione mariana della vita cristiana. Muovendo dall’assunto centrale secondo cui la dimensione mariana «è un patrimonio di grazia salvifica nell’anima del cristiano, devoto sincero di Maria santissima», perché al dire di san Bonaventura, «nessuno può entrare in Paradiso se non passa per Maria che è la porta del Paradiso», il saggio passa in rassegna le manipolazioni e le contraffazioni storiche, antiche e recenti, del mistero di Maria.

Il secondo saggio teologico è una traduzione e leggera rivisitazione in lingua italiana di un’opera di grande valore teologico e spirituale del padre francescano A. Benigar, scomparso nel 1988. L’esame di coscienza è uno strumento di notevole importanza. Conoscersi ed esaminarsi alla luce di Dio è un esercizio che unifica tutte le attività dell’anima. Perciò, dice il P. Benigar, «affinché nella molteplicità delle azioni esterne e degli esercizi di devozione, l’anima non perda la semplicità e l’unità dell’attività dell’anima, e la mente non si divida né si distragga nei diversi esercizi esterni, è necessario uno strumento, o un esercizio unificante che unisca tutta l’attività dell’uomo e tutti gli esercizi di devozione in un unico e costante impegno per acquisire la santità».

La sezione Commentaria ospita la presentazione della Tesi magistrale della dott.ssa Chiara Chiessi. Si tratta di una ricerca storico-filologica, dal titolo Tradizioni petrine nella Roma del IV secolo: il caso dello Pseudo Egesippo. L’Autrice analizza le relazioni tra la Passione di Pietro e Paolo scritta dallo Pseudo-Egesippo e le tradizioni precedenti e coeve su Pietro a Roma.

Varie recensioni infine arricchiscono questo periodico. Tra queste compare quella all’ultimo libro di Cristina Siccardi, San Francesco d’Assisi. Il Santo più deformato della storia. Deformato proprio perché il più conforme a Cristo. La vicenda storiografica dell’Assisiate segue quella di Gesù di Nazaret, uno dei racconti storici più interessanti ma anche il più manipolato perché quello decisivo.

Visitando il sito della rivista si potrà consultare anche le altre recensioni ed eventualmente abbonarsi a questo periodico teologico dal taglio apologetico.

Giuseppe Vincenti

fonte https://www.corrispondenzaromana.it/fides-catholica-e-la-minaccia-del-nominalismo/

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