Gianni Morra, due righe sulla Reggia di Carditello
La reggia di Carditello, ora si può visitare.
Grazie all’ex ministro Bray, questo gioiello è stato restaurato e da qualche mese è visitabile.
Si tratta di una perla delle residenze reali, che ridotta da molti decenni a rudere, lo stato la voleva alienare con vendita all’asta. Grazie a Bray, la Reggia è passata in gestione al Polo museale della Campania ed è stata anche parzialmente restaurata.
Questa “casa di campagna” circondata da un territorio di oltre 2000 ettari, prevalentemente di terreno fertilissimo, ma anche di boschi ricchissimi di selvaggina, fu costruita da Carlo di Borbone per la caccia e l’allevamento di cavalli. Successivamente, Ferdinando IV trasformò il sito in una tenuta agricola ben organizzata, dove oltre all’allevamento di cavalli che ebbe un forte sviluppo per le nuove razze create a seguito di nuovi incroci, si allevavano bufale per la produzione di mozzarella. In quell’epoca la bufala era ancora un animale selvatico e viveva bene in località acquitrinose. Si incrementarono inoltre moltissimo le produzioni di grano, canapa ecc.
La fattoria modello creata da Ferdinando IV, dava lavoro a una moltitudine di persone, ed aveva una cospicua produzione di prodotti agricoli, venduti anche al di fuori del regno.
Mia moglie ed io l’abbiamo visitata domenica scorsa, vale una visita.
Gianni Morra
Album realizzato con foto scattate da Enzo de Maio