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I Principi Francone nel Contado di Molise

Posted by on Apr 18, 2022

I Principi Francone nel Contado di Molise

Tale volume nasce dall’intento di riempire un vuoto storiografico sulla nobile famiglia patrizia napoletana dei Francone, feudatari nel Contado di Molise dalla seconda metà del Seicento fino all’eversione della feudalità nel 1806.

I nobili signori che, appartenevano al Seggio napoletano di Montagna e, godevano di patronato con una cappella nella chiesa di San Lorenzo Maggiore a Napoli, situata vicino la cappella che la tradizione attribuisce alla regina Margherita D’Angiò Durazzo, sono giunti in Molise dopo che furono feudatari per diversi secoli in numerosi territori di Puglia.

In Molise si sono infeudati a Salcito, Pietracupa, Torella del Sannio e Ripabottoni, approfittando della crisi finanziaria di alcune antiche famiglie patrizie e, creando un vasto latifondo di oltre 4000 ettari, uno dei più estesi della regione. Il deus ex machina di tale operazione finanziaria fu Paolo Senior, marchese di Salcito, discendente dei Baroni di Latiano. Suo figlio, Francesco Antonio Francone, continuò l’opera paterna, stabilì la propria residenza a Salcito, dove sono nati tutti i suoi figli e, nel 1704 veniva insignito del titolo di Principe di Pietracupa dal re Filippo V.

Tra i suoi 6 figli si sono distinti il secondogenito Fabrizio Francone che fu cavaliere di Malta e vestì l’abito di balì di Santo Stefano, ricordato nelle fonti storiche per una battaglia contro i Turchi nel 1722 e il primogenito Paolo Junior.

Paolo che ereditò per diritto di maggiorato nel 1737, alla morte del padre, i feudi molisani e, nel 1717 sposò Ippolita della famosa famiglia Ruffo dei duchi di Bagnara e Castelcicala è la figura principale di tale famiglia e del libro.

Paolo fu un vero principe illuminato del Settecento, infatti, uomo coltissimo, si interessò di filosofia teologia, matematica, archeologia. Da ragazzo si cimentò con l’arte pittorica nell’atelier del pittore Francesco Solimena, dove conobbe l’architetto Ferdinando Sanfelice. A Napoli frequentò diverse Accademie e fu socio dell’Accademia degli Innominati di Bra. Tradusse dal francese la vita di Cartesio, di cui conosceva la sua filosofia razionalistica, frequentò il celebre filosofo Giambattista Vico e di S. Alfonso Maria de’ Liquori e di altri illustri filosofi, teologi e letterati come Tommaso Maria Alfani, teologo ufficiale della città di Napoli, il “filosofo metafisico” Matteo Doria e l’erudito Matteo Egizio. Nel 1734 pubblicò un volume, apparso senza il nome dello stampatore, Le Rime di Paolo Francone, Marchese di Salcito.

Alternava la sua residenza tra Napoli, centro del potere politico e culturale e Ripabottoni, che prediligeva sugli altri feudi, tanto che nel 1742 otteneva dal re il titolo di Principe di Ripabottoni ribattezzata Ripafrancone. Qui il principe Paolo fu un vero mecenate, restaurò il palazzo baronale, si adoperò per la costruzione della chiesa di Santa Maria Assunta il cui progetto fu un dono dell’architetto Sanfelice, mandò il pittore ripese Paolo Gamba nella bottega di Francesco Solimena a Napoli, facendo diventare il feudo di Ripafrancone un luogo di aggiornamento culturale. Della sua numerosa prole, dieci figli, tre intrapresero una brillante carriera ecclesiatica: Tommaso, arcivescovo di Manfredonia, Gennaro Clemente, arcivescovo di Cosenza e Giacomo, vescovo di Sidone.

Il volume nasce, dopo un anno di ricerca e studio, con le difficoltà legate ad un periodo caratterizzato dal Covid 19, la difficoltà di accedere a biblioteche ed archivi.

Costa di circa 80 pagine scritte, 140 foto e 30 documenti. Molte foto e documenti sono inediti.

Sono stati consultati numerosi archivi:

  • Archivio Comunale di Ripabottoni: Fondo Famiglia Cappuccilli
  • Archivio della Curia Vescovile di Trivento: Fascicolo riguardante Torella
  • Archivio di Stato di Campobasso: Fondo Notai
  • Archivio di Stato di Napoli: Fondo privato Famiglia Caracciolo di Torchiarolo
  • Archivio Storico Diocesano di Termoli-Larino, con sede in Larino: Fondo parrocchiale di Ripabottoni; Fondo Seminario; Fondo Curia;
  • Archivio Storico Parrocchiale di Troia: Registro dei morti
  • Archivio Storico Parrocchiale Ripabottoni: Documenti reliquie
  • Archivio Storico Parrocchiale Salcito: Registro dei battezzati
  • Archivio Storico Brindisi: Scritture delle Umane e Feudi di terre D’Otranto
  • Biblioteca Riccardiana Firenze: Fondo manoscritti riccardiani
  • Biblioteca Comunale di Lucera: Raccolta di Notizie relative alla serie dei Vescovi di questa città, Sez. Manoscritti

Il volume risulta composto dalle seguenti parti:

Cap. I – LE ORIGINI DELLA FAMIGLIA FRANCONE

  • La nobiltà di Seggio
  • I Francone in Terra D’Otranto

Cap. II –  FRANCONE NEL CONTADO DI MOLISE

  • I Francone, marchesi di Salcito
  • Francesco Antonio Francone, marchese di Salcito, principe di Pietracupa
  • Paolo Francone

CAP. III – PAOLO FRANCONE: UN PRINCIPE ILLUMINATO

  • Paolo Francone, principe di Ripabottoni
  • Il principe- archeologo
  • Il principe e le Accademie
  • Il principe – poeta

CAP. IV-  UN PRINCIPE E UN VESCOVO

  • Mons. Tria e Paolo Francone
  •  Una lettera di Paolo Francone a Mons. G. A. Tria

CAP. V – GLI ECCLESIASTICI DI CASA FRANCONE

  • La religiosità
  • L’educazione dei figli
  • Mons. Tommaso Maria Francone
  • La celebrazione di un Sinodo
  • Un gesto di sottomissione politica?
  • Un’ omelia politica
  • Ingerenze della politica nella sfera ecclesiastica
  • In anticipo su Napoleone
  • Mons. Gennaro Clemente Tommaso
  • Giacomo, terzo Vescovo Francone
  • Le parentele dei Francone con i grandi ecclesiastici

CAP. VI – I FRANCONE E LA SOCIETA’ DEL TEMPO

  • Maria Caterina, una donna di casa Francone
  • Un Cavaliere Gerosolimitano e una monaca
  • Frammenti d’antico

APPENDICE

Gabriella Paduano

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