I VANGELI SONO STORICAMENTE ATTENDIBILI
I manoscritti del Nuovo Testamento garantiscono una testimonianza sicura, dettagliata e affidabile
A volte le persone credono che i Vangeli e le altre fonti cristiane non siano storicamente attendibili. Invece….
In epoca antica i documenti (di qualsiasi natura…religiosi, storici, letterari ecc.) erano scritti su papiri o pergamene, tali materiali sono però facilmente deteriorabili, anche per questo era usuale il lavoro di ricopiatura dei testi originali, al fine di non “smarrire” nel corso del tempo le varie documentazioni.
Per valutare l’attendibilità storica dei documenti è necessario osservare il numero dei manoscritti giunti sino a noi e la loro antichità. Perché un manoscritto sia attendibile deve possedere anche altre caratteristiche, comunque sempre presenti nei Vangeli canonici, cioè nei Vangeli ufficiali della Chiesa.
Vediamo, nel caso di qualche autore dell’antichità pagana, quanti manoscritti sono giunti sino a noi:
Virgilio: poco più di 100 manoscritti (codici)
Platone: poco più di 10 manoscritti (codici)
Euripide e Tacito: 2 – 4 manoscritti (codici)
Orazio è l’autore dell’antichità pagana che “ha fatto giungere” sino a noi il maggior numero di manoscritti (codici)…250 circa.
Se spostiamo la nostra attenzione al Nuovo Testamento (4 Vangeli, gli Atti degli Apostoli, le lettere canoniche), i manoscritti (codici) salgono a 5300! Tale numero, già eccezionale, viene raggiunto solo considerando gli scritti in lingua greca, mentre se aggiungessimo i manoscritti in lingua latina e le varie traduzioni antiche in lingua copta, siriaca, gotica….i manoscritti salirebbero a circa 15.000!
Ma quanto sono antichi questi manoscritti? E’ naturale che più il manoscritto è vicino, per data di composizione, allo scritto originale e più sarà attendibile.
Parliamo, naturalmente, sempre della storia antica.
Virgilio ha il manoscritto più antico…scritto 350 anni dopo la sua morte.
Il manoscritto più antico “di Orazio” è stato scritto circa 800 anni dopo la sua morte.
Il manoscritto più antico “di Cesare” è stato scritto 900 anni dopo l’originale.
Il manoscritto più antico “di Platone” è stato scritto 1300 anni dopo l’originale.
E così via…
Varie centinaia di manoscritti del Nuovo Testamento risalgono ai primissimi secoli del cristianesimo e varie decine sono distanti dall’originale solo pochissime decine di anni!
Una documentazione incomparabile per la sua attendibilità!
LO DICONO GLI STORICI
Eppure alcuni hanno il coraggio di mettere in dubbio l’attendibilità storica dei documenti (riconosciuti dalla Chiesa) su Gesù, magari propagandando le loro bizzarre (per non dire altre parole) idee, ben sapendo intanto che la gente solitamente non si interessa di storiografia o archeologia o storia antica o papirologia ecc., ben sapendo che la gente solitamente non legge libri di professori universitari, ricercatori, archeologi, i quali conoscono benissimo la STRAORDINARIA attendibilità storica dei documenti cristiani su Gesù. Sanno benissimo che mettendo in dubbio la storicità di Gesù, bisognerebbe, a maggior ragione, dubitare di tutta quanta la storia antica.
Invece spesso si fa strada l’idea, o quantomeno il dubbio, che quello che sappiamo su Cristo non sia poi vero. Un’ erronea concezione non raramente veicolata dai mass media, non raramente sponsorizzata addirittura in vari supermercati, mentre i veri studi e le vere ricerche rimangono perlopiù confinate fra gli specialisti e gli accademici, ben lontane dal vivere quotidiano delle persone. Così, ad esempio, è più comodo, più semplice, più invitante acquistare un libro “commerciale” in Autogrill, che recarsi in una libreria specializzata, in una biblioteca universitaria, è molto meno comodo fare un’approfondita ricerca nel mare di libri “non commerciali” scritti da affermati (e non pregiudiziali) docenti e ricercatori universitari.
È così Virgilio con “i suoi” 100 manoscritti è sicuramente attendibile, Gesù con “i suoi” 5300 (o 15.000, valutando quanto scritto sopra) non è invece attendibile.
E così varie centinaia di documenti (si parla sempre di documenti riconosciuti dalla Chiesa cattolica) dei primissimi secoli del cristianesimo, o addirittura separati dall’originale solo poche decine di anni non sono attendibili, ma i documenti di Cesare, di Virgilio, di Platone distanti dagli originali circa 900, 350, 1300 anni… sono invece attendibili.
Che vi sia in questa concezione un pochino di pregiudizio?
Che vi sia un pochino la volontà di screditare il cristianesimo e la Chiesa perché mi sono tanto antipatici?
Che vi sia la volontà di scrivere qualche libro “scandalistico”, “ad effetto”, perché tali libri fanno guadagnare tanti soldini?
Nooo… figuriamoci… perché bisogna sempre pensare male….
Ritorniamo in noi…alla storia antica.
STRAORDINARIA DIGNITÀ STORICA
Sono, come già detto, i criteri di attendibilità a confermare la straordinaria dignità storica dei documenti cristiani su Gesù…si sottolinea come i Vangeli apocrifi non riescano a soddisfare questi criteri o, nelle migliori delle ipotesi, li soddisfano alquanto limitatamente e mai sufficientemente.
Sono solamente i documenti riconosciuti dalla vecchia, cara Chiesa cattolica a risultare storicamente attendibili, a superare l’esame della storiografia,
Alcuni criteri li abbiamo già visti, accenniamo brevemente gli altri.
Il criterio di contestualità. Le notizie riportate dai documenti devono risultare compatibili con il contesto sociale/storico/culturale del tempo.
I testimoni diretti. I testimoni oculari sono più attendibili delle testimonianza per “sentito dire”.
La coerenza di narrazione. La sequenza dei fatti raccontati deve permettere di comprendere le cause degli eventi, garantendo la concatenazione logica del racconto.
La molteplice attestazione. I documenti sono più attendibili se provenienti da fonti indipendenti.
I quattro Vangeli si sono affermati perché gli unici ad essere veramente credibili…mentre i Vangeli apocrifi sono stati chiaramente scritti per perseguire particolari fini religiosi e per propagandare determinate concezioni.
LA GNOSI
Non si può parlare di Vangeli apocrifi senza parlare della gnosi.
La gnosi (religione antica) aveva una concezione dualistica del mondo e della vita; il mondo materiale era considerato il male, solo lo spirito era considerato positivo. Conseguentemente bisognava evitare ad ogni costo la materia e la procreazione era considerata negativa, perché responsabile di imprigionare le anime nei corpi. La donna era quindi, per la gnosi, un essere negativo, perché generatrice di vita materiale, perché partorisce figli.
Citiamo solo due esempi di invenzione narrativa, realizzata al solo fine di sostenere le proprie concezioni.
Nel vangelo (apocrifo) copto di Tommaso vengono riportate le parole di Gesù, le quali anziché rimproverare Pietro che aveva appena detto: “le donne non sono degne di vita”, affermano: “Ogni donna che diventerà maschio potrà entrare nel Regno dei Cieli”.
Un Vangelo totalmente inventato per convincere le persone della “verità” della gnosi.
Oltretutto questo scredita, come mille altre volte ancora, quanto scritto da Dan Brown, circa l’esaltazione del principio divino femminile presente nei Vangeli apocrifi.
Naturalmente, affermava la gnosi, se la materia/il corpo è negativo, Cristo non si è incarnato, ha preso solo l’apparenza di un uomo, mai il divino può compromettersi con la carne, con il corpo.
Così, sempre secondo la gnosi, sulla croce non c’era Cristo ma solo un’apparenza… vale a dire la passione di Cristo è stata solo teatro, Gesù ha fatto del cinema, ha fatto il prestigiatore.
Questo pensava la gnosi, ed ecco allora un vangelo inventato apposta per propagandare queste idee; è l’Apocalisse copta di Pietro, nella quale Cristo afferma che colui che sta soffrendo sulla croce è un suo sostituto, non il Gesù Vivente.
Ricordiamo che tali Vangeli non sono credibili alla luce di oggettivi e laici criteri di attendibilità storica (citati in precedenza).
Ad esempio i più antichi di questi documenti, fra le altre cose, non possono vantare un’antichità simile a quella di numerosissimi documenti cristiani.
Ad esempio, spesso questi scritti evidenziano come gli autori, al contrario di quanto volessero far credere, non avessero una minima conoscenza degli usi, delle tradizioni, della quotidianità ebraica, quindi non solo non erano testimoni diretti (non erano certamente gli apostoli o gli evangelisti) della vita di Gesù, non solo non conoscevano dei testimoni diretti, ma non erano nemmeno di origine semitica.
Si può sintetizzare in questo modo: i Vangeli apocrifi sono successivi alla nascita della filosofia/religione gnostica, inventati per diffonderne e difenderne le concezioni.
L’esatto contrario della religione cristiana, la quale è nata da particolari avvenimenti, avvenimenti imprevedibili, avvenimenti che si opponevano agli iniziali desideri materiali degli stessi testimoni, avvenimenti descritti nei Vangeli canonici, nel Nuovo Testamento.
Inoltre nei quattro Vangeli della Chiesa c’è tutta una serie di racconti e fatti che nessun scrittore avrebbe mai inventato, se avesse voluto fondare su delle menzogne una nuova religione. Se tali fatti sono stati raccontati è solo perché sono realmente avvenuti.
Non esiste un’altra motivazione.
AD ESEMPIO
Gli evangelisti (appartenenti al popolo ebraico) non avrebbero mai scritto che Gesù aveva ridimensionato il giorno del sabato (la festa per eccellenza degli ebrei!) sarebbe stato un terribile autogoal. Come se un politico, per convincere le persone ad eleggerlo, promettesse di ridimensionare il campionato di calcio in Italia;
Non avrebbero mai detto che Gesù era morto in croce, perché era un assurdo, una bestemmia, che un fondatore di religione, il Messia, Dio stesso muoia in croce… lo avrebbero taciuto a tutti i costi, soprattutto considerando che la morte in croce era una delle morti più umilianti in assoluto…una morte da scarto della società;
Non avrebbero mai detto che i primi testimoni della resurrezione erano state delle donne, perché esse non godevano di quasi nessuna attendibilità nei processi, come testimoni ecc. Affermare che i primi testimoni a vedere il Risorto sono state delle donne è come portare a testimoniare, al giorno d’oggi, dei bambini di 3-4 anni. Nessuna persona, se volesse diffondere bugie, sceglierebbe di agire in questo modo;
Non avrebbero raccontato che sono scappati a gambe levate quando Gesù è stato imprigionato, non avrebbero raccontato il rinnegamento di Pietro ecc. Proprio loro che dovevano diffondere la nuova religione, perché mai avrebbero dovuto parlare male di se stessi, dei testimoni della nuova religione? E’ un assurdo, è darsi la zappa sopra i piedi;
Non avrebbero mai detto che Gesù amava, perdonava, miracolava anche i romani, gli odiati conquistatori…come posso pensare di convincere i miei compatrioti, (o anche altre popolazioni sottomesse) che il loro Dio faceva del bene anche ai loro oppressori? E’ un altro assurdo, un controsenso, soprattutto pensando alla mentalità dei popoli antichi.
E si potrebbe andare avanti con altri esempi.
Infine molti degli apostoli/dei discepoli e molti di quelli che credevano (spesso per aver visto il Gesù Risorto) alla risurrezione di Gesù, alla sua divinità, sono stati torturati e uccisi per la loro fede, potevano abbandonare, rinnegare la loro fede, ma hanno preferito morire.
Nessuno ha tratto materiale beneficio dalla propria testimonianza…niente soldi, niente potere, nessuna donna, niente prestigio… forse allora quello che raccontavano era proprio vero!
Ricordiamo inoltre, anche se questo può far parte di un altro discorso, che ci sono fonti non cristiane che testimoniano l’esistenza storica di Gesù (fonti romane ed ebraiche), e fondamentali documenti ebraici (Talmud babilonese) che affermano come egli facesse miracoli. In tali documenti, provenienti da una religione/un popolo non credente nella divinità di Cristo, questi fatti straordinari sono chiamati stregonerie e sono considerate negativamente, ma testimoniano, loro malgrado, la soprannaturalità e la verità delle azioni raccontate nei Vangeli.
Titolo originale: Attendibilità storica dei Vangeli
Fonte: Seme di Civiltà
Pubblicato su BastaBugie n. 556
fonte foto
sito alleanza cattolica