Il Garibaldi dei massoni
La libera muratoria e il mito dell’eroe (1860-1926) di Fulvio Conti
In una densa relazione presentata nel 1982 al LI Congresso di storia del Risorgimento italiano, che si tenne a Genova in occasione del primo centenario della morte di Giuseppe Garibaldi, Maurice Agulhon affrontò il tema del mito di Garibaldi in Francia dal 1882 ai giorni nostri1.
Il grande storico della sociabilité e dell’imagerie républicaine si pose anzitutto il dubbio se fosse corretto usare l’espressione «mito»
riferita alla traccia lasciata da l’homme à la chemise rouge nell’immaginario collettivo e nella memoria pubblica francese. E dette naturalmente una risposta positiva, considerando «il livello eccezionale, forse unico, degli onori che furono resi in Francia a questo non-francese»2 e il fatto che il nome e l’immagine di Garibaldi, al pari di quelli di Giovanna d’Arco, di Robespierre, di Napoleone, di Clemenceau, avevano assunto un valore simbolico, ed erano sopravvissuti, fortemente semplificati e idealizzati, sia
nella cultura popolare che nella coscienza nazionale……continua testo in pdf